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Il figlio di Vivienne Westwood e Malcolm McLaren brucia memorabilia del punk per un valore di 5 milioni di euro


Mauro Baldan per RED||CarpetProtagonista del gesto Joe Corré, che ha distrutto gli oggetti a Londra. Ecco perché.
"Lo faccio per cercare di far capire alle persone la differenza fra prezzo e valore. E' per mostrare l'ipocrisia delle istituzioni che ora fanno soldi con la versione tarocca del punk. Quanto passerà prima che facciano una tazza per il giubileo della regina con una spilla da balia nel naso, da vendere nel negozio di souvenir del palazzo reale? Avverrà presto, non credete? In 40 anni da nemico pubblico numero uno il punk è diventato un'attrazione turistica da usare. Fate pure, ma gente come me ha qualcosa da dire a questo proposito".A dichiararlo è Joe Corré, figlio della disigner Vivienne Westwood e del produttore discografico Malcolm McLaren, che è stato il manager di Sex Pistoles, la band che più di ogni altra ha rappresentato e rappresenta l'epopea del punk inglese. Gli oggetti sono stati distrutti a Londra, su una chiatta galleggiante sul Tamigi, nel pomeriggio di sabato 26 novembre.Per la maggior parte provenienti dal catalogo vintage della boutique Sex, posseduta da Vivienne Westwood, Joe Corré ha negato che nel rogo siano finite riproduzioni di abbigliamento e oggetti originali. Il valore di quanto andato in fumo - in segno di protesta per le celebrazioni dei 40 anni del punk al solo scopo consumistico e di lucro - sarebbe pari a circa 5 milioni di euro. Guarda le immagini collegate.© RED||Carpet, 2016 | Tutti i diritti sui contenuti sono riservati