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La musica Hip House torna attuale tramite Aretha Franklin


Mauro Baldan per RED||CarpetL’Hip House, la fusione tra i generi musicali Rap e House, torna attuale. I Used to Be di GOH vs. Sugarstarr, in cui compare un campione della voce di Aretha Franklin e le rime di Redman & Method Man, si candida a diventare una delle hit di fine 2014.
Spuntato nella seconda parte degli anni Ottanta a New York e Chicago, ma pure a Detroit, l’Hip House in breve ha avuto riscontri anche in Europa. In contemporanea con gli statunitensi 2 In A Room, che di questo genere musicale sono un autentico esempio, si sono proposti gli inglesi Beatmasters e i belgi Technotronic. Guidato da Jo Bogaert, il gruppo è noto per una traccia che è stata incisa tramite i contributi vocali della modella Felly, Pump Up the Jam. La canzone ha dato il titolo anche all’album d’esordio, da cui sono stati estratti altri quattro singoli.Con alcuni distinguo, poco dopo sono apparsi gli Snap!, progetto musicale tedesco, che è diventato internazionale grazie al rapper Turbo B. In mezzo si sono inserite le molteplici produzioni di Media Records, music label italiana (con quartier generale a Brescia e filiali in Belgio, Spagna, Germania, Gran Bretagna, Stati Uniti) che l’Hip House ha portato in buona parte del pianeta a partire da 49ers e Cappella, emanazioni del produttore Gianfranco Bortolotti.Dopo aver conosciuto un tramonto pressoché totale, altri hanno investito energie (e finanze) in questo genere. Recentemente lo hanno ripreso gli LMFAO, con l’aggiunta di Flo Rida e Pitbull. Ma la canzone che meglio di qualsiasi altra rappresenta la rinascita dell’Hip House è - senza dubbio - I Used to Be di GOH vs. Sugarstarr featuring Redman & Method Man. Comprende un campione di una canzone incisa in un tempo lontanissimo da Aretha Franklin (il cui nome non è accreditato sulla copertina), a cui si aggiunge un duetto realizzato precedentemente dai citati rapper.La parte cantata e le lunghe porzioni rappate sono state adagiate su una base, appunto, House. A creare il progetto sono stati i GOH, acronimo di Gorillaz On Haze (Mauro Mondello, Tam-R, Giulio), poi rivisto dal DJ/produttore Sugarstarr (Matthias Weber). Rene Amesz, Dry & Bolinger, Kolombo, Gramophonedzie, e Funkanomics hanno realizzato le versioni alternative a quella originale. Già inclusa nella Top 20 di iTunes Dance e #1 della Nudisco/Indie Beatport Chart, si candida a diventare uno dei successi dell’ultima parte del 2014.Da questo link si può vedere il music video abbinato:http://www.youtube.com/watch?v=z9VLV1jwZQg© RED||Carpet, 2014 | Tutti i diritti sui contenuti sono riservati