RASNA

STESSA EPOCA, MENTALITA' OPPOSTE


LE SEI RAGIONI PER CUI  I ROMANI CONSIDERAVANO LE DONNE ETRUSCHE “POCO SERIE” 
(Mater Matuta - museo di Chiusi - V sec. A C.)Le etrusche Presenziavano ai banchetti sdraiandosi sui letti triclinari insieme al marito, o se nubili accanto all’uomo che le accompagnava o ovunque ritenessero (quindi dove pareva loro ….).Durante i banchetti bevevano vino e mangiavano in quantità (ohhhhhhhhh!!!!!!)Uscivano da sole, montavano a cavallo e guidavano il carro (anche oggi qualche ometto ce l’ha con le donne al volante ….)Intrattenevano conversazione con gli uomini talvolta rivolgendo loro parola per prime (Ohhhhhhh!!!)Spesso si sceglievano il marito corteggiando spudoratamente l’oggetto dei desideri ( ma magari qualcuna timida c’era pure tra di loro …).Almeno nei ceti alti, raramente i matrimoni venivano imposti e se ciò avveniva era comunque la madre e non il padre a scegliere la moglie o il marito per la propria prole (core de mamma!) eh si le suocere etrusche erano un po’ “armeggione”.anche dopo il matrimonio la donna manteneva il suo patrimonio del quale poteva disporre a suo piacimento. Le romane In epoca Repubblicana non presenziavano ai banchetti nella stanza insieme agli uomini oppure se lo facevano erano relegate a star sedute da una parte, guai a sdraiarsi sul letto triclinare! Non dovevano bere vino ai banchetti ma anche in privato, si racconta di severi paterfamilias che la sera tornando a casa passavano in rassegna le donne di famiglia odorandogli l’alito per capire se avevano trincato …(vivevano maluccio sti romani!)Guai ad uscire da sole, di cavalli non se ne parla figuriamoci di guidare carri!La fanciulla romana doveva tenere gli occhi bassi e non parlare ad un uomo se non dopo essere autorizzata dal paterfamilias.se non potevano parlare con gli uomini salvo autorizzazione, figuriamoci se potevano scegliersi il marito! I matrimoni erano combinati tutti dal paterfamilias (ma questo avveniva anche per i figli maschi almeno che non optassero per la fuitina e volessero essere cacciati dalla famiglia); questo è uno dei motivi dei fallimenti matrimoniali nell’antica Roma ed anche purtroppo dei numerosi parricidi che vi si praticavano.In epoca Repubblicana, i matrimoni erano “cum manu”, cioè il marito diventava il “padrone” della moglie e del suo patrimonio sostituendosi al padre e assumendosi il diritto di uccidere la moglie per adulterio o se avesse bevuto vino (pensa un po’!). Solo in epoca imperiale presero campo i matrimoni “sine manu” in cui la potestà sulla figlia rimaneva al padre anche dopo il matrimonio e questo sanciva anche la divisione dei patrimoni tra le due famiglie. Erano un pò esagerati 'sti romani ...