Pensieri

Il banale ha una sua genialità.

Vero. È come parafrasando su qualcosa che non si conosce appieno. Ma! Tanto è lo sforzo che ognuno si "dichiara" da rendere possibile: l'impossibile. Anche adesso è un connubio a sé stante,. Farsi conoscere e conseguire consensi, è nella natura umana

Troppo vero ma con gli anni "conseguire consensi" diventa insopportabilmente faticoso :)

E' vero. Con gli anni "si dovrebbe" acquisire quella consapevolezza di sè, che allontana quella nuvola che per tanti anni ci ha reso sofferenti. Dandoci, consapevolezza e ragione dell'esistere, a tutto tondo. Con il tempo tutto è relativo, le priorità sono implicite, non dettate dall'egoismo, si comincia a scartare ogni cosa che ci appare superficiale ai nostri occhi. Tutto apparentemente si trasforma, ma è davvero così.

Pensa che Milan Kundera ci ha scritto un libro: L'insostenibile leggerezza dell'essere. Le nostre scelte risultano cosi banali se messe a confronto con l'immanenza della vita stessa.

Le nostre scelte! Sono dettate dalla nostra "ascesa" alla vita, gli ormoni fanno il resto. Forse è banale proporre questa soluzione "degli ormoni" ma credo che la vita sia anche chimica, olfattiva, visiva: siamo ed apparteniamo alla specie animale, forse dico forse più evoluta "devo rivedere questo pensiero". Comunque le nostre scelte sono dettate, e non sempre volute davvero, in primis da noi. Società e company, fanno un grande calderone di offerte per ogni genere umano, e via discorrendo. Ma l'essenza e la leggerezza vanno di pari in passo!?... Dove!..arriva il sentimento non arriva la logica, un dualismo inconscio e combattuto da secoli: potere, egoismo paura amore odio fratellanza, sono "ingredienti del nostro DNA. Leggerezza questa eterna fanciullezza, ....

Le nostre scelte dipendono da una miriade di fattori e come hai detto bene tu spesso non siamo nemmeno noi a determinarle, ma comunque ne subiamo le "conseguenze".Sia benedetta la leggerezza in ogni caso. P.S. Ti consiglio la visione di questo film "le conseguenze dell'amore" di Paolo Sorrentino con Tony Servillo.

Siano convinti di essere padroni della nostra vita, ma con il tempo e con saggezza ci rendiamo conto di essere uno dei tanti ramoscelli di un immenso albero. Cercherò di accontentare la tua richiesta, "le conseguenze dell'amore" : promette bene!

Non è sciocca la domanda, c’è chi guardando un muschio ha visto una cura, chi osservando le stelle si è posto il quesito del perché esistiamo. A me basta un foglio bianco per fantasticare oltre le idee e le forme. Osservare è comunicazione, riuscire a osservare senza la pressione e la paura delle nostre ossessioni è, filosofia. Quindi cara amica non sminuisco nulla, anzi elevo a poesia anche un centro commerciale se nelle sue luci si creano forme e pensieri. Un saluto a te e buon fine settimana.

Guardare, sentire degustare. Sono tutti bisogni primari come un bambino che scopre il mondo e voglia di vivere. Saper comunque guardare senza "pregiudizi" è un arte, quasi una dottrina da applicare, così la ragione di esistere è consapevolezza ed altruismo, non credi? Buon inizio di settimana a te caro amico.

Preferivo la foto precedente, quella con il pozzo... :-))