RASNA

LORO SAPEVANO...DI ESSERE...


UNA CIVILTA’ CON LA DATA DI SCADENZANei libri sacri etruschi, in special modo nei libri cosiddetti 'Fatales', che contenevano le norme riguardanti la divisione del tempo e la durata della vita degli uomini e dei popoli, era scritto che al popolo etrusco venivano assegnati dieci 'secoli' di vita, ognuno dei quali, però, di durata particolare, non fissa; la fine di un 'secolo' e quindi l'inizio di quello successivo venivano segnalati da eventi straordinari, così, ad esempio, quando un giorno dell'anno 88 a.C. si udì un misterioso e lugubre suono di tromba, quell'evento fu interpretato come l'annuncio della fine di un secolo, e lo stesso avvenne nel 44 a.C. quando si verificò un altro prodigio quale l'apparizione di una cometa, che effettivamente sappiamo essere avvenuta nel giorno stesso dell'uccisione di Cesare, evento che segnalò la fine e quindi l'inizio di un nuovo 'secolo'. Ogni anno i re-sacerdoti etruschi (Lukmnes), si riunivano a Volsinii (in etrusco Velznani, l'odierna Bolsena) sul lago di Bolsena, centro morale, religioso e politico di tutta l'Etruria, capitale della confederazione delle dodici città-stato etrusche (in ordine alfabetico seguito dal nome etrusco: Arezzo/Artinia, Caere/Kysra, Chiusi/Kamars o Clevsi, Cortona/Kurthyn, Perugia/Arunia, Roselle/Rusna o Rusel Tarquinia/Tarkhnas, Veio/Veji, Vetulonia/Vethluni o Vatl, Volsinii/Velznani, Volterra/Velathri, Vulci/Velx), e lì piantavano un chiodo di bronzo; in tutto troviamo 961 chiodi pari a 961 anni, cioè l'intera 'vita' assegnata al popolo etrusco e così suddivisa:     1° secolo 907 - 808 a.C. Pari ad anni 100 (somma numerica 16)  2° secolo 807 - 708 a.C. Pari ad anni 100 (somma 15)  3° secolo 707 - 608 a.C. Pari ad anni 100 (somma 14)  4° secolo 607 - 508 a.C. Pari ad anni 100 (somma 13) il 13 è un numero funesto per gli etruschi.  5° secolo 507 - 385 a.C. Pari ad anni 123 (somma del primo numero 12 cioè fine somma del secondo 16 cioè dell’intera vita etrusca.)  6° secolo 384 - 266 a.C. Pari ad anni 119 (somme 15 e 14)  7° secolo 265 - 147 a.C. Pari ad anni 119 (somme 13 e 12)  8° secolo 146 - 89 a.C. Pari ad anni 58 (somme 11 e 17)  9° secolo 88 - 45 a.C. Pari ad anni 44 (somme 16 e 9)10° secolo 44 - 54 d.C.Pari ad anni 98 (somme 8 e 9)  CICLO VITALE COMPLETO PARI A 961 ANNI  Gli Etruschi avevano un rapporto molto stretto con il 'magico', e lo studiavano e lo decodificavano grazie a norme e principi tratti da discipline come ad esempio la numerologia e l'astrologia. Se leggiamo la tabella relativa ai 'secoli' utilizzando la numerologia notiamo delle cose molto interessanti: sommando infatti le cifre che compongono gli anni di inizio e di fine di un 'secolo' notiamo, per quanto riguarda il 1° 'secolo', i seguenti numeri: 9 + 0 + 7 = 16 e 8 + 0 + 8 = 16: l'inizio della vita assegnata al popolo etrusco parte con il numero 16, che ebbe una enorme importanza nella loro disciplina astrale. Con lo stesso criterio notiamo che i 'secoli' successivi hanno una cadenza numerologica lineare, durando infatti cento anni precisi, così che il secondo secolo ha come numero 'magico' il 15, il terzo il 14 e il quarto il 13; quest'ultimo numero era però considerato negativo e indicava che il 'secolo' successivo avrebbe significato l'inizio del tramonto per la civiltà e l'anima etrusca: pensiamo alla sconfitta navale di Cuma del 474 a.C., oppure alla guerra di Roma contro Veio, iniziata con piccole scaramucce già nel 438 a.C. e finita con la capitolazione della città nel 396 a.C., eventi che segnarono il declino dell'Etruria. Dal 5° secolo in poi, sempre numerologicamente parlando, la linearità si rompe, avendo numeri diversi per l'inizio e per la fine di un 'secolo': così, ad esempio, per l'inizio del 5° secolo abbiamo 5 + 0 + 7 = 12, mentre per la fine troviamo 3 + 8 + 5 = 16, come a dire che è iniziato il declino (12) dell'intera vita (16), oppure che le dodici città-stato (12) si avviano al declino della loro sacralità (16). D'altronde il 16 era per gli Etruschi un numero sacro (ma lo erano anche il 4, l'8 e il 64), un numero divino, legato alla vita (e se sommiamo gli anni 'destinati' alla nazione etrusca abbiamo 9 + 6 + 1 = 16), così che anche il tempo e lo spazio venivano divisi in 'sedicesimi', e si pensa che anche la giornata fosse composta da 16 ore (di 90 minuti l'una), 8 ore per il giorno e 8 ore per la notte. Lo stesso criterio veniva usato per dividere lo 'spazio dei segni divini', cioè il cielo (e la terra), in 'sedici regioni di influenza', otto positive e otto negative. Questa suddivisione dello spazio era di enorme importanza per leggere correttamente i segnali del cielo, in special modo la direzione dalla quale provenivano le folgori celesti, evento che opportunamente letto secondo le regole magiche permetteva di capire gli eventi futuri. QUINDI PER GLI ETRUSCHI IL NUMERO DODICI, SIGNIFICAVA “FINE DI UN’EPOCA”…FURONO ANNIENTATI DAI ROMANI NEL LORO 6° SECOLO, CORRISPONDENTE ALL'ANNO ETRUSCO 642 LA CUI SOMMA FA ESATTAMENTE 12, LE ANTICHE PROFEZIE FANNO RISALIRE IL DILUVIO A 12.000 ANNI FA, IL 21.12.2012  E’ LA PROFETICA DATA DEL CAMBIAMENTO.IL 13 ERA UN NUMERO FUNESTO PER GLI ETRUSCHI, SECONDO LA NOSTRA SUPERSTIZIONE ESSERE IN 13 A TAVOLA PORTA MALE, SECONDO ALTRI IL MARTEDI’ 13 è UN GIORNO IN CUI SI DEVE STARE GUARDINGHI.QUINDILE NOSTRE PAURE E LE NOSTRE SUPERSTIZIONI HANNO ORIGINI ANTICHISSIME…MEDITATE GENTE MEDITATE…