Raffreddore Blog

1 Novembre - Specchio


Tutto sommato quei quindici minuti passati tra schiuma e rasoio sono una buona occasione per riflettere su quella miriade di episodi del tutto privi di senso che riempiono le mie giornate... La scorsa notte ho sognato Aristotele: "La vera felicità si raggiunge esercitando liberamente il proprio ingegno" ...magari potessi... acc... maledetto rasoio... anche oggi non appena in ufficio Luca mi saluterà "barba alla cieca anche oggi..." e poi Giorgia "ma come fai a non avere uno specchio in bagno!" ...forse non hanno neanche tutti i torti... Entro nel negozio, fortunatamente non c'è nessuno... giro tra sanitari e piatti doccia alla ricerca di un commesso... ecco la mia persona! "Scusi, avrei bisogno di uno specchio per il bagno. Posso chiedere a lei?" La risposta è curiosa, una persona con una vita normale potrebbe addirittura considerarla sorprendente, per me è semplicemente curiosa. "Dovrebbe attendere qualche attimo. Le chiamo l'architetto." Curioso, ma attendo. Mi viene incontro un signore elegantissimo, si presenta, mi fa strada nell'ufficio. Ci accomodiamo alla sua scrivania... Giungo alla conclusione che sia stato confuso per un'altra persona... che so un qualche attore americano che deve rifare il bagno della sua villa sul lago. L'architetto Tanni mi scruta inclinando leggermente la testa sulla sinistra e con cadenza tipo Hannibal Lecter ne Il Silenzio degli Innocenti sussurra: "Mi dica, questo specchio esattamente..." Butto un occhio alla porta dello studio. Perfetto, è rimasta aperta. Rassicurato inclino leggermente la testa sulla destra in modo da riallinearmi con il mio interlocutore. "Guardi, uno specchio semplice, diciamo 120x80... io lo farei binaco..." Hannibal Lecter socchiude gli occhi per qualche attimo, come a riflettere sulla mia richiesta... Colgo l'occasione per arretrare con la sedia di qualche centimetro e torno a controllare la porta dello studio. Ancora aperta. L'architetto con una lentezza scoraggiante comincia a disegnare qualcosa su un enorme foglio bianco. Completata l'opera gira il foglio e me lo avvicina. Abbasso gli occhi. Un rettangolo! ...su quel foglio non c'è altro che un rettangolo... Mi torna alla mente l'incontro con Aristotele della scorsa notte: "La vera felicità si raggiunge esercitando liberamente il proprio ingegno"... "Cosa gliene pare?" ...cosa me ne pare di che? Di un rettangolo? Questa figura comincia ad inquietarmi seriamente... cosa farebbe Aristotele nella mia situazione? Sicuramente Aristotele sarebbe andato a comprare lo specchio da Ikea...certo ebay ancora non esisteva... e invece io che faccio? ...potrei sferrargli un destro in pieno volto e fuggire dalla porta aperta... o forse è meglio rispondere alla domanda e cercare di tagliar corto? ...ma cosa gli dico? "Gran bel rettangolo" potrebbe lusingarlo... ma anche offenderlo... e se fosse armato? "Bianco?" "Certamente!" Ok, ho risposto, sono salvo! Ora saluto e... "Le piace?" ...cerco di prendere tempo, inclino il foglio come per osservare meglio il... progetto... "E' esattamente come lo volevo io!" "Desidera ordinarlo?" ...non sono del tutto sicuro di voler ordinare un rettangolo... invento con eleganza e cortesia delle scuse banali, le misure, mia moglie (quale moglie? sono mesi che non entra una donna in casa mia!)... insomma saluto, ringrazio e abbandono il negozio. Finalmente a casa mia, finalmente nel mio bagno senza specchio, finalmente nel mio letto... è stata una giornata lunga! Sogno ancora Aristotele: "Non esiste grande genio senza una dose di follia" La mattina seguente torno al negozio, stringo la mano ad Hannibal Lecter e ordino lo specchio.