RASNA

KALOUSION


Avevo anticipato che mi sarei avventurata alla ricerca dell’antica Caletra (Marsiliana d’Albegna), ebbene, come pensavo, non ho trovato nulla: dove forse era situata l’acropoli etrusca, c’è un castello medioevale, non visitabile perché proprietà privata e gli altri resti sono sparsi per boschi e campagna, irriconoscibili o in luoghi impraticabili.Ho scoperto però i resti di un altro sito etrusco, ufficialmente quasi sconosciuto “         KALOUSION” .BREVI CENNIIl centro di Kalousion è visibile nella sua interezza solo con l’aereo; si estendeva per 230 ettari (considerate che il comprensorio di Vulci era di 107 ettari). Oltre all’immensità, Kalousion aveva una particolarità, non si trattava di una vera e propria città ma era costituito da una serie di “borghi” separati tra di loro da terreni  agricoli ma uniti da un intricato sistema stradale che si dipartiva da una via principale ai lati della quale erano edificate la maggior parte delle abitazioni. Il tutto circondato da 6 km di cinta muraria che è stata visibile fino al diciannovesimo secolo, quando è stata smontata per farne pietrisco utilizzato per la massicciata di una strada statale nelle vicinanze.Inutile ripetere che Kalousion fu incendiata e rasa al suolo tra il 294 e il 280 a.C, dalle armate di Roma, che in quel periodo, nell'Etruria meridionale avevano "gettato l'atomica".Di questo centro, sono stati riportati alla luce solo pochi metri quadri che fra l’altro si trovano in un campo coltivato ma il proprietario in questo caso, ne consente l’accesso purchè i visitatori siano rispettosi e chiudano in cancello all’uscita. Adesso il sito prende il nome di “Doganella”, dall’omonima fattoria che li ingloba.Visto che la visita è stata breve, abbiamo continuato in direzione del Lago di Bolsena, ci siamo fermati a mangiare a Capodimonte e poi abbiamo visitato il museo di Bolsena. Kalousion, quel che ne rimane:
 
 POI HO TROVATO ANCHE QUELLA CHE SECONDO ME E' UNA RARITA', non avevo mai visto cartelli come questo: