Realtà parallele

Lucy on the Earth without her diamond


QUell'ultima settimana era stata struggente per Lucy. Era stanca, annoiata, triste e arrabbiata, inoltre si sentiva cosė immensamente vuota senza Jude...Ricordō con precisione l'odore della biblioteca nella quale si trovavano quando lui si era sentito male, era malato, gravemente, e lo portarono all'ospedale. Poi, dopo un paio di giorni di ricovero la vita di lei aveva perso di senso: lui non ce l'aveva fatta, aveva smesso di respirare alle prime ore del mattino. Lucy, in quella settimana, aveva finito tutte le lacrime e trovato un po' d'ira dentro di sč, che la convincesse ad andare avanti.Doveva trovare quei mostri che avevano abbandonato Jude in un cassonetto di un quartiere periferico, uccidendolo. Perchč l'avevano fatto nascere se avrebbero poi dovuto abbandonarlo? Perchč non lo avevano affidato a qualcuno, o magari non lo avevano lasciato dinanzi ad una porta qualunque, facendogli sapere di quella malattia ai polmoni che aveva ereditato? Avrebbero potuto abortire...Lucy doveva trovarli e sbatterli in galera persempre...aveva conservato il sangue del suo amato per farlo, lo teneva nella borsa, in una boccetta di vetro. Lei era sempre sembrata forte, solo Jude la conosceva davvero e sapeva che dentro di lei c'erano delle corde che potevano ucciderla se venivano tirate. Una era stata spezzata, e i suoi occhi non brillavano pių, erano verdi e spenti, non catturavano pių nulla, avevano il solo scopo di spegnersi, o rinascere.