lacrima di oro

Post N° 55


Ragazzi, qui, o noi capiamo subito quello che sta succedendo o rinunciamo definitivamente alla nostra intelligenza ed entriamo a far parte di quello sterminato belante gregge che da solo non vede l'ora di entrare nel rassicurante ovile dell'ignoranza, della vera intolleranza, della negazione pervicace della ragione, del totalitarismo intellettuale, della rinuncia alla comprensione. Dietro alla decisione del santo-furbo-pontefice c'è sicuramente una strategia recondita (tanto per non perdere l'abitudine) che mira forse a screditare il mondo universitario accademico-scientifico che si "ostina" a non allinearsi all'ideologia papale (il minuscolo è assolutamente voluto!) evidentemente nostalgica dei bei tempi oscuri, in cui era incontrastata padrona del mondo e delle miseri vite dei suoi abitanti. E' vero, si possono solo fare supposizioni sulle motivazioni della decisione di non presentarsi alla Sapienza ma, conoscendo anche solo un poco la storia passata e recente della chiesa e dei suoi fulgidi rappresentanti, viene istintivo alzare le antenne e mettersi in pre-allarme. Che diventa allarme vero se si considerano le ultime esternazioni in materia di fecondazione assistita, di aborto, di eutanasia, di trapianti, di anticoncezionali, di considerazioni generali sulle ultime scoperte scientifice e sulle sue infinite potenzialità e possibilità di migliorare la vita di molte persone. Ma si sa, già si conosce, già si è visto, già ci siamo resi conto della pulsione di morte che permea la religione cristiana (ma anche le altre) dalla sua nascita ai nostri giorni. Si potrebbero fare decine di esempi. Una visione del mondo limitata e limitante che vuole a tutti i costi essere imposta a tutti, nessuno escluso, nemica da sempre della ragione, dell'intelligenza, del ragionamento deduttivo. Se vogliamo tentare di dare un senso alla scelta di Razzinger, forse troppo radicale, troppo risentita, troppo drammatica (nel senso esagerato del termine), dobbiamo cercarlo nella sua visione della vita e del mondo. Il suo accanimento oscurantista, come quello di altri papi prima di lui, serve solo a recuperare in qualche misura, l'enorme potere che la chiesa ha perduto gradatamente ma inesorabilmente (per nostra fortuna) nel corso degli ultimi cinque secoli. Ma evidentemente è difficile rassegnarsi ad essere relegati nello scantinato della storia! I papi recenti che lo hanno preceduto erano, se non altro, più prudenti e più discreti. Il nostro eroe invece non conosce paura (o vergogna). Si dibatte, si ingerisce in ogni aspetto sociale e politico, non conosce freni e sopratutto non ha dubbi. Ma si sa, il secondo di Dio non può sbagliare! Tanto più che parla e agisce sotto suo dettato, quindi, tutti obbedienti e muti! Onore e merito dunque, allo sparuto groppuscolo di professori e studenti che hanno manifestato (civilmente e senza nessuna violenza) contro la visita di Razzinger alla Sapienza.