Realtà parallele

Quel che mi frulla per la testa


A volte mi sembra di vivere in tremila mondi diversi, ma di non aver ancora trovato il mio. Conosco alcuni elementi di quello che spero sarà il mio mondo, e so che una delle sue caratteristiche sarà l’essere pieno di influenze di mondi altrui, intarsi di ambiti che non riuscirò a conoscere bene ma che in qualche modo continueranno a formare l’infinità di incomplete conoscenze che non riuscirò a render mie. Mi sento viva scrivendo su questo computer, suonando la mia chitarra, dietro una macchina fotografica e recitando qua e là. Mi sento viva cantando, parlando con gli sconosciuti, giocando a pallavolo e discutendo di politica con papà per quanto queste siano tutte cose che non mi riescono affatto bene. Il tempo scorre e io dovrei lasciare che qualcosa rubi meno tempo per dedicarne di più a qualcun’altra. Dovrei metter delle grandi x su tutto ciò che non mi riesce bene? Dovrei continuare a dedicarmi a ciò che mi riesce e a ciò che non mi riesce in una bilanciata proporzione? Dovrei forse concentrarmi su ciò che meno mi riesce così da migliorare in quello, ed accantonare un po’ ciò per cui in qualche modo, comunque, sono portata? Chi può dirlo? Scelgo ogni giorno quel che mi è più comodo, scelgo ogni giorno di non tagliare via nulla, di lasciare che le cosa vadano da sole, ma non andranno sempre così, dovrò fare delle scelte. Cosa sceglierò?