Non canto i cavalier, l’armi, gli onori,
come un dì fece il grande Ludovico.
Le guerre infami, i sanguinanti allori;
di tutto questo non mi importa un fico.
Ma i lavoranti, l’ape, i campi, i fiori;
le cose grandi solamente, dico.
(Morbello Vergari)
Probabile portatrice di geni etruschi.......vediamo se la passione è contagiosa
e sono graditi pure interventi, puntualizzazioni e domande e mi raccomando di non essere troppo duri con me per eventuali strafalcioni...sono solo una dilettante!
molte immagini sono state prese da internet, se i proprietari non fossero d'accordo lo facciano presente e saranno tempestivamente rimosse
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IL BLOG DI RIEVOCAZIONE ETRUSCA
(mech Rasna tsui ame!)
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Nell’Etruria di Tufo (Farnese, Pitigliano, Sovana, Sorano, dintorni del Lago di Bolsena, Orvietano) è facile imbattersi in cartelli turistici che indicano la visita dei cosiddetti “colombari”. Si tratta di vere e proprie grotte scavate nel tufo, con una finestrella che sbuca su un’alta rupe tufacea oppure una serie di nicchie scavate su una parete verticale. Spesso, all'interno delle grotte è scavato il solito cunicolo, stavolta di pochi metri che porta poi alla finestrella citata sopra e che si affaccia a strapiombo sul precipizio. Come al solito, la funzione di questa struttura è stata spiegata per anni, semplicisticamente come un luogo per l’allevamento dei colombi. I buchi quadrangolari nella parete erano le celle, la finestrella e il tunnel servivano per l’accesso e l’uscita dei volatili. Caspiterina, come li trattavano bene questi Etruschi i loro animali da allevamento! Il soffitto di alcuni colombari è scolpito a cassettoni e al cunicolo si accede tramite un’elegante scala ricavata nella roccia tufacea! E'possibile quindi che questi luoghi siano stati adibiti a colombari in epoche successive, di sicuro nel Medioevo, ma a mio parere la teoria più accettabile sul relativo vero scopo, è quella che attribuisce loro la funzione di cimitero per le classi non abbienti; nelle celle veniva posto il recipiente con le ceneri del defunto, il cunicolo rituale portava all’apertura nel vuoto, forse parte delle ceneri venivano sparse al vento? Una cosa è certa, un popolo con un culto dei morti molto sentito, come era quello Etrusco, non poteva dimenticarsi di onorare e facilitare l’accesso all’altra vita, secondo le loro credenze, a tutti quelli (ed erano i più) che non potevano permettersi grandi mausolei di famiglia! Per cui si erano inventati dignitosissimi cimiteri popolari!
DEGLI ETRUSCHI PURTROPPO SAPPIAMO MOLTO DI CIO' CHE RIGUARDAVA LA MORTE E POCHISSIMO DELLA LORO VITA, SE NO PER QUALCHE BRUTTO PETTEGOLEZZO DEGLI ANTICHI AUTORI INVIDIOSI.
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GIOCO LETTERARIO
Ho partecipato al gioco letterario promosso da Writer
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ho scritto anche:
e per la serie RACCONTI BREVI:
DEUXIPPO (prima parte)
DEUXIPPO (seconda parte)
DEUXIPPO (terza parte)
DEUXIPPO (ultima parte)
L'INFAME (prima parte)
L'INFAME (ultima parte)
E SFOTTIAMIOLI UN PO' STI RUMACH!
MAGIA DEL PHOTOPAINT
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Nickname: zoeal
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LA LETTURA NOBILITA LA MENTE
"CHIMAIRA" di Valerio Massimo Manfredi (giallo-storico)
"MITI, SEGNI E SIMBOLI ETRUSCHI" di Giovanni Feo (Etruschi, da dove venivano e a quali leggende sono collegati)
"GEOGRAFIA SACRA" di Giovanni Feo (la "magia" e l'"astronomia" dalla preistoria agli Etruschi)
"UNA GIORNATA NELL'ANTICA ROMA" di Alberto Angela (immaginiamo di fare un viaggio nel tempo e di ritrovarsi nella Roma del I secolo dopo Cristo)
"IL SEGRETO DEI GEROGLIFICI" di Christian Jacq (guida semplice e simpatica sull'interpretazione dei geroglifici egizi)
" IL FARAONE DELLE SABBIE" di Valerio Massimo Manfredi, azione e suspence ambientate nel clima dei conflitti attuali che affliggono il Medio Oriente.
"L'ULTIMA LEGIONE":di Valerio Massimo Manfredi, una vicenda avvincente ambientata nel periodo del declino dell'Impero Romano, tra leggenda e realtà, si legge tutto d'un fiato
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POETA ESTEMPORANEO
In ricordo di Morbello Vergari, ultimo poeta Etrusco
Il reperto archeologico
Riuniti insieme, un gruppo di signori
stavano discutendo di un oggetto
un giorno appartenuto ai padri etruschi.
Il dottor Tizio disse ai suoi colleghi:
-La mia giovane eta', non mi consente
di pronunciarmi il primo e francamente
ammetto che non ci capisco molto.
Il dottor Caio esprime il suo parere
dicendo-Per me, questo è un utensile
che usavano gli etruschi,
per servire vivande sulla mensa
D'altro parere il professor Sempronio
e in questo modo dice il suo giudizio:
Questo per me, è un vaso da ornamento
che serviva su un mobile di lusso
a contenere fiori profumati.
Infine il professor Tal dei Tali:
Con questo afferma usavano gli antichi
nelle grandi e solenni cerimonie
offrire a gli dei superi d'Olimpo
e il loro sacerdote in pompa magna,
libava e alzava questo vaso al cielo;
quindi spruzzava santamente l'ara,
del vin pregiato in esso contenuto.
-Giusto-dicono tutti gli altri in coro-
la Sua tesi convince, professore.
Due etruschi ch'iabitaroni in quei luoghi
in permesso quassu' dai Campi Elisi.
Si fermarono ad osservar la scena.
-Tarcone-Aule chiese-cosa fanno
quelle persone riunite insieme?
-Non so',non saprei dirti veramente;
non riesco a comprendere il dialetto,ma
quel che sembra un tantinello strano
è, che stan discutendo con passione,
tenendo un nostro orinalaccio in mano.