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Aura


Una mia sensazione, rafforzatasi con l'età matura, è quella di scorgere nelle persone intorno a me una particolare predisposposizione d'animo, anche quando non proferiscono parola. Così mi par d'individuare una nuvola nera in chi, pur sforzandosi di sorridermi, non riesce a celare nel profondo del suo sguardo un che di torvo che comunica disapprovazione. Un'aura sbiadita, che pare dipinta a monocromo, avvolge coloro che si sentono depressi, che non riescono a trovare un gusto in ciò che fanno, quasi come se la loro vita fosse un chewing gum masticato da troppo tempo, privo ormai di ogni sapore. Mi viene voglia di confortarle queste persone, perchè anch'io in certi periodi mi sento così: e si capisce anche dal mio modo di vestire, meno curato rispetto ad altri momenti, in cui mi sento invece piena di energia positiva. Mi faccio i colpi di sole da una vita, e mi trucco sempre un po'. Non per fare colpo su qualcuno, semplicemente perchè vedere il mio viso "colorato" m'infonde serenità. In effetti le persone vivaci e sorridenti paiono avvolte da un alone colorato. L'aura è presente anche nelle rappresentazioni sacre, ed è di colore dorato: l'oro simboleggia la luce, ed è indice di un'anima luminosa che, come un faro nel buio, accoglie ed è testimone di una verità che altri non riescono a scorgere. Ho letto qualcosa sull'aura, ma mi ritengo ignorante riguardo all'argomento, non ne so nulla. Io qui non parlo di un'aura vera e propria, percepita dalla vista a da qualcun'altro dei nostri sensi: parlo di un'aura simbolica, che io immagino soltanto, e che esprime lo stato d'animo di chi ho davanti. Non c'entra la parapsicologia, e del resto penso di avere un atteggiamento piuttosto disincantato nei confronti di questi temi. Ad esempio penso che a volte l'aura percepita da qualcuno intorno ad una figura sia un effetto ottico: se infatti guardo intensamente e a lungo una persona che indossa un maglione rosso, i miei occhi vi costruiranno intorno un alone verde, il suo colore complementare. Ma correggetemi se sbaglio.In ogni caso ci portiamo sempre inconsapevolmente appresso, quasi come fosse uno zainetto, un'aura che parla di noi.