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Caravaggio e la sua Arte - parte seconda -


 Seguirono altri capolavori come il " Narciso ", la " Flagellazione di Cristo "  e la sterpitosa opera " Cena di Emmaus ", ove pure Gesù stesso è raffigurato privo di qualunque aureola ascetica, intento a spezzare il pane dinanzi a due discepoli attoniti e consapevoli di chi avevano di fronte.E ancora come non emozionarsi per la bellezza del dipinto " Vocazione di San Matteo ", ove Gesù, col braccio steso, chiama alla conversione Matteo il tremendo esattore di tasse e lo rende come Pietro " Pescatore di uomini "?Quando ammirate quest'opera notate che il fascio di luce parte e accompagna il braccio di Cristo come un richiamo, proprio perchè Gesù sta attirando Matteo a Sè con la Sua regale autorità e tale concetto è splendidamente raffigurato, è palese, palpabile. La luce di Cristo è una spada a doppio taglio che divide l'uomo e lo pone su una scelta: seguire Cristo o non seguirLo? E la luce assurge così a ruolo di luce fisica, ma anche spirituale: la luce che il braccio di Cristo promana altro non è che la luce divina che cattura con amore l'uomo perduto e lontano da Dio.Ecco una seconda chiave di lettura della poetica caravaggesca, mia personale, non codificata nei libri di storia dell'Arte, ma dettata dal cuore in quanto all'Arte bisogna avvicinarsi anzitutto col cuore, poco col cervello che può cercare di capire cosa vuol rappresentare quel colore, quella scena o quella pennellata, ma basta il vostro cuore per capire ed apprezzare il messaggio di un artista: qualunque esso sia e di qualsivoglia epoca. L'importante è amare l'Arte che ci emoziona, talvolta ci commuove, altre volte può farci rabbia.... Nel bene o nel male l'Arte suscita sempre un qualcosa dentro di noi.... e io, con amore e con rispetto cercherò, nel mio piccolo, di coinvolgervi e di accompagnarvi in questo viaggio virtuale nel mondo fascinoso e meraviglioso dell'Arte.