Arcano Incantatore

Il tenue filo dell'effimero


Egli è piombo per le tue aliè gioia per i tuoi occhi e per i tuoi neuroni specchioma è paralisi per la sfera di pensieroche ama affacciarsi sul balcone che tutti abbiamo sull'Universo.Egli o ti fa troppo serio o troppo facetoe ti chiude in una gabbia di seta ricamata con arabeschie ti filtra il mondo da quel gineceo della mente.Egli confina i tuoi istinti in una stanza di nera paurae il tuo pensiero su di un binario che non ti guida con forzama ti seduce, facendoti scorrere su una comoda sede di blandiziee di miele glitterato con aculei di cristallo;e su questo dolce e scivoloso ventre tu credi di segnare la via.Ma la via, non quella che seduce, ma quella che conduce è asprafredda e soprattutto stretta.Essa è irta di scelte, poche, che ti conducono verso l'altoe di direzioni, tante, che ti seducono verso il basso.Questo tentativo di salita della grande Torre di Babele della vitasi fa stretta nel mezzo;da questo luogo è difficile la dipartita;un luogo senza santità né malvagità, senza rabbia né amore,dove non si ha percezione dell'immobilità;dove lo sguardo della mente, di cui l'occhio si fa pistola,viaggia come semiretta che si fa segmento finendola sua corsa sul naso.Allora il pensiero vaga per inerzia, inebriatodall'ignobile danza del Vuoto,del Vuoto senza Silenzio, del Silenzio, scrignodi avorio del Pensiero, violentato del brusio di tanteatone grida di chi ha riposto il cervelloin una scatola catodica facendo vagare un corpo decerebratoche fa eco a se stesso.Udm