Creato da rebel_girl_92 il 19/04/2011
Welcome in my world
Benvenuti nel mio mondo fantastico
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Post n°8 pubblicato il 22 Aprile 2011 da rebel_girl_92
Quando un'onda s'infrange sugli scogli, infonde nel nostro animo una dolce serenità e, seppur non conosciamo la sua origine ci lascia pensare.
Così come per la nostra vita, navighiamo senza accorgerci se abbiamo navigato mari o oceani.
Troppo spesso versiamo lacrime perché crediamo sempre che ogni nostra condizione umana sia un naufragio e poche volte pensiamo che la vita, sia per amore che per nuove energie necessita di nuove traversate e non importa se culminiamo su irti scogli, importa invece riuscire a naufragare sull'isola che tutti desideriamo.
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Post n°7 pubblicato il 22 Aprile 2011 da rebel_girl_92
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Post n°6 pubblicato il 20 Aprile 2011 da rebel_girl_92
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Post n°5 pubblicato il 20 Aprile 2011 da rebel_girl_92
1= A volte è meglio tacere e sembrare stupidi che aprire bocca e togliere ogni dubbio
2= L'esperienza è il tipo di insegnante più difficile. Prima ti fa l'esame poi ti spega la lezione
3= Il paradiso lo preferisco per il clima l'inferno per la compagnia
4= La felicità non è avere quello che si desidera ma desiderare ciò che si ha
5= La forza delle donne deriva da qualcosa che la psicologia non può spiegare. Gli uomini possono essere analizzati. le donne solo adorate
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Post n°3 pubblicato il 19 Aprile 2011 da rebel_girl_92
Raccontano che un giorno si riunirono in un luogo della terra tutti i sentimenti e le qualità degli uomini.
Quando la noia si fu presentata per la terza volta, la pazzia come sempre un po' folle propose:
"giochiamo a nascondino!". L'interesse alzò un sopracciglio e la curiosità senza potersi
contenere chiese: "a nascondino? di che si tratta?" "é un gioco -spiegò la pazzia - in cui io
mi copro gli occhi e mi metto a contare fino a 1000000 mentre voi vi nascondete, quando avrò
terminato di contare il primo di voi che scopro prenderà il mio posto per continuare il gioco".
L'entusiasmo si mise a ballare, accompagnato dall'euforia. L'allegria fece tanti salti che finì per
convincere il dubbio e persino l'apatia, alla quale non interessava mai niente.... però non tutti
vollero partecipare. La verità preferì non nascondersi. Perché se poi tutti alla fine la scoprono?
La superbia pensò che fosse un gioco molto sciocco (in fondo ciò che le dava fastidio era che
non fosse stata una sua idea) e la codardia preferì non arricchirsi.
"UNO,DUE,TRE..." -cominciò a contare la pazzia. La prima a nascondersi fu la pigrizia che si
lasciò cadere dietro la prima pietra che trovò sul percorso. La fede volò in cielo e l'invidia si
nascose all'ombra del trionfo che con le proprie forze era riuscito a salire sull'albero più alto. La
generosità quasi non riusciva a nascondersi. Ogni posto che trovava le sembrava meraviglioso
per qualcuno dei suoi amici. Che dire di un lago cristallino? Ideale per la bellezza. Le fronde di
un albero? Perfetto per la timidezza. Le ali di una farfalla? Il migliore per la voluttà. Una folata di
vento? Magnifico per la libertà. Così la generosità finì per nascondersi in un raggio di sole.
L'egoismo, al contrario trovò subito un buon nascondiglio, ventilato, confortevole e tutto per sé.
La menzogna si nascose sul fondale degli oceani (non e' vero, si nascose dietro l'arcobaleno!).
La passione e il desiderio al centro dei vulcani. L'oblio....non mi ricordo...dove?
Quando la pazzia arrivò a contare 999999 l'amore non aveva ancora trovato un posto dove
nascondersi poiché li trovava tutti occupati; finché scorse un cespuglio di rose e alla fine decise
di nascondersi tra i suoi fiori. "un milione!" - contò la pazzia. E cominciò a cercare. La prima a
comparire fu la pigrizia, solo a tre passi da una pietra. Poi udì la fede, che stava discutendo con
Dio su questioni di teologia, e sentì vibrare la passione e il desiderio dal fondo dei vulcani. Per
caso trovò l'invidia e poté dedurre dove fosse il trionfo. L'egoismo non riuscì a trovarlo: era
fuggito dal suo nascondiglio essendosi accorto che c'era un nido di vespe. Dopo tanto
camminare, la pazzia ebbe sete e nel raggiungere il lago scoprì la bellezza. Con il dubbio le
risultò ancora più facile, giacché lo trovò seduto su uno steccato senza avere ancora deciso da
che lato nascondersi.
Alla fine trovò un po' tutti: il talento nell'erba fresca, l'angoscia in una grotta buia, la menzogna
dietro l'arcobaleno e infine l'oblio che si era già dimenticato che stava giocando a nascondino.
Solo l'amore non le appariva da nessuna parte. La Pazzia cercò dietro ogni albero, dietro ogni
pietra, sulla cima delle montagne e quando stava per darsi per vinta scorse il cespuglio di rose e
cominciò a muovere i rami. Quando, all'improvviso, si udì un grido di dolore: le spine avevano
ferito gli occhi dell'amore! La pazzia non sapeva più che cosa fare per discolparsi; pianse,
pregò, implorò, domandò perdono e alla fine gli promise che sarebbe diventata la sua guida.
Da allora, da quando per la prima volta si giocò a nascondino sulla terra, l'amore e' cieco e la
pazzia sempre lo accompagna....
Quando la noia si fu presentata per la terza volta, la pazzia come sempre un po' folle propose:
"giochiamo a nascondino!". L'interesse alzò un sopracciglio e la curiosità senza potersi
contenere chiese: "a nascondino? di che si tratta?" "é un gioco -spiegò la pazzia - in cui io
mi copro gli occhi e mi metto a contare fino a 1000000 mentre voi vi nascondete, quando avrò
terminato di contare il primo di voi che scopro prenderà il mio posto per continuare il gioco".
L'entusiasmo si mise a ballare, accompagnato dall'euforia. L'allegria fece tanti salti che finì per
convincere il dubbio e persino l'apatia, alla quale non interessava mai niente.... però non tutti
vollero partecipare. La verità preferì non nascondersi. Perché se poi tutti alla fine la scoprono?
La superbia pensò che fosse un gioco molto sciocco (in fondo ciò che le dava fastidio era che
non fosse stata una sua idea) e la codardia preferì non arricchirsi.
"UNO,DUE,TRE..." -cominciò a contare la pazzia. La prima a nascondersi fu la pigrizia che si
lasciò cadere dietro la prima pietra che trovò sul percorso. La fede volò in cielo e l'invidia si
nascose all'ombra del trionfo che con le proprie forze era riuscito a salire sull'albero più alto. La
generosità quasi non riusciva a nascondersi. Ogni posto che trovava le sembrava meraviglioso
per qualcuno dei suoi amici. Che dire di un lago cristallino? Ideale per la bellezza. Le fronde di
un albero? Perfetto per la timidezza. Le ali di una farfalla? Il migliore per la voluttà. Una folata di
vento? Magnifico per la libertà. Così la generosità finì per nascondersi in un raggio di sole.
L'egoismo, al contrario trovò subito un buon nascondiglio, ventilato, confortevole e tutto per sé.
La menzogna si nascose sul fondale degli oceani (non e' vero, si nascose dietro l'arcobaleno!).
La passione e il desiderio al centro dei vulcani. L'oblio....non mi ricordo...dove?
Quando la pazzia arrivò a contare 999999 l'amore non aveva ancora trovato un posto dove
nascondersi poiché li trovava tutti occupati; finché scorse un cespuglio di rose e alla fine decise
di nascondersi tra i suoi fiori. "un milione!" - contò la pazzia. E cominciò a cercare. La prima a
comparire fu la pigrizia, solo a tre passi da una pietra. Poi udì la fede, che stava discutendo con
Dio su questioni di teologia, e sentì vibrare la passione e il desiderio dal fondo dei vulcani. Per
caso trovò l'invidia e poté dedurre dove fosse il trionfo. L'egoismo non riuscì a trovarlo: era
fuggito dal suo nascondiglio essendosi accorto che c'era un nido di vespe. Dopo tanto
camminare, la pazzia ebbe sete e nel raggiungere il lago scoprì la bellezza. Con il dubbio le
risultò ancora più facile, giacché lo trovò seduto su uno steccato senza avere ancora deciso da
che lato nascondersi.
Alla fine trovò un po' tutti: il talento nell'erba fresca, l'angoscia in una grotta buia, la menzogna
dietro l'arcobaleno e infine l'oblio che si era già dimenticato che stava giocando a nascondino.
Solo l'amore non le appariva da nessuna parte. La Pazzia cercò dietro ogni albero, dietro ogni
pietra, sulla cima delle montagne e quando stava per darsi per vinta scorse il cespuglio di rose e
cominciò a muovere i rami. Quando, all'improvviso, si udì un grido di dolore: le spine avevano
ferito gli occhi dell'amore! La pazzia non sapeva più che cosa fare per discolparsi; pianse,
pregò, implorò, domandò perdono e alla fine gli promise che sarebbe diventata la sua guida.
Da allora, da quando per la prima volta si giocò a nascondino sulla terra, l'amore e' cieco e la
pazzia sempre lo accompagna....
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Citazioni nei Blog Amici: 5
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Inviato da: gattoselavatico
il 06/07/2018 alle 19:12
Inviato da: ilpaolo5
il 27/06/2013 alle 11:17
Inviato da: ilpaolo5
il 26/06/2013 alle 12:35
Inviato da: ilpaolo5
il 26/06/2013 alle 11:53
Inviato da: rebel_girl_92
il 25/01/2013 alle 12:31