RASNA

SCENE DA UN MATRIMONIO


Questi bellissimi sarcofaghi, purtroppo, sono finiti al museo di Boston, per le solite vicende all'Italiana su cui non mi soffermerò.  Ritrovati infatti a Vulci nell'800 e sottoposti a vincolo, furono fatti emigrare con uno stratagemma che fruttò all'ideatore un gran bel gruzzolo. Rappresentano con estremo realismo, a differenza di altri sepolcri in cui le figure sono piuttosto standardizzate, i tratti somatici delle due coppie della famiglia Tetnies. Inoltre, sul lato del sarcofago della coppia più anziana, è possibile vedere l'unica documentazione pervenuta, di un matrimonio etrusco. Il primo sarcofago risale al 340 a.c. e rappresenta Larth Tetnies e la moglie Thancvil Tarnai, stretti in un immortale e sensuale abbraccio dal quale traspare la passione e la complicità dell'amore, il secondo invece ritrae Arnth Tetnies con la moglie Ramtha Visnai, genitori di Larth e risale al 370 a.c.. Notate come l'espressione della coppia più anziana denota una intimità meno passionale, i due coniugi sono ritratti in un gesto d'affetto che ha perduto l'erotismo tipico della gioventù ma in un abbraccio che denota una complicità aperta al dialogo e alla comprensione reciproca, con una estrema dolcezza. Anche la donna,  avanti con gli anni non è completamente denudata, ma coperta pudicamente con una leggera veste. Gli effetti dei drappeggi a mio avviso sono straordinari. Nella foto centrale possiamo ammirare il bassorilievo che rappresenta il matrimonio di Arnth e Ramtha; i due sposi sono al centro della scena, abbigliati con vesti eleganti, ognuno dei due ha il suo seguito, tra cui si notano musicanti, ancelle, un personaggio che porta una specie di pergamena, forse il contratto matrimoniale, un altro che si fa accompagnare da un servo che porta uno sgabello pieghevole, tipico di un magistrato che probabilmente doveva dare valore "legale" all'unione. Risalgono a 2400 anni fa ma sono di una bellezza incommensurabile, gli artisti sono riusciti a rendere immortale la testimonianza di due amori così grandi da continuare oltre la morte terrena.