Creato da raffaella.nasto il 09/02/2011

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arte e cultura

 

 

Arte: " terminologia "

Post n°8 pubblicato il 01 Marzo 2011 da raffaella.nasto
 

 Buongiorno a tutti e buon inizio settimana.

Oggi vorrei soffermarmi brevemente sul termine " Arte ": la definizione del vocabolario rende ben poco sulla vastità del significato. Fare Arte non è da tutti, o meglio, non dovrebbe essere così: il talento o lo si ha oppure ci vuole tempo, costanza, amore e dedizione all'Arte per acquisire quantomeno le competenze tecniche per poter fare, per esempio, un dipinto a tempera ( pittura ad acqua non di facile esecuzione ).

L'amore per l'Arte può portare ad essere artisti e, quindi, incamminarsi lungo il sentiero del fare Arte, senza tralasciare la lezione dei grandi artisti del passato: questo è il mio parere personale e discutibile.

Arte è quel " quid " che suscita nel fruitore delle emozioni, come un quadro di Tiziano,  di Goya o di Chagall, è il dono di trasmettere delle sensazioni, delle emozioni tramite un'opera, sia essa un dipinto, una scultura o un'architettura ( pensate a F. Lloyd Wright che armonizzava opere in cemento armato immerse nella natura ), ma anche attraverso il cinema, la musica e il teatro ( l'opera lirica, il balletto o una commedia ).

Dunque il concetto di Arte è ben ampio e complesso, difficile da codificare in una o due pagine di parole. Ma prima di andare avanti vi chiedo: che cos'è l'Arte secondo voi?

 
 
 

Caravaggio: tragico epilogo

Post n°7 pubblicato il 27 Febbraio 2011 da raffaella.nasto

 La vita travagliata inscritta in un'arte sublime, ecco lo slogan che meglio rende l'idea di chi è stato Caravaggio uomo e artista.

Il suo continuo peregrinare, le sue risse, le sue fughe lo resero sempre più debilitato fino alla morte che sopraggiunse mentre era su una spiaggia del litorale romano, agl'inizi del 1600.

Genio, sregolatezza, sofferenze, pittura splendida ma anche semplice nei contenuti, nella gente che raffigurava, ecco, in sintesi la poetica di Michelangelo Merisi, nostro gradito ospite oggi sul blog RaffArt......

Assolutamente da conoscere...... Assolutamente da amare!

Un forte abbraccio a tutti. Raffa.

 
 
 

Caravaggio e la sua Arte - parte seconda -

Post n°6 pubblicato il 27 Febbraio 2011 da raffaella.nasto

 Seguirono altri capolavori come il " Narciso ", la " Flagellazione di Cristo "  e la sterpitosa opera " Cena di Emmaus ", ove pure Gesù stesso è raffigurato privo di qualunque aureola ascetica, intento a spezzare il pane dinanzi a due discepoli attoniti e consapevoli di chi avevano di fronte.

E ancora come non emozionarsi per la bellezza del dipinto " Vocazione di San Matteo ", ove Gesù, col braccio steso, chiama alla conversione Matteo il tremendo esattore di tasse e lo rende come Pietro " Pescatore di uomini "?

Quando ammirate quest'opera notate che il fascio di luce parte e accompagna il braccio di Cristo come un richiamo, proprio perchè Gesù sta attirando Matteo a Sè con la Sua regale autorità e tale concetto è splendidamente raffigurato, è palese, palpabile. La luce di Cristo è una spada a doppio taglio che divide l'uomo e lo pone su una scelta: seguire Cristo o non seguirLo? E la luce assurge così a ruolo di luce fisica, ma anche spirituale: la luce che il braccio di Cristo promana altro non è che la luce divina che cattura con amore l'uomo perduto e lontano da Dio.

Ecco una seconda chiave di lettura della poetica caravaggesca, mia personale, non codificata nei libri di storia dell'Arte, ma dettata dal cuore in quanto all'Arte bisogna avvicinarsi anzitutto col cuore, poco col cervello che può cercare di capire cosa vuol rappresentare quel colore, quella scena o quella pennellata, ma basta il vostro cuore per capire ed apprezzare il messaggio di un artista: qualunque esso sia e di qualsivoglia epoca. L'importante è amare l'Arte che ci emoziona, talvolta ci commuove, altre volte può farci rabbia.... Nel bene o nel male l'Arte suscita sempre un qualcosa dentro di noi.... e io, con amore e con rispetto cercherò, nel mio piccolo, di coinvolgervi e di accompagnarvi in questo viaggio virtuale nel mondo fascinoso e meraviglioso dell'Arte.

 
 
 

Michelangelo Merisi

Post n°5 pubblicato il 27 Febbraio 2011 da raffaella.nasto

 Buongiorno a tutti e buona domenica! Non a caso la faccina oggi è sorpresa e  perplessa per il personaggio di cui vi parlerò: Michelangelo Merisi detto il Caravaggio. Artista che occupa un posto del tutto particolare e grande nella storia dell'Arte. Di lui tanto è stato scritto e tanto è stato detto. Un precursore della fotografia, coi suoi quadri densi di effetti e di contrasti violenti buio-luce, come su un ring, come nella vita in cui ognuno di noi deve combattere contro le forze buie del male.

Nei suoi quadri di spettacolare bellezza però, i veri protagonisti sono le persone semplici, i popolani, la gente verace delle campagne lombarde della fine del 500.

Il Caravaggio fu un uomo irrequieto e avventuroso e per lui il binomio: genio e sregolatezza sembra calzare proprio bene! Coinvolto in una rissa e in un omicidio, fu costretto, negli anni della maturità, a fuggire per ogni dove per evitare la galera.

Lavorò per le autorità ecclesiastiche nel dopo Concilio di Trento in cui la Chiesa cattolica riaffermò il suo potere politico e religioso contro la Riforma protestante di Martin Lutero, un periodo buio e drammatico per la cultura italiana e per gli scienziati e pensiamo alla fine che hanno fatto personaggi eccellenti come Giordano Bruno e Galileo. La sua pittura fu rivoluzionaria come lui: pensate che " osò " rappresentare per la prima volta ( nel dipinto " Morte della Vergine " ), la madre di Gesù come una popolana morente e per di più gonfia! Il quadro fece enorme scalpore per la crudezza, ma anche per la profonda e umana realtà che esprimeva e fu rifiutato dai religiosi committenti.

Del resto come dare torto al nostro affascinante e tormentato artista? All'epoca di Gesù Cristo le persone erano abbigliate in modo semplice, per nulla pomposo come, invece, venivano raffigurati dagli artisti del Rinascimento, come per esempio Raffaello Sanzio, Leonardo e tanti altri.

Nelle sue opere Caravaggio diede semplicemente valore e voce al popolo, trattando i temi " sacri " in una maniera nuova, con grande rispetto e sensibilità: i temi e i personaggi biblici, per esempio, sono attualizzati e resi quasi come la scena si stesse compiendo sotto ai nostri occhi!

Nel quadro di cui vi dicevo " Morte della Vergine " ( che v'invito caldamente a vedere su un qualunque libro di storia dell'arte ) vi è un enorme drappo rosso che incornicia la scena, la Vergine morente, sdraiata su un letto spoglio e un drappello di persone semplici commossi e profondamente toccati dall'evento drammatico dell'imminente morte della madre di Gesù.

 
 
 

Van Gogh 2

Post n°4 pubblicato il 26 Febbraio 2011 da raffaella.nasto

Dicevo, ammirando la sua pittura fatta di pennellate a spirale, si potrebbero vedere caratteristiche comuni a mille altri pazienti affetti da malattie degenerative del cervello. Altri, infine, separano nettamente le due sfere, considerando solola sua arte per quella che si manifesta nei suoi dipinti. Ogni supposizione è possibile ma resta il fatto innegabile che la poetica di Vincent Van Gogh giganteggia nel panorama della Storia dell'Arte di tutti i tempi. A presto! 

 
 
 

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