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I 61 anni del Totocalcio


da RealSoccer.it Oggi il Totocalcio non č pių quello di una volta. La concorrenza delle agenzie di scommesse e prima ancora degli altri giochi a premi come il Superenalotto e il Gratta e vinci ha portato il classico concorso a premi legagto alle partite del campionato di calcio a perdere quell'appeal che ne ha fatto per anni il gioco pių amato dagli italiani. Domani il Totocalcio, uno dei concorsi piu' popolari del nostro paese, compie 61 anni. La seconda guerra mondiale era appena finita e l'Italia si rimboccava le maniche per ricostruire il paese. Tra le iniziative che si susseguivano per cercare di creare nuove opportunita' di lavoro ci fu il primo concorso pronostici italiano basato sulle partite di calcio. L'idea del Totocalcio nasce da tre giornalisti sportivi, Massimo Della Pergola (scomparso da poco), Fabio Jegher e Geo Molo, che inventano ''la schedina Sisal'', il cui primo concorso parte il 5 maggio 1946. Nel 1948 - ricorda l'Agicos - il gioco passa sotto la gestione del CONI e, con il nome Totocalcio, diventa rapidamente il gioco piu' amato dagli italiani. La prima schedina Totocalcio e' datata 5 maggio del 1946 (domani ricorrono quindi i 61 anni dalla nascita) ed il costo della giocata era di 30 lire. In quel primo concorso, il montepremi fu di 463.146 lire. Della prima schedina si stamparono cinque milioni di copie ma ne giocarono appena 34 mila. Per sbarazzarsi di quella montagna di carta alla Sisal decidono di distribuire quelle inutilizzate ai barbieri: serviranno a pulire i rasoi. Il montepremi di 463.846 lire va tutto a Emilio Biasetti, un impiegato di Milano, l'unico che indovina la colonna vincente 11XXXXXX21-11. I primi milionari arrivarono pero' all'ottavo concorso del 1946: un disoccupato di Genova e una casalinga di Bologna che intascarono 1.696.000 lire a testa.Ma il primo a cambiar vita per davvero e' Pietro Aleotti, da Treviso. Nella primavera del 1947 vince 64 milioni. E dire che non si era nemmeno accorto di aver fatto 12. Pero' aveva messo il suo nome nella casella dietro la schedina, in quello spazio che nemmeno esiste piu'. ''Artigiano del legno'', aveva scritto perche' costruiva bare. Nel 1948 per pagare la trasferta olimpica di Londra il costo della colonna Totocalcio sale a 50 lire. Fino al concorso 19 del 14 gennaio 1951, la schedina Totocalcio era composta da dodici partite e quindi venivano pagati i vincitori con 12 ed 11 punti. Solo dal concorso successivo si passo' alla schedina con le tradizionali tredici partite. La giocata classica della doppia colonna venne introdotta solo nella stagione 1951/1952 ed il costo minimo era di 100 lire. Fino alla stagione 1961/1962, le schedine contenevano due caselle in piu' con le partite di riserva per completare al meglio la colonna vincente nel caso di qualche rinvio di gara. L'unico caso nella storia del Totocalcio, in cui venne annullato il concorso, fu nella stagione 1946/1947, quando il concorso numero 19 venne invalidato perche' si disputarono solo 8 partite (il regolamento, infatti, non prevedeva ancora che si potesse vincere anche con solo 8 incontri validi). Ed in fatto di record, anche il Totocalcio ha i suoi primati. Il 24 novembre 1991, nel concorso numero 14, venne superato il muro dei 34 miliardi di montepremi e nel concorso numero 17 del 5 dicembre 1993, con 34.475.852.492 di lire, fu stabilito il record. La vincita piu' alta in assoluto al Totocalcio venne registrata il 7 novembre 1993, concorso numero 13, quando una schedina con un 13 e cinque 12 regalo' al suo possessore 5.549.756.245 lire.