Dr Rafael leon

RIASUNTO DIRITTO PUBBLICO - DOTTORE RAPHAEL MOSCHEN - AVOCATO


12FONTI SECONDARIEFonti di diritto secondario, ossia subordinare a quelle primarie, sono iregolamenti dal potere esecutivo, dagli organi centrali e periferici della pubblicaamministrazione, dalle regioni e dagli enti locali.(Riferimento Pag. 104 –105 libro Barbera-Fusaro)FONTI DEL DIRITTO REGIONALENel nostro ordinamento il potere legislativo non spetta esclusivamente alloStato, ma anche alle regioni nel rispetto della costituzione dei vincolicomunicati e dagli obblighi internazionali (art 117 Cost).Sono fonti di diritto delle regioni:a) Gli statuti delle regioni ordinarie art 123 Cost.b) Le leggi regionali art 117 Cost.c) I regolamenti regionali art 117 Cost.d) Statuti delle regioni speciali che hanno regime delle leggiFONTI DEGLI ENTI LOCALISono fonti degli enti locali:a) Gli statutib) I regolamentiGli statuti costituisco l’atto fondamentale dell’organizzazione dell’entelocale. Gli statuti di comuni e province sono deliberati e revisionati dairispettivi consigli a maggioranza dei due terzi dei consiglieri. Se tale13maggioranza non viene raggiunta il progetto di statuto è messo in votazionenelle sedute successive entro trenta giorni dalla prima.Gli statuti comunali sono fonti subordinate alla legge statale ma sonosovraordinata rispetto ai regolamenti degli enti localiOgni ente locale territoriale per l’esercizio delle proprie funzioni dispone dipotestà regolamentare FONTI FATTOLe fonti fatto per eccellenza è la consuetudine la quale è costituita da dueelementi necessari:in materia come l’urbanistica, l’igiene e la viabilità.costituzionali art 116 Cost.che include una categoria eterogenea di atti normativi emanatiØ Un comportamento ripetuto nel tempoØ comportamento sia giuridicamente dovuto.La convinzione da parte del corpo sociale che ripetere quelSono vietate e perciò invalide le consuetudini in contrasto con ledisposizioni normative.14LE FORME DI STATOIl modo in cui la funzione legislativa, esecutiva e giudiziaria sono esercitatee ripartite tra gli organi costituzionali, determina la forma di governo,secondo una prima generale distinzione, essa può essere pura o mista.Nelle forme pure tutte e tre le funzioni sono accentrate in un solo organo.E’ questa la forma di governo tipica dello Stato assoluto.Mentre le forme miste si basano sulla ripartizione dei poteri tra i diversiorgani costituzionali.Una prima distinzione tra forme di governo è quella tra monarchia erepubblicaproprio, nella seconda è il presidente della repubblica che è elettodirettamente o indirettamente dal popolo.Elemento di distinzione è costituito dal fatto che il re regna per tutta la vita,mentre la carica di presidente della repubblica è di natura temporanea.Oggi l’istituto monarchico sopravvive in molti Stati in virtù di unatradizione secolare, ma è ormai svuotato di potere effettivo, infatti al resono rimasti funzioni quasi esclusivamente rappresentative.Il presidente della repubblica eletto direttamente dal popolo oppure dalparlamento, è espressione invece dell’equilibrio politico del sistema, èdotato di una propria rappresentatività che gli consente di disporre di ampipoteri costituzionali.MONARCHIA COSTITUZIONALELa monarchia costituzionale ebbe inizio in Inghilterra la metà del 600, essasi fonda sul dualismo sovrano-parlamento, senza che esista un organocostituzionale intermedio costituito dal governo.Il potere esecutivo è esclusivamente nelle mani del re e i suoi ministripossono essere da lui nominati e revocati a sua discrezione.Il potere legislativo invece è affidato al parlamento. Ma la caratteristicafondamentale e che nella monarchia costituzionale non esiste alcunrapporto di fiducia tra il parlamento e l’esecutivo.GOVERNO PARLAMENTAREEbbe origine in Inghilterra nel 700 nella forma di monarchia parlamentare.La caratteristica fondamentale è costituita dal rapporto di fiducia che lega ilgoverno al parlamento, in virtù del quale il primo è responsabile del propriooperato nei confronti del secondo. In tal modo si cerca di assicurare lacorrispondenza fra l’azione del governo e la volontà del popolo della qualeil parlamento costituisce espressione.Se viene revocata la fiducia, il governo è costretto a dimettersi per esseresostituito da uno nuovo.Il governo parlamentare non si risolve in un rapporto a due (governoparlamento),ma richiede la partecipazione del capo dello Stato, sia essosovrano o il presidente della repubblica, che si pone come organo diequilibrio indispensabile per la soluzione della crisi del sistema.Quando infatti il governo perde la fiducia del parlamento ed è costretto adimettersi, il capo dello Stato affida ad una personalità politica l’incaricodi formare un nuovo governo che possa ottenere la fiducia del parlamento.16Se anche questa volta il parlamento si dimostra incapace di esprimere lamaggioranza che appoggi il governo, spetta al capo dello Stato a procedereallo scioglimento delle camere per indire nuove elezione delle assemblee.Il capo dello Stato con funzioni limitate ed esecutivo che si poggia sulrapporto di fiducia col legislativo, quest’ultimo può sfiduciare il governo eil capo dello Stato può sciogliere l’assemblee.FUNZIONE DEI PARTITI NEL GOVERNO PARLAMENTAREI partiti politici incidono notevolmente sul concreto funzionamento delgoverno parlamentare.Nell’800 essi erano sforniti di un organizzazione stabile, si trattavageneralmente di associazioni caratterizzate da un determinato orientamentoideologico, senza una rigida disciplina interna.In seguito i partiti divennero organizzazioni fortemente burocratizzatecapillarmente diffuse sul territorio nazionale in grado di influenzare iparlamentari eletti nelle proprie liste.Diverse sono le strutture del sistema partitico.Nel bipartismo rigido in cui due soli partiti ottengono il consenso deglielettori e a seconda della maggioranza avuta si alternano periodicamente algoverno, il capo dello Stato attribuisce l’incarico di primo ministro alleader del partito che ha riportato la maggioranza dei voti alle elezioni. Lapresenza di un solo partito di governo garantisce stabilità all’esecutivo, ed ipoteri del primo ministro sono particolarmente accentuati fino al punto dipoter sciogliere il parlamento per indire nuove elezioni quando lo ritengaopportuno. E’ il caso del governo britannico.17Nel multipartismo temperato l’eccessiva frammentazione dei partitipolitici viene ostacolata da alcuni meccanismi elettorali. Il più efficace ècostituito dalla necessita di raggiungere una percentuale minima di voti perpoter ottenere una rappresentanza in parlamento. In questo modo il numerodei partiti in parlamento si riduce a tre o quattro al massimo. In tal modo èagevole costituire delle coalizioni di maggioranza formate spesso da duesoli partiti. La stabilità di governativa viene ulteriormente rafforzatadall’obbligo di presentare mozioni di sfiducia costruttive, cioè occorreindicare un programma ed una maggioranza di governo alternative. E’ ilcaso del governo tedesco.Nel multipartismo estremo caratteristica del governo italiano, laproliferazione dei partiti politici non è favorita soltanto dalla scarsaomogeneità sociale ma anche da un sistema elettorale proporzionale, grazieal quale i seggi in Parlamento sono attribuiti a ciascun partito inproporzione alla percentuale di voti riportata.Ciò rende necessario costituire coalizione di governo formate spesso dapartiti tra loro eterogenei, generando frequenti contrasti interni che sfocianopoi in crisi di governo.In Italia proprio per ridimensionare il multipartismo estremo, nel 93 si ècercato di trasformare il sistema elettorale da proporzionale inprevalentemente maggioritario.IL GOVERNO PRESIDENZIALEEsso si basa su due soli organi fondamentali, il parlamento ed il presidentedella repubblica. Quest’ultimo cumula in se la carica di capo dello Stato18con quella di capo del Governo e provvede a nominare direttamente iministri.Il presidente resta in carica per tutto il periodo del suo mandato e non èrevocabile o sostituibile se non per rare e gravissime ipotesi di messa instato di accusa.Nei regimi di governo presidenziale sia il presidente che il parlamento sonoeletti direttamente dal popolo avendo cosi la medesima legittimazionedemocratica. Ciò comporta frequenti contrasti fra parlamento e presidentenella determinazione dell’indirizzo politico.Negli Stati Uniti il presidente ha la facoltà di rinviare alle Camere le leggiche non siano di suo gradimento, ma se queste sono riapprovate con lamaggioranza di due terzi, egli è tenuto in ogni caso alla loropromulgazione.Inoltre la Costituzione americana riconosce particolari poteri al presidenteche per fronteggiare l’emergenza, può imporsi al potere legislativo.Capo dello stato elettivo è titolare del potere esecutivo e non può esseresfiduciato dal potere legislativo.Entrambe queste forme di governo sono caratterizzate dall’emergere di unvertice monocratico rappresentativo, il quale assume la direzione politica del governodettandone le scelte di fondo e scegliendo i ministri(non collegiale) direttamente o indirettamenteIL GOVERNO SEMIPRESIDENZIALEIn tale sistema, il capo dello Stato eletto direttamente dal popolo gode dipoteri che vanno oltre la funzione di mero garante della Costituzione e19dell’equilibrio tra potere legislativo e quello esecutivo. Egli infatti presideil Consiglio dei ministri ed è in una posizione sovraordinata rispetto al capodel governo, ciò fa si che il presidente sia il capo dell’esecutivo. LaCostituzione francese prevede che in presenza di situazioni di estremagravità, il presidente della repubblica possa assumere poteri eccezionaledando luogo ad una vera e propria dittatura presidenziale.Il modello semipresidenziale è una forma di governo a direzione ripartita, nel quale convivono un presidente con rilevanti poterie dualecostituzionali e un capo del governo vertice dell’esecutivo.IL GOVERNO DIRETTORIALEEsso si basa su due soli organi costituzionali, il parlamento ed il governoeletto dallo stesso parlamento. Il governo ha struttura collegiale e cumula inse anche le funzioni del capo dello Stato. Infatti esso riunisce in un unicoorgano la duplice funzione di capo dell’esecutivo e di capo dello Stato lacui carica viene ricoperta a turno dai singoli componenti del governo.La forma di governo direttoriale è attuata in Svizzera dove il potereesecutivo è affidato al consiglio federale che eletto a sua voltadall’assemblea federale.Capo dello stato collegiale che è anche titolare del potere esecutivo, èeletto dal legislativo ma resta in carica per l’intero mandato in quanto nonpuò essere sfiduciato.Il modello direttoriale è invece una forma di governo a direzione, dove le scelte principali sono affidate tutte allecollegiale o plurimadeliberazione dell’organo collegiale e non conosce gerarchizzazione.20GOVERNO NEI REGIMI COMUNISTIEsse sopravvivono ormai in pochissimi Stati tra cui in Cina e Cuba. Sotto ilprofilo della organizzazione politica il sistema è ripartito in una strutturapiramidale in cui le decisioni degli organi superiori prevalgono su quelledegli organi inferiori. Le forme di governo comuniste presuppongono lasupremazia della classe operai su tutte le altre, sono a carattere totalitarioper cui non esiste pluralismo di partiti e le libertà politiche sono pressochéannullate.Sovrapposta alle strutture costituzionali vi è poi quella del partitocomunista che di fatto costituisce il vero organo di potere.21LA SOVRANITA’ POPOLARECome stabilisce l’art. 1 della Costituzione "la sovranità appartiene al. Ciò stapopolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione"ad indicare che l’ordinamento italiano si fonda sul principio che il popolocostituisce la fonte di legittimazione di ogni potere costituito.La volontà popolare viene formata ed espressa dal corpo elettorale che ècostituito dall’insieme di tutti i cittadini aventi il diritto di voto.Art 48 Cost.La capacità elettorale attiva appartiene a tutti i cittadini che abbianocompiuto la maggiore età, essa si esprime con l’esercizio del diritto di votoil quale è personale (infatti non è ammesso il voto per delega), uguale (nonsono ammessi voti che hanno valore superiore rispetto ad altri), libero(l’assenza di qualsiasi forma di costrizione) e segreto.I cittadini italiani residenti all’estero godono della titolarità del diritto divoto, ma la distanza dall’Italia rende eccezionalmente oneroso l’eserciziodi esso tornando nei luoghi d’origine. D’altra parte, mentre la legislazioneper le elezioni europee prevede l’allestimento di sezioni elettorali nei paesidella comunità europea, lo stesso non è possibile per le grandi comunitàitaliane del Nord e Sud America. Da qui l’esigenza di rendere legittimo ilvoto per corrispondenza il quale peraltro non può garantire la personalitàdel suffragio.I SISTEMI ELETTORALILa principale funzione del corpo elettorale consiste quindi nello scegliere iloro rappresentanti, sia in sede nazionale (Camera dei deputati e Senato),22sia in sede regionale e locale (consigli regionali, provinciali e comunali) siaa livello comunitario (rappresentanti italiani al Parlamento europeo).Per lo svolgimento delle elezioni il corpo elettorale è organizzato in unapluralità di collegi elettorali, costituiti dalle diverse circoscrizioniterritoriali.Un sistema elettorale quindi consiste nel meccanismo per trasformare inPer l’elezione di organi monocratici (cioè eleggere una sola persona) si puòstabilire che vince chi prende più voti o in alternativa si possono stabiliredelle condizioni affinché possa vincere non solo chi prende più voti diqualsiasi altro candidato ma almeno una certa quota minima. Se questaquota è fissata nella metà più uno di coloro che votano allora il sistema sichiama maggioritario. Nel caso in cui nessuno dei candidati ce la faccia araggiungere la quota necessaria, si procede a un secondo turno, in cui lapartecipazione è limitata ai primi due candidati che abbiano ottenuti piùvoti, c.d ballottaggio. Vince il candidato che ha ottenuto più voti.Quando si tratta di eleggere un organo collegiale (cioè composti da unapluralità di componenti), si cerca di assicurare una adeguatarappresentatività del corpo elettorale.Ciò può essere ottenuto sia con formule maggioritarie sia con quelleproporzionali.Il sistema maggioritario attribuisce i seggi ai candidati che abbianoriportato la maggioranza all’interno dei singoli collegi elettorali. Talesistema presuppone la costituzione di collegi uninominali, in ciascuno deiquali viene eletto un solo candidato.seggi i voti che il corpo elettorale esprime.. Nella prima il capo di Stato è il re, che regna per diritto