Finestra sul cuore

Tradimento, che passione!


Buongiorno, miei cari! Lo so, anche stamane ho fatto tardi: ma mi sono intrattenuta tra le mie calde coperte (ancora non ho messo il naso fuori, ma so già che la temperatura è cambiata) a sognare ad occhi aperti... Chiamatelo "ozio", chiamatela "perdita di tempo", ma ci sono modi e modi per rilassarsi, e magari farsi qualche risata (anche interiore). Ecc. ecc.Non scrivo per questo, non oggi almeno, ma per un episodio (che terrò per me) che ieri pomeriggio mi ha fatto a dir poco infervorare, e non erano emozioni positive le mie. E così metto su blog qualcosa oggi, felice di aver stemperato il mio animo indignato! Sicuramente non sarò io a "scagliare la prima pietra" (e certo non voglio mettermi su un piedistallo a giudicare), ma posso non essere d'accordo dinnanzi a tanta falsità, in primis rivolta verso se stessi?L'altro giorno G. mi disse che sarebbe venuto a trovarmi, non appena mi fossi liberata dai miei impegni. Nulla di così sgradevole se non avesse aggiunto (ma per fortuna che l'abbia fatto, almeno è stato onesto, con me) che avrebbe sperato in un dolce (?) dopo cena. "Sciù sciù, ascoltami: non fare i km a vuoto: scordati il post cena e divertiti con la tua ragazza!"Quell' altra poi parla di mobili e matrimonio, figli e quant'altro... e intanto, tra un
senso di colpa e un pianto, sceglie il tormento che l'altro può dargli. A volte penso che, se pure un Inferno nell'aldilà non esista, in molti già cercano di espiare "aldiqua"!Poi c'è E., che mi fa letteralmente morire (e lui lo sa), quando dice con sincerità di amare sua moglie, e intanto ci prova con tutto l'universo femminile perchè lui è anche "innamorato delle donne". Mi torna in mente una frase che lessi su un libro della Josephine Hart che scriveva più o meno così :" Mio marito ha sempre amato le donne...io invece ne ho amato sempre uno e solo: l'altro!"A questo punto forse è meglio fare come P.: collezionista (di donne, non di certo francobolli) da anni, ma single da sempre. Anche se -ahimè- non risparmia neanche lui la sofferenza altrui, anzi si nutre di questa. (ecc. ecc.)Concludendo: non è il tradimento che contesto in assoluto (anche se prego Iddio di non incapparci mai, e lo dico per quello che malauguratamente si definisce mio -ex- partner
) : razionalmente dico che appartenendo alla specie umana, il singolo sbaglio - non perdonabile- sia quasi probabilisticamente certo quando la passione -ahimè- finisce ed è l'abitudine a prendere il sopravvento. Ma si possono (anzi SI DEVONO) fare delle scelte, non trovate?E ancora voglio distinguere tra chi si butta nelle braccia altrui per vero sentimento (augurandogli presto di non vivere nel-dualismo-perenne) e chi invece saltella a destra e a manca per il mero gusto di vivere nuove esperienze sacrificando il dovere di sincerità (e rispetto) verso il-non-più-amato (e allora gli auguro una vita ricca di emozioni e avventure, ma senza sotterfugi e ipocrisia).Tutto questo per snocciolare 2 domande:di cosa si nutre il tradimento?credete anche voi che ci sia una "classificazione" delle diverse tipologie di tradimento?