Mario

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Crisi

Post n°21 pubblicato il 21 Maggio 2007 da rebelott62
Foto di rebelott62

Crisi più totale. Al limite della nevrastenia.

I passaggi, i flash si susseguono. E le crisi di pianto aumentano

Aumentano giorno per giorno. Che sia impazzendo? Forse!

Ma a sapere che il 9 di giugno mio figlio parte per trasferirsi mi sconvolge

del tutto. Ma che devo fare, lo devo rapire?No. Rientriamo nei parametri delle

persone normali. Sabato ero con lui a vedere Spider-Man 3, film al limite della

demenza anche se pur carino per certi effetti scenici. Film alquanto monotono

per certe situazioni già viste, come l’arrivo del personaggio cattivo durante le

solite feste importanti. Scene già viste, ma anche li durante la visione crisi di

isteria e pianti  pazzeschi e ovviamente stando attento a non farmi vedere da mio

figlio, se no la cosa si complica del tutto. Non ho bisogno dello strizza cervelli e

nemmeno dello strizza palle, che mi svegli dal mio problema. Cosa che è del tutto

impossibile riuscirci, perché a questo punto non serve affatto uscire come tanti che

continuano a dire esci, svagati, fatti amici!

Ma dove li trovo gli amici, me li invento? E che gli racconto: i miei problemi?

Ovviamente mi scaricano alla prima ondata di riassunti vari della mia vita!

Altra grande amica che avevo invitato a cena, non per rimorchiarla, anche se

Onestamente mi sarebbe piaciuta come donna, questa che fa? Mi gioca il due di

picche

Dicendomi che aveva l’agenda piena dei suoi impegni e che nel frattempo aveva

conosciuto uno più giovane di le di ben dieci anni! Ma che cavolo è scoppiata: l’epidemia?

Una mia amica che sicuramente lascerà un commento tempo fa era insieme ad  uno di

10/12 anni più giovane di lei. La mia ex cognata si è trovato uno di Torino con quindici anni

più giovane!!!!!  Questa di dieci anni, ma stò dicendo: che gli uomini giovani vogliano le donne mature? Mah! Sarà!!! Io so solo che non ho amici, non ho compagnia, non ho una compagna,

tra un po’ non ho più nemmeno i miei adorati cani, cosa che rimpiazzerò al volo in quanto sono

già in contatto con un canile per portarmelo via cucciolo per abituarlo subito ai gatti che tengo..

La ruota invece di essersi fermata si è messa a girare al contrario. Ma che devo fare?

Non voglio autocommiserarmi, ma provate voi a stare al di qua della barricata e poi sappiatemi

Dire cosa posso provare io che prima avevo tutto ed ora non ho più nulla, nemmeno le mosche in mano, anzi nel pugno!. So solo che stò cedendo giorno per giorno e non so quanto riuscirò ad uscirne sempre che ne uscirò, perché a questo punto non so se ne uscirò con la fortuna che gira al contrario!

 
 
 

Un randagio e un cuore di cane

Post n°20 pubblicato il 18 Maggio 2007 da rebelott62
Foto di rebelott62

Un Randagio

…figlio di un cartone abbandonato di fronte ad una porta sconosciuta,
figlio di un sacchetto scagliato in un corso d’acqua,
figlio della strada,
figlio di una colonia,
figlio di un cortile di paese.

…i miei colori ed il mio aspetto urlano forte la mia origine:
l’ignoranza di chi mi ha abbandonato…
la faciloneria di chi non ha sterilizzato La mia mamma…
ma i miei occhi sono fieri e dolci…
ma i miei occhi sono alteri ed affettuosi…

Mi prendo questo spazio in mezzo a voi…
mi prendo una possibilità di riscatto,
mi prendo la speranza di un futuro…
in questo modo chi si occupa di me può farlo con dignità ed orgoglio,
in questo modo chi si occupa di me può farlo con passione ed allegria,
le sue mani sono amorevoli,
le sue mani sono abili ed esperte,
le sue mani chiedono un soldino ma solo per nutrirmi e curarmi,
le sue mani chiedono l’aiuto di tutti
ma non conoscono nessun guadagno.

Vi ringrazio…e CON TUTTO IL CUORE… ma non per la vostra pietà…
vi ringrazio perché qui posso chiedere anch’io:
una casa dove dimenticare il mio passato,
un tappeto su cui giocare,
una ciotola a cui affezionarmi,
una mano da cercare,
il battito di un cuore su cui addormentarmi.

                                                   

UN CUORE DI CANE

Quando venisti a prendermi
ero così piccolo,entrai nella tua mano.
Dicesti che ero il più bello della cucciolata.
Mi portasti a casa.
Un bimbo, tuo figlio, mi accettò con gioia.
Divenimmo amici.
Cresciuto mi insegnasti il gioco della caccia.
Mi dicevi: Bravo!
Qualcuno ti chiedeva : Lo vendi?
Rispondevi "NO"
e il mio cuore di cane ne gioiva,
io ti amavo,anche se mai mi facevi una carezza.
Gli anni sono passati;
son diventato cieco, sordo,malandato,
dimenticato, solo; con poco pane e acqua.
Quando ti sento passare
il mio cuore di cane freme di gioia.
Vorrei venirti incontro
ma son legato e la catena è corta.
Stasera hai detto al figlio,
ormai divenuto uomo:
" Domani uccido il cane o lo abbandono,
non serve più, è un peso morto".
Signore Iddio,
fai che stanotte
io muoia sotto il suo tetto,
che egli non debba sentire
il rimorso del suo gesto

 

 
 
 

Appello urgente per Martino

Post n°19 pubblicato il 17 Maggio 2007 da rebelott62
Foto di rebelott62




Appello urgente per Martino
MARTINO è un cagnetto di piccola taglia di 12 anni, la maggior parte dei quali passati in canile. Eppure Martino è un cagnolino con uno splendido carattere, gioioso e affettuosissimo. A dispetto dell'età è un cane ancora vispo e allegro, oltre che sano.
Nel corso dell'inverno abbiamo trovato casa a cani anche più anziani di lui e con problemi di salute, i quali hanno lasciato i loro proprietari solo qualche mese dopo, avendo goduto di una vita in famiglia davvero per poco, solo gli ultimi mesi della loro vita, dopo lunghi anni di canile.
Questi proprietari a quel punto dicevano rammaricati: "se lo avessimo adottato un po' prima!..."
A Martino vorremmo offrire la possibilità di essere adottato prima che diventasse così vecchio o malato, per potergli regalare la gioia di una vita in famiglia per un tempo un po' più lungo che non gli ultimi mesi della sua vita.
E' un cagnolino capace di dare tanto amore.
ORA GLI E' STATO TOLTO UN OCCHIETTO PER UNA FORMA TUMORALE...
PRENDIAMOCELO IN CASA POVERO MARTINO...
Martino si trova al canile di Calvenzano (vicino a Treviglio -BG-).
Per info: 339/6064437 OPPURE: gelsobg@tele2.it

 
 
 

Ma a che serve?

Post n°18 pubblicato il 15 Maggio 2007 da rebelott62
Foto di rebelott62

Ma a che serve?

Ma a che serve comprare una società per due miliardi e mezzo di Euro per avere più potere?

Per me non significa assolutamente aiutare il popolo ma  a sperperare soldi

che potrebbero essere davvero utili.

Io non sono uno che vuole criticare i fatti propri, ma se un tipo con tutti questi soldi

Vuole andare di nuovo al governo secondo me dovrebbe guardare di più al sociale e

smetterla di guardare agli errori propri e a quelli degli altri.. Perchè non creare dei nuovi

posti di lavoro per le persone che ne hanno davvero bisogno? Per non parlare delle

opposizioni che più che errori non fanno e facendo credere di aiutare gli immigrati non

fanno nient’altro che indebolire  la mentalità dei cittadini. Per poi non parlare dei giornalisti

che con ogni notizia che pubblicano, sembra un bollettino di guerra: Morti di qua e morti

di là.

E a che serve un grande fratello o un forum che ormai sono anni che si ripresenta in tele-

visione e cosi la gente ha un lavaggio del cervello?

Ma ci rendiamo conto che siamo succubi della televisione? Ci rendiamo conto che se avessimo

una vita del tipo anni 50 non avremmo problemi del genere?

Io sono arrivato ad una conclusione: ora che mi sono separato voglio farmi una vita diversa.

Non voglio guardarla più e se devo guardarla mi guardo solo qualche film e basta.

Certo mi direte  pure che sono scelte di vita le tue, ma facciamoci un esame di coscienza.

I disastri nelle famiglie, i problemi di ogni giorno vengono appesantiti dalla TV.

LA questione anche di non fare più figli è dovuto a questo.

Non venite a dirmi che oggi non si riesce a tirare avanti perché non appena finita la guerra vi era ancora miseria anche se devo ammettere che si cominciava a risalire la vetta e si prospettavano

nuovi orizzonti. Ma se ci pensiamo bene non avendo la televisione si farebbero più figli perché

il tempo lo si impiegherebbe meglio ahahah!

Comunque sono solo giudizi personali e non dico perché vorrei un mondo migliore , anche perché

Sono convinto che un mondo migliore arrivati a questi giorni non esiste.

Il gossip ma a che serve? A fare pettegolezzi da parte della gente e a farci pensare ai cavoli propri dei vip.

Ma che mi frega se alla Marini gli hanno fatto un furto in casa o se Totti ha  avuto una figlia che si chiama Chanel? Che poi che razza di nome è?

Signori miei criticatemi pure, ma non accetto più una cosa del genere. Per me la televisione è morta e sepolta. Purtroppo bisogna pagare la tassa di possesso e questo non è regime? Portare via dei soldi ad un operaio che magari con due figli e moglie a carico deve “sopravvivere” e spendere 100 Euro l’anno? Cerchiamo di evitare spese inutili e cerchiamo di essere realisti e smetterla di sperare che un giorno le cose cambiano. Non cambieranno mai fino a che penseremo in maniera negativa.
 
 
 

Piloti di Formula 1 dimenticati

Post n°17 pubblicato il 13 Maggio 2007 da rebelott62
Foto di rebelott62

Piloti di Formula 1 dimenticati

Spesso ci ricordiamo di piloti di formula 1 come Ayrton Senna da Silva che resterà un grande della formula 1, ma anche piloti del calibro del “Professore Alain Prost”oppure di Nigel Mansell

Invece ci dimentichiamo spesso di piloti come Ronnie Peterson Deceduto in uno spaventoso incidente a Monza nel 1978. Pilota che guidava la mitica Lotus  e che ha provato a guidare

la pur brutta ma strana e funzionale ai tempi Tyrrell P34 con le doppie ruote sterzanti.

Ma ai tempi ricordo anche il grande Jackie Stewart tre volte campione del mondo e ormai dimenticato in quanto pensiamo solo ai piloti dei giorni nostri come Michael Schumacher o Felipe Massa che oggi ha vinto il gran premio di Spagna. Vi ricordate Didier Pironi quando guidava la Tyrrell 008? Mi sa di no! Io ricordo in maniera indelebile quelle auto perché dal 1976 al 1979 ero apprendista meccanico con mio fratello e molto spesso si facevano discussioni sulle auto di allora. Io avevo con mio fratello la facolta di poter toccare salire e provare auto come le mitiche BB512 Ferrari o le paurose Miura S o SW che se solo andavi sul bagnato ti impastavi al primo marciapiede perché era no piuttosto pericolose sul bagnato. Ma ritorniamo ai piloti. Un sabato a Monza vidi le prove di un altro ferrarista dei tempi: Jackie Icks che sicuramente pochi ricordano, mentre si ricordano Niki Lauda al quale sono in possesso del volante della sua Ferrari 312T.

Anche Tom Price era un pilota dei tempi di Lauda ma non con una fama come la sua o di un italiano come Vittorio Brambilla carissimo che ebbi occasione di incontrare  nell’anno 1999.

Ignazio Giunti altro pilota che guidava la Ferrari 312P. Nel 1971 il pilota romano avrebbe dovuto gareggiare, oltre che nel Campionato mondiale Marche con la nuova 312 P, anche in qualche prova di formula 1. Invece trovò la morte il 10 gennaio di quell’anno sul circuito di Buenos Aires, mentre dominava con la Ferrari 312 P la "1000 Km".
Giunti tallonava la Ferrari 512 del doppiato Mike Parkes, quando la pista venne inspiegabilmente occupata dalla Matra in avaria di Beltoise, che il pilota francese stava spingendo a mano verso i box! Parkes evitò l’ostacolo mentre Giunti non fece in tempo: la sua Ferrari si schiantò contro la Matra. Ricordo molto bene quei tempi e gli incidenti molto spesso fatali! James Hunt era un altro pilota che era piuttosto tenace ai suoi tempi e anche lui è morto nel 1993 nella sua casa londinese: ricordarlo significa ripercorrere, seppur brevemente, una vita spericolata che ebbe il suo momento di gloria proprio con quella McLaren che oggi, ancora una volta, rappresenta la maggiore avversaria del Cavallino rampante. E di Gian Claudio Ragazzoni detto Clay? Era un altro della scuderia Ferrari e ricordo molto bene un fatto:
 il 30 marzo a Long Beach, nonostante l’inferiorita' del mezzo, e' al quinto posto e in piena lotta quando, al 50° giro, Clay cerca in staccata i freni, ma non li trova; si appoggia cosi' al muretto per tentare di frenare la vettura, ma contro il muro e' posteggiata la Brabham di Zuniño. Lo scontro e' inevitabile e Clay, gravemente infortunato alla spina dorsale, rimane paraplegico e non recuperera' mai l’uso degli arti inferiori. Clay e' comunque un tipo che non si arrende: perseguisce impegni sociali per la difesa dei diritti dei disabili, scrive libri e diventa commentatore televisivo. La sua passione per le corse non si era ancora spenta: con vetture a comandi al volante ha corso ancora in pista e su sterrato: Raid Panama-Alaska, Carrera Panamericana storica.
Muore in un incidente stradale il 15 dicembre 2006.  Quando passo per trovare la mia famiglia al cimitero di Lambrate a milano mi fermo sempre due minuti a ricordare un altro sfortunato pilota: Lorenzo Bandini al quale Il 10 maggio 1967 morì uno dei piloti italiani più amati in assoluto dalla gente, come testimoniarono gli imponenti funerali svoltisi a Milano. Riuscito a coronare il sogno di correre per la Ferrari, Lorenzo brillò subito nel mondiale marche, svettando però solo una volta in F.1.

Ricordiamoli e non dimentichiamo mai di piloti che fecero la storia dell’automobilismo!

 
 
 
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Un blog di: rebelott62
Data di creazione: 01/05/2007
 

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