lacrima di oro

Post N° 53


E' successo di nuovo. L'ennesimo dramma. L'ennesima vita sconvolta. Che se ne trascina dietro altre. Ancora un bambino violato. Un' altra innocenza perduta. Una madre che decide di non soccombere al senso di impotenza derivante da una giustizia sociale che sta a guardare indifferente al dolore e all'orrore. Una madre che fa quello che fa perchč č l'unica cosa da fare. L'unica via d'uscita per un dolore impossibile da sopportare. Dieci fendenti col suo coltello da cucina al mostro disumano. Dieci fendenti per rimediare in qualche misura al senso di colpa per non aver saputo difendere il suo bambino di sette anni. Dieci fendenti per fare giustizia per il pių odioso dei crimini. A pagare, come sempre, saranno le vittime. Per non aver capito in tempo che il male si annida dappertutto. E che troppo spesso ha la faccia pulita e rassicurante. I mostri continueranno a predare  incuranti del dolore che provocano. Magari compiacendosi e deridendo le loro vittime.