Potrei parlare come un monologo. " Potrei parlare come a unmonologo."Oppure, il solo arbitrio di spazi nonconosciuti: di un viaggio nella virtualità, nella capacità di essereforza, determinazione dell'attimo,che determina il tempo - gli spazia noi familiari e non...che vannooltre l'immaginabile. Quei spazi ci spaventano.Appartengono all'ignoto, ma allostesso tempo ci attraggono -come la calamita attrae il ferro.La triste legge degli opposti, ma amano i propri simili.Nulla sfugge alla vita. Parlare di noi, del Se'è come alitare quella leggerameraviglia, l'intimo turbamento,dove ci riconosciamo.Il disagio emotivo.Il male dei nostri tempi, che bensi associa alla perdita individuale di noi: "o, meglio parlare dell'amore?" L'amore!...la parola che pronunciamo con arbitrio elogica deduzione, nell'arcodelle nostre giornate - unmigliaio di lettere. Come fossero petali portati dal vento, per ricomporre un fiore che si è perso nelle folatedella vita.La somma di quell'insegnamentoalla vita, all'amore che impariamoa conoscere... Rita