Creato da raffaella.nasto il 09/02/2011

RaffArt

arte e cultura

 

 

« Surrealismo e surrealistiMatisse e la fascia Fauv... »

Surrealismo e rapporto con Freud

Post n°21 pubblicato il 06 Maggio 2012 da raffaella.nasto

E' d'obbligo fare un breve excursus storico sulla psicanalisi per meglio comprendere tutta la portata dell'influenza del suo fondatore: Sigmud Freud.

Del resto, il rapporto fra la Storia dell'Arte e la storia stessa è strettissimo in quanto ogni corrente artistica è legata indissolubilmente ad un preciso periodo storico-culturale: il Rinascimento è un tutt'uno col periodo storico in cui nacque e si sviluppò, il Manierismo fu la conseguenza artistica del periodo della Controriforma cattolica e così via.

Gli artisti del Surrealismo risentono certamente degli studi di Freud e di altre menti dell'epoca; S. Freud nacque a Freiberg ( Moravia ) nel 1856 e visse a Vienna fino al 1938 ove scappò, in quanto ebreo,  a causa dell'occupazione nazista.

Si laureò in medicina con la specializzazione in neurologia.

Cominciò a praticare l'ipnosi per la cura delle malattie mentali e uno dei suoi primi pazienti fu un'isterico e scoprì che gl'isterici oppongono delle difese contro la guarigione e contro il medico e tale reazione Freud chiamerà " transfert ".

Freud praticò simultaneamente la sua " auto-analisi " e concepì la tecnica usata per la guarigione dalle nevrosi, da ui stesso denominata " tecnica psicoanalitica "; essa era strutturata in 4-5 sedute settimanali di un'ora ciascuna, svolte più o meno allo stesso modo: il paziente era steso sul divano e il medico seduto dietro di lui lo lasciava parlare senza mai contraddirlo, stabilendo così un rapporto benevolo e comprensivo.

Tutte queste scoperte in campo della psicanalisi hannno certamente influenzato, come già detto, la poetica surrealista: l'artista dipingeva sulla tela le proprie visioni, le proprie paure, il proprio inconscio.

Salvador Dalì fu uno dei più originali esponenti del Surrealismo e l'opera " Venere a cassetti " ( 1936 ) altro non è che una trasfigurazione del mondo interiore di questa donna, il cui corpo è interrotto da vari cassetti posizionati all'altezza dei seni, dello stomaco, del ventre e del ginocchio sinistro ed essa sembra proprio sottoporsi a tale indagine introspettiva.

Anche lo stesso Renè Magritte non sembrò insensibile al gioco, all'uso della pittura come illusione, memore forse della lezione di Escher, maestro impagabile nell'uso dell'illusione prospettica, della sovrapposizione di linee, piani e volumi in un armonico e gradevolissimo gioco di immagini che si ripetono e si rincorrono, tenendo l'occhio del fruitore praticamente " ipnotizzato " e ansioso di scoprirne il fine, il termine del discorso estetico, il punto d'arrivo delle immagini.

Con questo non affermo affatto che Magritte fu discepolo di Escher, ma certamente l'uso di immagini volutamente ambigue, volutamente sospese e alla ricerca di un significato recondito, ben si prestano a quest'accostamento.

Magritte, a parer mio, fu uno dei pittori più " coerenti " alla poetica surrealista in quanto non ha mai cercato la spettacolarità delle immagini, contrariamente a Dalì, ma ha sempre proposto le proprie opere in maniera discreta, quasi silenziosa e quei paesaggi, quelle figure umane col cappello, coi loro giochi illusori e allusivi, lasciano aperte strade interpretative ampie e variegate, non certo banali.

La domanda mi sorge spontanea: è possibile tradurre in immagini il proprio inconscio senza scadere nella banalità o nel gioco pretestuoso o in un certo virtuosismo pittorico che non lascia spazio a contenuti interiori, ma è solo un pretesto per dimostrare abilità pittorica?

Chi può assurgersi a giudice infallibile ed affermare che il Surrealismo sia stato solo un abile  gioco pittorico di menti eccentriche che, col pretesto della psicanalisi hanno semplicemente usato a proprio uso e consumo un fatto culturale di valenza astronomica?

Ovviamente questa è una mia provocazione che, in quanto tale, lascia aperta la strada ad ogni tipo di interpretazione; dunque aspetto le vostre riflessioni ed opinioni a riguardo.

E vi lascio proprio con tali quesiti irrisolti e con la constatazione che il Surrealismo, comunque sia, piaccia o non piaccia, è stato un movimento artistico assolutamente fascinoso ed originale..... a voi " l'ardua sentenza!"

Buona serata dalla vostra RaffArt.

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/RaffArt/trackback.php?msg=11285835

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
Nessun commento
 

AREA PERSONALE

 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Maggio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
    1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29 30 31    
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

ULTIME VISITE AL BLOG

gerrycostgodot771mikink1chiarapaolafalconedott.tuttoilmondoviolabottalicogianlucasoldo_2000susy.zantonellasarnataro1marinapezzottifolletto7dgleducazione1bartolaccilorettalore630concenera
 

CHI PUņ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore puņ pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963