Tu che acriticamente strusci la tua anima addosso a questo schermoTu che vivi questa apostasia di libroTu che assisti a questa autopsia di una letteratura ormai morta di inediaE decomposta nell'atarassia generaleTu che sei costretto a pensare che potrai accettare solo l'accettabileTu che vivi un mondo alla velocità di multipli di esistenzaaccelerandola e facendola durare come fuoco di paglia.Cosa potrai assaporare da un desco dove il cibo marcisceprima di essere addentatoDove gli umori della vita si asciugano al fuoco della vanitàche ti fa solo mangiareMa non assaporare inducendoti a una vita bulemica.È questa vanità che spinge l'evoluzione umanaMa non dobbiamo mai cercare di saziarlaL'uomo più infelice del mondo è colui che ha tutto ciò che si può desiderareAvutolo non potrà desiderare più nientee quindi la sua vanità morirà insieme alla sua animaInghiottita in un baratro immenso, nero e vuotoche farà da contrappasso al passato tuttoSperando di ottenere il desiderio ultimo: l'oblio.UDM