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Singapore e Malesia possono fare a meno della Formula 1


Alessandra Bormio per RED||CarpetAl termine degli accordi in corso, la massima competizione automobilistica dovrebbe non tenersi più nei rispettivi circuiti a causa di un marcato calo di vendita dei biglietti.
Ad annunciarlo è Bernie Ecclestone in persona. Ai media tedeschi il patron della Formula 1 rivela che in futuro il Gran Premio di Singapore potrebbe cessare di esistere, questo perché gli organizzatori dell'evento nella repubblica e città-Stato del sud-est asiatico ravvisano un sensibile calo riguardante la vendita dei biglietti. Confidandolo alla rivista Auto Motor und Sport, Ecclestone fa capire che - dati alla mano - la diminuzione delle presenze è significativa. L'ultima gara disputatasi presso il Singapore Street Circuit, svoltasi a settembre, ha racimolato una media di 73.000 spettatori in ognuno dei tre giorni: lo scorso anno sono stati 87.000 e il primo Gran Premio - disputato nel 2008 - ha richiamato 100.000 spettatori al giorno."Guardate cosa abbiamo fatto per Singapore" dice Ecclestone. "Sì, il Gran Premio di Singapore è costato un sacco di soldi, ma abbiamo anche dato loro un sacco di soldi. Singapore è diventato ora molto più di un aeroporto. Ora credono di aver raggiunto il loro obiettivo e non vogliono più un GP". E un portavoce degli organizzatori del Gran Premio che lì si svolge dichiara: "Non commentiamo i negoziati commerciali in corso".L'interesse nei confronti della Formula 1 appare essersi ridimensionato anche in Malesia. Di si sicuro pure da quelle parti i biglietti si vendono meno e quest'anno l'audience televisiva è scesa al livello più basso di sempre con riferimento al Circuito di Sepang. E' quasi certo che alla scadenza del contratto, che termina nel 2018, cesserà di esistere anche il Gran Premio della Malesia.© RED||Carpet, 2016 | Tutti i diritti sui contenuti sono riservati