Avez vous le mòt?Origini e sviluppo della lingua etruscaSottotitolo: ma quanto erano giraccoloni!Per quanto riguarda le origini della lingua etrusca poco si sa, è certo che, a partire dal 949 a.C, data in cui lo storico Tito Livio, fa partire la colonizzazione italica da parte degli Etruschi, in men che non si dica, la loro lingua si diffuse da subito nei territori mano a mano da essi occupati. A partire dall’Italia centrale, primo avamposto, fino alla Pianura Padana e al Meridione. Sviluppo ulteriore si ebbe a partire dall’VIII secolo a.C., da quando cioè fu adottato dai nostri eroi l’alfabeto greco e cominciarono quindi a sbizzarrirsi con la scrittura, tanto che gli ultimi testi etruschi, di cui si ha memoria, risalgono al periodo Augusteo. Purtroppo però, le epurazioni latine ed i secoli li hanno distrutti e di loro, ci rimangono solo alcune epigrafi rituali e funebri. Popolo di grandi commercianti, si spinsero oltre i confini peninsulari, tanto che iscrizioni in etrusco sono state trovate in Austria; questo loro spirito di esplorazione rese possibile il contatto con i popoli del nord Europa ai quali trasmisero, forse come necessario mezzo di comunicazione, il loro alfabeto, tanto che studi recenti hanno dimostrato la somiglianza tra le iscrizioni etrusche e le Rune, considerate come elaborazione germanica proprio dell’antico alfabeto etrusco, come dimostrano ritrovamenti fatti in Svezia, Norvegia, Irlanda ma anche Romania. L’utilizzo stesso dei due punti per la separazione delle parole rimanda ancora all’ambito etrusco. Non a caso le tracce degli etruschi sulla antica rotta dell’ambra si riscontrano nel nome della mitica isola di Tule (forse l’Islanda), che deriva chiaramente dall’etrusco tul- (plur. tular) e che significa “confine/i”. La stessa origine di Roma, sorta appunto ai confini dell’Etruria meridionale, è rintracciabile nell’arcaico vocabolo Latino di origine Etrusca ‘Ruma‘ (mammella), riferibile probabilmente alla grande ansa formata dal Tevere di fronte all’isola Tiberina.La presenza di iscrizioni funerarie scritte con l’alfabeto e nella lingua degli Etruschi ma in realtà appartenenti ad individui di etnia latina, osca, umbra o venetica, è da individuare nel fatto che l’opera di alfabetizzazione di Romani, Latini, Osci, Falisci, Umbri e Venetici venne effettuata dagli Etruschi, la cui lingua aveva nell’Italia di quei secoli l’autorità di unica lingua
Post N° 118
Avez vous le mòt?Origini e sviluppo della lingua etruscaSottotitolo: ma quanto erano giraccoloni!Per quanto riguarda le origini della lingua etrusca poco si sa, è certo che, a partire dal 949 a.C, data in cui lo storico Tito Livio, fa partire la colonizzazione italica da parte degli Etruschi, in men che non si dica, la loro lingua si diffuse da subito nei territori mano a mano da essi occupati. A partire dall’Italia centrale, primo avamposto, fino alla Pianura Padana e al Meridione. Sviluppo ulteriore si ebbe a partire dall’VIII secolo a.C., da quando cioè fu adottato dai nostri eroi l’alfabeto greco e cominciarono quindi a sbizzarrirsi con la scrittura, tanto che gli ultimi testi etruschi, di cui si ha memoria, risalgono al periodo Augusteo. Purtroppo però, le epurazioni latine ed i secoli li hanno distrutti e di loro, ci rimangono solo alcune epigrafi rituali e funebri. Popolo di grandi commercianti, si spinsero oltre i confini peninsulari, tanto che iscrizioni in etrusco sono state trovate in Austria; questo loro spirito di esplorazione rese possibile il contatto con i popoli del nord Europa ai quali trasmisero, forse come necessario mezzo di comunicazione, il loro alfabeto, tanto che studi recenti hanno dimostrato la somiglianza tra le iscrizioni etrusche e le Rune, considerate come elaborazione germanica proprio dell’antico alfabeto etrusco, come dimostrano ritrovamenti fatti in Svezia, Norvegia, Irlanda ma anche Romania. L’utilizzo stesso dei due punti per la separazione delle parole rimanda ancora all’ambito etrusco. Non a caso le tracce degli etruschi sulla antica rotta dell’ambra si riscontrano nel nome della mitica isola di Tule (forse l’Islanda), che deriva chiaramente dall’etrusco tul- (plur. tular) e che significa “confine/i”. La stessa origine di Roma, sorta appunto ai confini dell’Etruria meridionale, è rintracciabile nell’arcaico vocabolo Latino di origine Etrusca ‘Ruma‘ (mammella), riferibile probabilmente alla grande ansa formata dal Tevere di fronte all’isola Tiberina.La presenza di iscrizioni funerarie scritte con l’alfabeto e nella lingua degli Etruschi ma in realtà appartenenti ad individui di etnia latina, osca, umbra o venetica, è da individuare nel fatto che l’opera di alfabetizzazione di Romani, Latini, Osci, Falisci, Umbri e Venetici venne effettuata dagli Etruschi, la cui lingua aveva nell’Italia di quei secoli l’autorità di unica lingua