lacrima di oro

Post N° 50


RISPOSTA A APE 80:Ho letto il tuo commento. Dispiace sempre constatare il disagio e la tristezza di qualcuno. Cosa ti posso dire... che passerà... che la vita è questa... che senza dolore non c'è rinascita... tutte cose che ti avranno già detto, tutte cose già sentite. Il peso dell'anima è una zavorra che ci tocca portare fino a quando non riusciamo in qualche modo a metabolizzare i nostri disagi, il nostro senso di oppressione, le nostre paure più nascoste. E non è detto che ci si riesca sempre. Può durare tutta la vita il tentativo di disfarsene, e può rimanere sempre un tentativo. E' un lavoro continuo sulla nostra mente, sulle nostre convinzioni, sulle nostre percezioni. Io sono convinto che bisogna cercare di eliminare i nostri disagi eliminando i conflitti interni generati dalla contrapposizione fortissima di cuore e mente. Pancia e testa sono quasi sempre in antitesi. Si fronteggiano senza esclusione di colpi lasciando macerie nell'anima. Personalmente faccio il tifo per il mio istinto. Il raziocinio spesso mi ha deluso e complicato la vita, ha innescato processi relazionali falsi o ambigui, mi ha fatto scegliere sentieri di vita sbagliati e comunque non consoni alle mie vere esigenze, scatenando di volta in volta dei conflitti laceranti e dolorosi. Non è che si possa vivere di solo istinto... ma bisogna cercare l'equilibrio perfetto per non morire senza sapere perchè. Questo equilibrio è diverso per ognuno di noi ed è composto da mille specie e sottospecie di emozioni, sensazioni, paure, aspettative, speranze, possibilità, occasioni, capacità di resistenza, di comprensione, di autoanalisi. Insomma, dal nostro intricatissimo e complicatissimo essere... umani. Quindi, amica mia, rimboccati le maniche perchè solo tu possiedi il passepartou per liberare la tua anima. Nessun altro.