Malvagità Paradossa

Requiem per un panettone.


Galup è morto… ammazzatoUn colpo di lama affilato lo ha trafitto. Canditi e scorzette hanno urlato atterrite. E poi l’orco se l’e mangiato.L’orco è un gran bastardo. Un torrone Sebaste, pur di sfuggire dalle sue grinfie, si è suicidato catapultandosi giù dal tavolo e disintegrandosi in mille pezzi, mandorle di Noto incluse. Il Pruneddu sardo ancora lo piange. Il panforte Sapori si è nascosto sotto agli avanzi di capitone. Già… perché anche capitoni, pettole e biscotti di panpepato, un bastimento carico di pistacchi, una nave che era salpata dal porto di Taranto con un carico di carteddàte di contrabbando, un metro cubo di abbacchio, un cappone grosso come un Mammuth del Pleistocene, nonché tutti i salmoni che nel risalire il Volga avevano scampato gli attentati degli orsi Grizzly: GNAM! Anche un paio di foglie della Schlumbergera buckleyi (anche chiamata "Cactus di Natale") son finite nel panino della merenda insieme con mostarda, bagnetto verde, acciughe, lingua, balle di toro arrosto ed un po’ di caffelatte. Mentre l’orco cerca una mezza forma di puzzone di Moena, che dovrebbe essere rimasta sotto ai pochi cacciatorini superstiti nel frigo side-by-side, noci, nocciole, arachidi, anacardi, mandorle e pistacchi organizzano un movimento di resistenza ed incominciano a corazzarsi.Lo schiaccianoci le punisce una ad una: CROCK CROCK CROCK….