RaffArt

Surrealismo e surrealisti


Buon Anno a tutti, cari amici del blog.... dopo un pò di riposo " forzato " eccomi di nuovo a parlare di Arte e artisti, sempre nel variopinto panorama del Novecento.Il Surrealismo, rispetto alla poetica Dada, si presenta con la proposta di una soluzione che garantisca all'uomo una libertà realizzabile positivamente: al rifiuto totale e primitivo del Dadaismo, il Surrealismo sostituisce la ricerca di una fusione fra realtà e mondo onirico.Il Surrealismo come movimento artistico e culturale si sviluppò soprattutto in Francia  tra il 1919 ed il 1939, definendosi ufficialmente col manifesto del Surrealismo del 192 ad opera di Andrè Breton.Nell'ambito di tale movimento si sono affermati poeti e scrittori come Eluard, Artaud e lo stesso Breton e fra gli artisti citiamo: Max Ernst,  Hans Arp,  Man Ray, Marcel Duchamp, Yves Tanguy, Salvador Dalì, Renè Magritte.Gli artisti surrealisti si proponevano di indagare esperienze psicologiche inconsce e tracciare una linea d'unione fra la realtà e il mondo onirico; difatti il " fil rouge " che lega ciascun artista di questo movimento è il partire da un dato reale, oggettivo, quindi figurativo ( e non astratto ), come un paesaggio, un interno, un animale e  " trasformarlo " come se fosse il risultato di un percorso onirico, di un sogno.Ecco allora come un paesaggio visto alla finestra si inscriva improvvisamente in un cavalletto, generando una singolare illusione ottica ove non esiste più un confine fra l'inizio della tela immaginaria e la finestra e il cavalletto stesso ( La condizione umana - R. Magritte, 1933 ).E ancora: un elefante che occupa tutto lo spazio possibile della tela sotto i nostri occhi, assomigliando ad un uomo obeso fino all'inverosimile, mentre dal lato anteriore posto in alto della strana figura, campeggia una sorta di " proboscide " munita di una specie di gorgiera: il gioco dell'ambiguità delle forme è evidente in quest'opera di Max Ernst ( " L'elefante Cèlèbes - 1921 ).