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Conto alla rovescia per il S.Martino di Castrozza


San Martino Corse in fibrillazione: tanti progetti per il trentennale della corsa Mancano tre mesi esatti al 30. Rally Internazionale San Martino di Castrozza e Primiero (16/17 luglio) e finalmente si sta sciogliendo la neve. La poesia del bianco mantello è una delle maggiori ricchezze della località turistica, ma per diversi mesi ha impedito di esplorare quello che, sulla carta, sarà il percorso di gara. Soprattutto non ha consentito di transitare sul passo Manghen, punto fermo del tracciato 2010 che vuole celebrare in grande stile il trentennale di una competizione nata nel 1964 grazie all’estro degli avvocati Luigi Stochino e Pietro Bovio. Personaggi mitici del tempo che fu, quando la gara si dipanava lungo la dorsale dolomitica fino al Pian del Cansiglio e in diverse edizioni si estese persino in Friuli, inglobando prove dell’Alpi Orientali e dando la stura a quello che poi sarebbe stato il Giro delle Valli Pordenonesi e quindi il Piancavallo Internazionale. Oggi il San Martino rivendica a buon diritto l’orgoglio di essere stato antesignano della specialità e ancora vuole stupire con effetti speciali la moltitudine degli appassionati. Cominciando dalla prova spettacolo del venerdì sera sul piazzale Rosalpina, troppo breve per selezionare la classifica, ma carica di contenuti agonistici per mettere già pressione ai protagonisti. Sabato 17 luglio il rally vivrà sulle ripetizioni di quattro tratti cronometrati: “Manghen” (15 km), “Val Malene” (oltre 26), “Gobbera” (9) e “Sagron” (8,5). Distanze e tempi ancora da definire in quanto il rally è un cantiere aperto e la San Martino Corse un’officina dove Cristian Marin, Giorgio Taufer e Marco Bancher dirigono i lavori di un’orchestra con tanti progetti sul banco. Ciò che tutti desiderano è “una settimana del rally” con corollario di iniziative fotografiche, enogatronomiche, finanche librarie e culturali, per non ridurre l’appuntamento al solo fine settimana motoristico. Come accadeva una volta, la corsa deve animare la vallata del Primiero e spingersi oltre, abbracciando la Val di Fiemme, Castello Tesino e la Valle del Vanoi, luoghi simbolo di una sfida antica e moderna che non smette di emozionare.