RASNA

Il museo archeologico di Orbetello


Situato nella struttura imponente della ex polveriera Guzman costruita dagli Spagnoli nel 1692, è molto piccolo contando un solo stanzone (ma ci assicurano che sarà presto inaugurata un'altra sala che accoglierà i reperti romani) ma è molto suggestivo. Raccoglie reperti etruschi ritrovati nei dintorni della città (che come sappiamo possiede ancora larghi tratti dell'originaria cinta muraria ciclopica), a Talamone (Tlamu) e presso il tempio di Talamonaccio il cui frontone di terracotta che raffigura "I sette contro Tebe", è conservato in altra sede. Oltre ai vasi attici, ai buccheri, ai vasi etruschi a figure nere, sono esposti i particolarissimi reperti del ripostiglio del tempio: una vera specialità. Possiamo ammirare una collezione di candelabri in bronzo di mirabile manifattura che recano decorazioni floreali ed animali, particolarissimo quello in cui è raffigurato un gatto che si arrampica lungo lo stelo per cercare di raggiungere un galletto all'estremità, una grande patera bronzea decorata con soggetti orientali ed alcuni oggettini che non ho visto in nessun altro museo. Generalmente si ritrovano miniature di oggetti in terracotta come piccoli bacili o brocchette, invece nella stipe votiva di Talamonaccio sono state ritrovate vere e proprie miniature in metallo di armi (asce bipenne, spade, lance) e di oggetti agricoli (badili, aratri falcetti) di ottima fattura e curati nei particolari se pensiamo che misurano solo pochi centimetri. Mirabili anche i due elmi del tipo Montefortini con paraguance, la collezione di monete romane tardo repubblicane e imperiali, i resti in ferro miracolosamente conservati di attrezzi agricoli, piedini e decorazioni di mobili. Interessante la collezione di armi, ritrovata sempre nel deposito vostivo di Talamonaccio composta da diversi tipi di lance e lunghi coltelli simili al "pugio" romano. Sembra che non siano mai state utilizzate, forse erano ex voto o più probabilmente vi erano state nascoste per essere reperite all'occorrenza oppure per sottrarle alle aggressioni galliche. La necropoli ormai perduta di Orbetello, scavata nell'800, ha restituito una reticella d'oro per capelli, alcune lamine d'oro, dei bottoni e degli orecchini in lamina d'oro di fattura tipicamente etrusca la cui lavorazione non era stata portata a termine, un paio di bulle, bottoni ed un anello nuziale di ottima fattura ricavato riciclando un preesistente orecchino.Un  grazie alla bravissima guida di domenica scorsa e speriamo che iniziatice come quella di "Amico museo" si ripetano spesso.