RASNA

GLI ETRUSCHI DI "FRONTIERA"


A differenza di quanto si crede, gli Etruschi non sono solo "Toscana", il loro dominio si estendeva dalla Pianura Padana fino all'attuale Campania. Voglio iniziare a parlare delle città etrusche del Sud, cominciando da PONTECAGNANO, la scoperta più recente.
Insieme a Capua, Pontecagnano fu la città più importante per gli Etruschi in Campania. Fu costruita in posizione strategica su una collinetta e con il porto su una laguna. Fu fondata nella prima Età del Ferro (fine X secolo a.C.) da genti di cultura villanoviana provenienti dall’Etruria meridionale. Molteplici e straordinarie sono le evidenze portate alla luce nel corso degli anni: vaste necropoli, settori dell’abitato e del quartiere artigianale, il santuario meridionale dedicato alle divinità ctonie, il santuario meridionale dedicato ad Apollo. alla fase iniziale, connotata dalla prevalente attività agricola, seguì la trasformazione, compiutasi già nell’VIII secolo a.C., in grande emporio commerciale, aperto agli scambi ed ai contatti con il mondo greco-orientale, ed il mondo indigeno dell’entroterra. Il periodo più significativo per Pontecagnano è  l'Orientalizzante (a partire dal 720 a.C. circa) in cui il costume funerario prevedeva l'adozione della tomba a fossa e proprio dalla necropoli in contrada Sant'Antonio provengono i chiari segni dell'esistenza a Pontecagnano di una élite, che affida le proprie necessità di autorappresentazione sociale, economica e, ancor prima, di ordine culturale, a ricchi corredi "principeschi" nei quali il rito dell'incinerazione costituisce, con le ceneri deposte in grandi calderoni metallici, un chiaro riferimento di natura ideologica e una colta allusione al
rituale eroico.  Esemplificano sontuosamente questa temperie due splendide tombe orientalizzanti (tombe 926 e 928), databili alla prima metà del VII secolo a.C., rinvenute nel 1966 nei pressi di piazza Risorgimento. Si tratta di due sepolcri maschili costruiti con l'ausilio di lastre di travertino poste verticalmente a formare una sorta di recinto rettangolare, all'interno del quale era stato ricavato, delimitando lo spazio, un loculo, ove furono collocati i beni di prestigio più intimamente connessi allo status sociale del defunto che vi era deposto.  Il ricchissimo corredo - nel quale figura anche il calderone metallico per le ceneri del defunto - comprendeva prezioso vasellame metallico da mensa, oggetti di ornamento personale (fibule in argento), utensili per la manipolazione del fuoco e la cottura delle carni (spiedi, alaci e pinze), asce in ferro, armi, ceramica. Questi utensili, che orientano alla sfera del sacrificio, erano stati adagiati nella fossa-recinto. Una maggiore omogeneità sembra invece caratterizzare la compagine sociale di Pontecagnano tra gli ultimi decenni della fase Orientalizzante e l'epoca arcaica (fine del VII-VI secolo a.C.) pur non mancando esempi di ricchi complessi sepolcrali.Tratto da Giacomo Mazzuoli in canino.info