RASNA

PRIMAVERA VIEN DANZANDO...


 
 E’ vero, questo post è terribilmente tardivo ma d’altra parte sono in periodo di bilanci (non di vita vissuta ma proprio bilanci in senso stretto del termine). Primavera per gli Etruschi ( e per tutti) significava “rinascita”: gli uccellini cinguettano, i fiorellini si schiudono, le piante germogliano, il clima è mite, c’è il tiepido solicello, gli esseri umani (se non sono stressati terribilmente dal lavoro) hanno tutti gli ormoni in circolo e quindi c’è più voglia di fare biiiipppp ecc…ecc… In primavera per i miei progenitori, rinasceva Phersipnai (Persephone) condannata nei mesi invernali a presiedere il regno dei morti insieme ad Aita, mentre in primavera rinasceva a godere della vita sulla terra. Così nell’equinozio di primavera si celebravano riti festosi per accoglierla di nuovo tra gli umani e in quello di autunno invece si facevano riti più tristi per celebrarne il saluto. La festa di primavera consisteva in fiaccolate notturne che avevano lo scopo di andare a cercare la Dea ed illuminarle la strada del ritorno terreno. Non a caso in alcuni paesi del centro Italia, si celebrano ancora in questo periodo dei riti religiosi di derivazione pagana che implicano processioni notturne e chissà, potrebbero essere rielaborazione delle celebrazioni etrusche! Fatto sta che la fiaccolata era condotta da Menadi, da prostitute sacre ( il cui mestiere era considerato onorevole dagli Etruschi poiché riconoscevano la loro “funzione sociale” rivolta ai vecchi e ai malati), da una sacerdotessa ed un sacerdote nominati allo scopo. Trovata una radura sacra veniva celebrato il matrimonio simbolico tra i due, veniva dato inizio alle danze, alle gran bevute di vino magari mescolato con sostanze afrodisiache ed in breve tempo tutto sfociava (ebbene si!) nel rito degli accoppiamenti. Bella scusa per festeggiare la rinascita primaverile ( e le nascite dopo nove mesi!).Per chi ritenesse fondata la teoria che le donne etrusche fossero tutte prostitute, tengo a precisare che in linea di massima, alle donne sposate e alle fanciulle era proibito partecipare a questi riti orgiastici a cui prendevano parte prostitute ma anche donne adulte non maritate…( per il rito della rinascita di Adone avveniva la stessa cosa),ho i miei dubbi per quanto riguarda gli uomini…secondo me di loro, non mancava nessuno!BRICCONCELLI