Rasalgethi

Fuori dal mondo...


La lingua a ritrarsi come un ponte levatoio per una fortezza chiusa nel silenzio.Vedette ad osservare ombre trasformarsi in sussurri,ma nessun allarme.Armi puntate,vili e potenti per nascita, pronte a spezzare ossa da lontano al solo gemito del pensiero in attacco.La solitudine di una superiorità in difesa.Di un'indifferenza per forma entrata nel sangue come sorridente alterazione.Tutto diventa tutto anche nell'apparente trasformazione in niente progressivo.L'annientamento delle sfere emozionali nell'assecondare dolcemente le distanze.Così un'idea si stacca dal suo corpo.Il nucleo si spegne.Il calore si disperde e la cenere cambia il colore di un'inquitudine,privandola di una sostanza.E non c'è più nè essenziale nè indispensabile.