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Messaggi del 22/09/2014

La musica drum and bass riscoperta grazie ai Sigma

Post n°3861 pubblicato il 22 Settembre 2014 da RedCarpetBlog
 

Mauro Baldan per RED||Carpet

Nel Regno Unito è tornata attuale la musica drum and bass. Il merito è soprattutto dei Sigma. Dopo il prolungato successo del precedente Nobody To Love, che ha segnato anche le scelte dei consumatori di musica europei, a dominare la classifica dei singoli di riferimento nel vecchio continente è ora Changing.

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Drum and bass. Drum’n'bass. Drum & bass. D’N'B. Quattro ortografie differenti per riferirsi al genere musicale caratterizzato dalla presenza di tre elementi chiave: breakbeat nella batteria, pesanti partiture di basso, e basse frequenze. Nato al principio degli anni Novanta nel Regno Unito, proprio in quella parte di mondo è tornato prepotentemente attuale. Il merito va principalmente attribuito ai Sigma, il duo composto da Cameron Edwards e Joe Lenzie che di questo segmento della EDM è ora l’esponente più celebre.

Dopo aver dominato la classifica di vendita britannica con il precedente Nobody To Love, uscito la scorsa primavera, al primo posto della medesima lista riferita ai singoli più acquistati in quella parte di mondo c’è attualmente Changing. Ad interpretare la traccia è Paloma Faith, cantante e attrice londinese che in passato ha transitato nella stessa music chart grazie alla personale hit Stone Cold Sober. In una settimana, nel grafico inerente i gradimenti dei consumatori di musica Changing ha guadagnato 116 posizioni, riuscendo a detronizzare Blame di Calvin Harris (featuring John Newman).

Nel frattempo, Cameron Edwards e Joe Lenzie hanno rivisitato due autentiche hit planetarie. Utilizzando il nome che in comune stanno spendendo, hanno firmato i remix di Hideaway di Kiesza e Extraordinary dei Clean Bandit (featuring Sharna Bass).

Derivata da un loro lavoro compiuto su Bound 2 di Kanye West, e con nei crediti Daniel Pearce (la stella di Popstars: The Rivals, reality show della britannica ITV), prima di Nobody To Love i Sigma hanno prodotto altre tre tracce: Rudeboy (2013), Summer Calling (2013) e Lassitude (2010). Tutto il materiale è legato alla 3 Beat Records, etichetta discografica indipendente che vanta una decina di sussidiarie. Fondata da Jon Barlow nel 1989, ha sede nel Regno Unito. Del suo catalogo fanno parte lavori di Alexandra Stann, Inna, Duck Sauce, Eric Morillo, Ian Carey, Martin Solveig.

Ecco il link per visualizzare le immagini abbiante a Changing dei Sigma featuring Paloma Faith:
http://www.youtube.com/watch?v=oAeotgCHL3E

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Madonna allunga la lista dei collaboratori per il suo nuovo album

Daniel Toshi per RED||Carpet

Sulla base di quanto condiviso via Instagram, con gli ultimi aggiunti salgono a dieci i collaboratori per il successore di MDNA di Madonna.

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Da mesi Madonna è impegnata con le canzoni che compariranno nel successore di MDNA, rilasciato nel 2012. Al momento senza titolo, l’album in preparazione dovrebbe vantare i contributi di DJ Dahi e Blood Diamonds. Il primo già al fianco dei rapper Drake e Kendrick Lamar e la pop star Lily Allen, e il secondo assiduamente collegato al musicista e regista canadese Grimes, sono i soggetti di una foto condivisa nelle scorse ore sul profilo Instagram riferito a Madonna.

L’immagine, in cui i due produttori si sono fatti immortalare davanti ai monitor di quelli che sembrano essere i rispettivi computer, è stata correlata a questa frase: “Nothing can stop the Sex Boyzzzzzz!”.

Con gli ultimi aggiunti, e stando a quanto condiviso tramite l’applicazione che permette di scattare foto e farle veicolare sui principali social network, il numero dei collaboratori riferiti al prossimo lavoro di Madonna sale a dieci. Dell’elenco fa parte anche Diplo, produttore che si è distinto con Usher e Bruno Mars, ma pure con Beyoncé e Rita Ora. Oltre a loro, nei crediti del tredicesimo album dell’icona pop ci si aspetta che compaiano: Avicii, Toby Gad, MoZella, S1, Ariel Rechtshaid, Natalia Kills, e Martin Kierszenbaum.

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Sharon Stone, sul set del film di Pupi Avati armonia di contrasti

Post n°3859 pubblicato il 22 Settembre 2014 da RedCarpetBlog
 

Mau_Cox per RED||Carpet

Un ragazzo d’oro è il nuovo film di Pupi Avati. Interprete è Riccardo Scamarcio, affiancato da Sharon Stone, che durante le riprese avrebbe avanzato richieste da diva consumata. Quanto ai paparazzi, non tutti i giorni avrebbe apprezzato la loro presenza.

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Pupi Avati ha creato il personaggio di Ludovica Stern pensando proprio a lei, Sharon Stone. E quando lo sceneggiatore e regista di Un ragazzo d’oro - appena rilasciato tramite 01 Distribution - ha svelato i suoi intenti al produttore Antonio Avati, questo avrebbe replicato al fratello che si trattava di una pazzia. Tra gli agenti dell’attrice e gli avvocati della produzione cinematografica italiana è stata successivamente avviata una lunga trattativa, con richieste e rassicurazioni dei primi che avrebbero sfiorato il ridicolo, come se il Bel Paese facesse parte del Terzo Mondo (agli americani sarebbe stato fatto notare che anche in Italia c’è l’energia elettrica). Elenchi di esideri e aperture auspicate tanto numerosi che secondo gli Avati potrebbero essere raccolti al fine di scrivere un libro.

Giunta a Firenze per ammirare l’arte di Andrea Bocelli, il primo incontro sarebbe avvenuto proprio presso la stazione del capoluogo toscano. Pare che la stella di Hollywood abbia posto su una panchina posizionata in un binario diverso da quello in cui di lì a poco sarebbe transitato un treno della linea Italo, affittato esclusivamente per lei. Destinazione: Roma. Senza essere riconosciuta da nessuno fino a pochi istanti prima, al materializzarsi degli Avati avrebbe incominciato ad atteggiarsi, e i molti sguardi dei presenti a quel punto a lei rivolti avrebbero facilitato la sua trasformazione in diva consumata. In aggiunta, ad attenderla alla stazione Tiburtina ci sarebbero stati 30 fotografi. E che dire dei 200 paparazzi assiepati sul set il giorno seguente, in occasione dell’inizio delle riprese?

Con l’ego gonfiato definitivamente, ai fratelli sarebbero seguite richieste da loro definite esagerate (pare che a un certo punto l’attrice abbia cercato di utilizzare al meglio la carta di credito della produzione, puntando anche a un negozio con l’insegna Bulgari). E a film quasi ultimato la stella si sarebbe defilata. Dopo una telefonata da Los Angeles (California) del proprio manager, Sharon Stone sarebbe tornata a recitare solo in seguito ad ulteriori rassicurazioni che i ‘desiderati’ reporter - per una volta - avrebbero disertato.

Mentre la portavoce di Sharon Stone avrebbe smentito categoricamente quanto rivelato nel corso di un incontro con la stampa in coincidenza del debutto, è evidente che il chiacchierato low-budget film risulta una grande vittoria del duo Avati. Racconta la storia di un giovane uomo che, perduto il padre, eredita la possibilità di scrivere un libro di memorie che in origine avrebbe dovuto essere l’autobiografia del genitore. Al vertice della casa editrice interessata a pubblicare il tomo c’è, appunto, Ludovica Stern. A parte le richieste esagerate e l’armonia di contrasti che l’avrebbero contraddistinta, la sua interprete sta attirando le attenzioni di spettatori e critica di settore sul lavoro degli Avati, con gli italiani comprensibilmente orgogliosi del cinema che nel proprio Paese viene prodotto.

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Angelina Jolie nuovamente regista. Dirigerà Africa

Post n°3858 pubblicato il 22 Settembre 2014 da RedCarpetBlog
 

JCR per RED||Carpet

Angelina Jolie sempre più impegnata come regista. Dopo In the Land of Blood and Honey e Unbroken, dirigerà un biopic riferito a Richard Leakey, convinto oppositore del bracconaggio di elefanti e rinoceronti nel continente africano.

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Chi l’avrebbe mai detto che per Angelina Jolie il documentario A Place in Time non sarebbe stato un esercizio isolato. Prodotto nel 2007, a questo lavoro è seguito Land of Blood and Honey, il primo film diretto dall’attrice. Ambientato nei giorni in cui la guerra devastava Bosnia ed Erzegovina, racconta la storia di una donna bosniaca tenuta prigioniera in un campo di concentramento e di un soldato serbo. In questo contesto i due vivono una storia d’amore. Distribuito dalla fine del 2011, ha ottenuto recensioni non sempre edificanti. Il 25 dicembre, mentre in Italia il 29 gennaio 2015, uscirà Unbroken, la trasposizione del libro Sono ancora un uomo di Laura Hillenbrand. Anche questo un dramma, è incentrato su Louis Zamperini, atleta olimpico che nel corso del secondo conflitto mondiale si dimostra coraggioso anche quando tutto sembra perduto.

Nel frattempo, Angelina Jolie viene chiacchierata per via di un altro film in cui sarà impegnata come regista. Si tratta del biopic riferito a Richard Leakey, paleontologo e politico keniota, secondogenito degli archeologi Louis e Mary Leakey. Chiamato Africa, il progetto si concentrerà sulla battaglia da lui intrapresa per salvare gli elefanti e i rinoceronti. La moglie di Brad Pitt seguirà una sceneggiatura di Eric Roth, vincitore del premio Oscar per aver scritto Forrest Gump e autore di Alì e Il curioso caso di Benjamin Button. Personaggio centrale sarà un cercatore di fossili che dopo aver contribuito a trovare le ossa dell’uomo primitivo si dedicherà alla lotta contro il bracconaggio delle due specie animali in pericolo di estinzione.

Istituito presso la Skydance Productions, di Africa la regista figurerà anche tra i produttori.

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