lacrima di oro

Post N° 12


Strana giornata oggi. Di quelle che si ricordano. Prima una rinascita, faticosa ma proficua. Poi di nuovo una discesa vertiginosa nel dolore… nella compassione… nelle lacrime. Lacrime che non vogliono abbandonarmi… lacrime che mi inseguono come un cane mordace… che rompono gli argini… che straripano, incuranti della forza di volontà di non cedere. Gocce salate  e amare…rassegnate all’inevitabile. Acqua dolorosa che solca le abituali vie… e che finisce asportata da un repentino gesto di mano. Fumo di toscano nelle narici, nella bocca, negli occhi… aspirato avidamente per nascondere la resa. Il dramma. Occhi persi… come al solito. Sul solito asfalto… nella solita luce di un lampione… nelle solite figure dei passanti ignari. Chissà perché si resta sempre soli, nel dolore.  Ore 16.15Sms: “Fili non c’è +” … e il cuore per un attimo si ferma. La mente si annebbia. La bocca si apre. Il respiro si blocca. La mano si paralizza sul telefono. Qualche minuto per riuscire a mettere insieme poche parole di senso compiuto. Una risposta al messaggio. Balbettante… inconsistente… insufficiente… Non sono riuscito a telefonarle. Non ci sono riuscito. Ho lasciato la mia amica nel suo dolore più atroce e insopportabile.  Il dolore tragico e inestinguibile di una madre che perde il proprio figlio. Giustiziato a vent’anni da un male impietoso.