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il profumo dei fiori di robinia


Mi affaccio dalla finestra della mia camera. Un suono regolare ed ininterrotto fa da colonna sonora ad una serata non più fredda e profumata di fiori di robinia: è così che mi rendo conto che sta arrivando l'estate, la mia stagione preferita.Spero che non costruiscano mai di fronte a questa mia finestra, perchè da qui le stagioni danno spettacolo, e vedere la fila di robinie e il campo retrostante dispone positivamente il mio animo.In questi ultimi anni si è riscoperta l'importanza del contatto con la natura e del rispetto per tutto ciò che questa terra ci offre.Anche se, come spesso succede, questa sana ispirazione è spesso vissuta come una moda, si tratta pur sempre di un'importante presa di coscienza.Oltre alle importanti questioni legate all'ecologia, il dialogo con la natura ci fa bene: è una sorta di "ritorno alle origini", all'essenza della nostra natura, spesso un po' dimenticata.Meditare su un prato e sotto gli alberi è rigenerante: apri gli occhi e, tra i rami e le foglie, scorgi sprazzi di cielo azzurro; sotto di te, l'erba è profumata e morbida, e della sua morbidezza fa esperienza ogni parte del tuo corpo.Se chiudi gli occhi, puoi annullarti tra i suoni della natura: il fruscio del vento tra le foglie, il canto degli uccellini. Se sta per piovere le cornacchie emettono il loro verso che si propaga nell'aria già carica di umidità.Esercitarsi ad avvertire profndamente tutto ciò che ci circonda allena i nostri sensi, e, una volta aperti gli occhi, anche i profumi della vegetazione, che con una mente "distratta" passerebbero inosservati, si fanno intensi e ci fanno vivere pienamente il vitale spettacolo del mondo.Concentrarsi sul proprio respiro, sullo scorrere del flusso d'aria dentro di noi, ci dà la capacità di riempire completamente i polmoni, di regolarizzare il nostro respiro e di rilassarci. Ed ecco che quando respiriamo profondamente si ha la sensazione che tutto ciò che ci circonda e che avvertiamo così intensamente entri nel nostro corpo insieme al flusso d'aria che attraversa le nostre narici, come un vortice che tutto porta con sè, nutrendoci di un'esperienza unica.