POGGIO BUCO: STATONIA?L’insediamento di Poggio Buco si sviluppa nel pianoro tufaceo di Le Sparne, nel comune di Pitigliano. Il nome antico di questo insediamento rimane ancora sconosciuto e priva di fondamento risulta essere l’identificazione di questo sito con l’antica città di Statonia proposta in seguito al rinvenimento di alcune ghiande missili con l’iscrizione Staties o Statnes.Già abitato in età protostorica (XV-X secolo a.C.), l’insediamento di Poggio Buco conobbe un grande sviluppo in età etrusca quando fu utilizzato come avamposto per il controllo del retroterra vulcente. I dati archeologici indicano anche per questo sito, al pari di altri della valle del Fiora, un abbandono repentino alla fine del VI secolo a.C. a cui seguì in età ellenistica (II secolo a.C.) solo una modesta frequentazione.L’abitato etrusco era difeso da rupi scoscese e da tratti di mura che proteggevano i punti meno muniti naturalmente. L’accesso orientale, a cui si accedeva mediante una strada proveniente da una necropoli della città, quella oggi indicata con il nome di Poggio Buco, era protetto da un sistema naturale, una collina artificiale innalzata con terra e materiale di riporto.Nell’area della città, nella parte centrale del pianoro, furono rinvenute, durante scavi ottocenteschi, le fondazioni di un grande edificio realizzato con blocchi di tufo e prospiciente una piazzetta lastricata. Due sono le fasi costruttive dell’edificio: la prima risale alla fine del VII- inizi del VI secolo a.C., la seconda alla metà del VI. Lo scavo di questa struttura ha restituito numerose lastre fittili di rivestimento decorate a bassorilievo e numerosi resti di elementi architettonici. Le lastre fittili presentano fregi con teste di animali oppure cavalieri in corsa o, infine, temi più complessi come il soggetto mitico (una figura maschile e tre femminili in fuga) recentemente riferito al mito di Peleo e Teti. Non sappiamo a quale destinazione fosse adibito l’edificio: pubblica, sacrale o forse privata, come residenza aristocratica.
ETRUSCHEGGIANDO
POGGIO BUCO: STATONIA?L’insediamento di Poggio Buco si sviluppa nel pianoro tufaceo di Le Sparne, nel comune di Pitigliano. Il nome antico di questo insediamento rimane ancora sconosciuto e priva di fondamento risulta essere l’identificazione di questo sito con l’antica città di Statonia proposta in seguito al rinvenimento di alcune ghiande missili con l’iscrizione Staties o Statnes.Già abitato in età protostorica (XV-X secolo a.C.), l’insediamento di Poggio Buco conobbe un grande sviluppo in età etrusca quando fu utilizzato come avamposto per il controllo del retroterra vulcente. I dati archeologici indicano anche per questo sito, al pari di altri della valle del Fiora, un abbandono repentino alla fine del VI secolo a.C. a cui seguì in età ellenistica (II secolo a.C.) solo una modesta frequentazione.L’abitato etrusco era difeso da rupi scoscese e da tratti di mura che proteggevano i punti meno muniti naturalmente. L’accesso orientale, a cui si accedeva mediante una strada proveniente da una necropoli della città, quella oggi indicata con il nome di Poggio Buco, era protetto da un sistema naturale, una collina artificiale innalzata con terra e materiale di riporto.Nell’area della città, nella parte centrale del pianoro, furono rinvenute, durante scavi ottocenteschi, le fondazioni di un grande edificio realizzato con blocchi di tufo e prospiciente una piazzetta lastricata. Due sono le fasi costruttive dell’edificio: la prima risale alla fine del VII- inizi del VI secolo a.C., la seconda alla metà del VI. Lo scavo di questa struttura ha restituito numerose lastre fittili di rivestimento decorate a bassorilievo e numerosi resti di elementi architettonici. Le lastre fittili presentano fregi con teste di animali oppure cavalieri in corsa o, infine, temi più complessi come il soggetto mitico (una figura maschile e tre femminili in fuga) recentemente riferito al mito di Peleo e Teti. Non sappiamo a quale destinazione fosse adibito l’edificio: pubblica, sacrale o forse privata, come residenza aristocratica.