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Sharon Stone, sul set del film di Pupi Avati armonia di contrasti


Mau_Cox per RED||CarpetUn ragazzo d’oro è il nuovo film di Pupi Avati. Interprete è Riccardo Scamarcio, affiancato da Sharon Stone, che durante le riprese avrebbe avanzato richieste da diva consumata. Quanto ai paparazzi, non tutti i giorni avrebbe apprezzato la loro presenza.
Pupi Avati ha creato il personaggio di Ludovica Stern pensando proprio a lei, Sharon Stone. E quando lo sceneggiatore e regista di Un ragazzo d’oro - appena rilasciato tramite 01 Distribution - ha svelato i suoi intenti al produttore Antonio Avati, questo avrebbe replicato al fratello che si trattava di una pazzia. Tra gli agenti dell’attrice e gli avvocati della produzione cinematografica italiana è stata successivamente avviata una lunga trattativa, con richieste e rassicurazioni dei primi che avrebbero sfiorato il ridicolo, come se il Bel Paese facesse parte del Terzo Mondo (agli americani sarebbe stato fatto notare che anche in Italia c’è l’energia elettrica). Elenchi di esideri e aperture auspicate tanto numerosi che secondo gli Avati potrebbero essere raccolti al fine di scrivere un libro.Giunta a Firenze per ammirare l’arte di Andrea Bocelli, il primo incontro sarebbe avvenuto proprio presso la stazione del capoluogo toscano. Pare che la stella di Hollywood abbia posto su una panchina posizionata in un binario diverso da quello in cui di lì a poco sarebbe transitato un treno della linea Italo, affittato esclusivamente per lei. Destinazione: Roma. Senza essere riconosciuta da nessuno fino a pochi istanti prima, al materializzarsi degli Avati avrebbe incominciato ad atteggiarsi, e i molti sguardi dei presenti a quel punto a lei rivolti avrebbero facilitato la sua trasformazione in diva consumata. In aggiunta, ad attenderla alla stazione Tiburtina ci sarebbero stati 30 fotografi. E che dire dei 200 paparazzi assiepati sul set il giorno seguente, in occasione dell’inizio delle riprese?Con l’ego gonfiato definitivamente, ai fratelli sarebbero seguite richieste da loro definite esagerate (pare che a un certo punto l’attrice abbia cercato di utilizzare al meglio la carta di credito della produzione, puntando anche a un negozio con l’insegna Bulgari). E a film quasi ultimato la stella si sarebbe defilata. Dopo una telefonata da Los Angeles (California) del proprio manager, Sharon Stone sarebbe tornata a recitare solo in seguito ad ulteriori rassicurazioni che i ‘desiderati’ reporter - per una volta - avrebbero disertato.Mentre la portavoce di Sharon Stone avrebbe smentito categoricamente quanto rivelato nel corso di un incontro con la stampa in coincidenza del debutto, è evidente che il chiacchierato low-budget film risulta una grande vittoria del duo Avati. Racconta la storia di un giovane uomo che, perduto il padre, eredita la possibilità di scrivere un libro di memorie che in origine avrebbe dovuto essere l’autobiografia del genitore. Al vertice della casa editrice interessata a pubblicare il tomo c’è, appunto, Ludovica Stern. A parte le richieste esagerate e l’armonia di contrasti che l’avrebbero contraddistinta, la sua interprete sta attirando le attenzioni di spettatori e critica di settore sul lavoro degli Avati, con gli italiani comprensibilmente orgogliosi del cinema che nel proprio Paese viene prodotto.© RED||Carpet, 2014 | Tutti i diritti sui contenuti sono riservati