Messaggi del 28/07/2017
Daniel Toshi per RED||Carpet La canzone fa parte di Rainbow, album atteso per la prima parte di agosto Kesha ha condiviso un nuovo video. Il riferimento va a Learn to Let Go, una delle canzoni incise per l'atteso terzo album. E' stata scritta dalla stessa interprete con la madre, Pebe Seibert, e Stuart Crichton, già collaboratore di Kylie Minogue e Pet Shop Boys. La novità segue a Woman, brano nato dalla collaborazione con i Dap-Kings, la band dell'indimenticabile Sharon King che ha supportato anche Amy Winehouse. L'album Rainbow è stato anticipato all'inizio di luglio con il singolo Praying, scritto con Ryan Lewis (produttore già partner artistico del rapper Macklemore). Dal testo appare evidente che Learn to Let Go si riferisce ai recenti eventi che hanno coinvolto Kesha, lungamente costretta a rimanere lontana dalle scene per una causa legale con Dr. Luke, il produttore delle sue Tik Tok e Die Young. Confidandosi con lo statunitense Huffington Post, la cantautrice ha spiegato: "Se lasci che i tuoi demoni ti torturino, lo faranno per sempre. Bisogna imparare dai propri errori senza farsi sopraffare, e se sentite che qualcuno si sia comportato in modo sbagliato con voi, lasciate che sia un problema suo, non vostro". Guarda il video creato per Learn to Let Go. © RED||Carpet, 2017 | Tutti i diritti sui contenuti sono riservati |
Mau_Cox per RED||Carpet L'evento si svolgerà a Los Angeles il 27 agosto "Siamo eccitati dall'avere il fenomeno globale Katy Perry come presentatrice e performer agli MTV Video Music Awards 2017". Ad annunciarlo è Bruce Gillmer, dirigente di Viacom, il gruppo che dispone del network televisivo globale MTV. Lo stesso aggiunge: "Lei è l'avanguardia della cultura musicale e la persona perfetta per condurre lo show di quest'anno, che promette di essere una delle cerimonie più colme di musica dei Video Music Awards di sempre". Katy Perry, dunque, sarà la conduttrice della prossima edizione dell'evento proposto per la prima volta nel 1984 come alternativa ai Grammy Awards. L'artista il 9 giugno ha rilasciato l'album Witness. Introdotto da Chained to the Rhythm, una collaborazione con Skip Marley, è attualmente supportato da Bon Appétit, canzone incisa con i Migos. Altro singolo del lavoro è Swish Swish, alla cui realizzazione ha contribuito Nicki Minaj. Negli scorsi giorni sono state annunciate la candidature agli MTV VMA. Il maggior numero di citazioni interessa Kendrick Lamar, in totale 8. Sono 5 quelle che riguardano The Weeknd, e altrettante sono state espresse per Katy Perry. © RED||Carpet, 2017 | Tutti i diritti sui contenuti sono riservati |
Daniel Toshi per RED||Carpet Il riconoscimento viene conferito annualmente dall'industria discografica britannica e dalla relativa associazione Una volta di più, critici e altri professionisti del settore musicale hanno individuato quali sono gli album britannici e irlandesi meritevoli di essere inseriti nell'elenco dei candidati al Mercury Prize. Ecco i contendenti dell'edizione del 2017: Alt-J - Relaxer Blossoms - Blossoms Dinosaur - Together, As One Ed Sheeran - ÷ Glass Animals - How To Be A Human Being J Hus - Common Sense Kate Tempest - Let The Eat Chaos Loyle Carner - Yesterday's Gone Sampha - Process Stormzy - Gang Signs & Prayer The Big Moon - Love In The 4th Dimension The xx - I See You Istituito nel 1992 dalla British Phonographic Industry e la BARD (associazione discografica britannica), il Mercury Prize 2017 sarà assegnato nel corso di una cerimonia prevista per il 14 settembre a Londra. In passato sono stati insigniti del medesimo riconoscimento gli album Suede dei Suede, Elegant Slumming degli M People, Different Class dei Pulp, The Hour of Bewilderbeast di Badly Drawn Boy, Franz Ferdinand della band omonima, e xx dei sempre più acclamati The xx. © RED||Carpet, 2017 | Tutti i diritti sui contenuti sono riservati |
Post n°8069 pubblicato il 28 Luglio 2017 da RedCarpetBlog
Alessandra Bormio per RED||Carpet Sono 21 i film in concorso, tra cui quelli degli italiani Paolo Virzì e Manetti Bros., che si confronteranno con le novità di George Clooney e Guillermo del Toro "Negli anni passati mi sono spesso lamentato delle troppe produzioni italiane, dove un eccesso di quantità limitava la qualità. Questa volta, invece, la qualità è tanta e per la prima volta dopo molto tempo ci siamo trovati di fronte a tanti film interessanti, soprattutto a molti giovani autori che provano a uscire dai soliti schemi, con modelli capaci di confrontarsi con il cinema internazionale. Un fenomeno molto importante, che coinvolge sia il cinema d’autore che quello di genere". Così il presidente Alberto Barbera per introdurre i film presenti alla 74.a Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia che al Lido si svolgerà tra il 30 agosto e il 9 settembre. Sono 21 i film che concorreranno al Leone d'Oro, 15 dei quali in gara per la prima volta. 4 i titoli italiani (non si verificava dal 2010): The Leisure Seeker di Paolo Virzì, Una famiglia di Sebastiano Riso, Ammore e malavita dei Manetti Bros. e Hannah di Andrea Pallaoro. E poi gli statunitensi Suburbicon di George Clooney, Mother! di Darren Aronofosky, Downsizing di Alexander Payne, First Reformed di Paul Schrader, Ex Libris – The New York Public Library di Frederick Wiseman e The Shape of Water di Guillermo del Toro. Dalla Francia Jusqu’à la garde di Xavier Legrand, La villa di Robert Guédiguian e Mektoub, My Love: canto uno di Abtellatif Kechiche. Ci sono anche gli inglesi Three Billboards Outside Ebbing, Missouri di Martin McDonagh e Lean on Pete di Andrew Haigh, e i cinesi Human Flow di Ai Weiwei e Jia nian hua (Angels Wear White) di Vivian Qu. Per finire, Sandome no satsujin (The Third Murder) di Koreeda Hirokazu, Foxtrot di Samuel Maoz, Sweet Country di Warwick Thornton e L’insulte di Ziad Doueri. Ecco il programma completo: VENEZIA 74 Human Flow di Ai Weiwei Mother! di Darren Aronofsky Suburbicon di George Clooney The Shape of Water di Guillermo del Toro L’insulte di Ziad Doueri La villa di Robert Guédiguian Lean on Pete di Andrew Haigh Mektoub, My Love: canto uno di Abtellatif Kechiche Sandome no satsujin (The Third Murder) di Koreeda Hirokazu Jusqu’à la garde di Xavier Legrand (opera prima) Ammore e malavita dei Manetti Bros. Foxtrot di Samuel Maoz Three Billboards Outside Ebbing, Missouri di Martin McDonagh Hannah di Andrea Pallaoro, con Charlotte Rampling Downsizing di Alexander Payne (Film d’apertura) Jia nian hua (Angels Wear White) di Vivian Qu Una famiglia di Sebastiano Riso First Reformed di Paul Schrader Sweet Country di Warwick Thornton The Leisure Seeker di Paolo Virzì Ex Libris – The New York Public Library di Frederick Wiseman ORIZZONTI Nico, 1988 di Susanna Nicchiarelli Napadid Shodan (Disappearance) di Ali Asgari (opera prima) Espèces menacées di Gilles Bourdos The Rape of Recy Taylor di Nancy Buirski Caniba di Lucien Castaing-Taylor e Verena Paravel Les bienheureux di Sofia Djama (opera prima) Marvin di Anne Fontaine Invisible di Pablo Giorgelli Brutti e cattivi di Cosimo Gomez (opera prima) Ha ben dod (The Cousin) di Tzahi Grad Ha edut (The Testament) di Amichai Greenberg (opera prima) Bedoune tarikh, bedoune emza (No Date, No Signature) di Vahid Jalilvand Los versos del olvido di Alireza Khatami (opera prima) La nuit où j’ai nagé oyogisugita yoru di Damien Manivel e Igarashi Kohei Krieg di Rick Ostermann West of Sunshine di Jason Raftopouolos (opera prima) Gatta Cenerentola di Alessandro Rak, Ivan Cappiello, Marino Guarnieri, Dario Sansone Undir trénu (Under the tree) di Hafsteinn Gunnar Sigurdsson La vita in comune di Edoardo Winspeare EVENTI SPECIALI Casa d’altri di Gianni Amelio Michael Jackson’s Thriller 3D di John Landis Making of Michael Jackson’s Thriller (1983) di Jerry Kramer FICTION Our Souls at Night di Ritesh Batra – con Jane Fonda e Robert Redford (Leoni d’Oro alla Carriera) Il signor Rotpeter di Antonietta De Lillo Victoria & Abdul di Stephen Frears La mélodie di Rachid Hami Outrage Coda di Takeshi Kitano (Film di chiusura) Loving Pablo di Fernando León de Aranoa Zama di Lucrecia Martel Wormwood di Errol Morris (miniserie) Diva! di Francesco Patierno Le fidèle di Michäel R. Roskam Il colore nascosto delle cose di Silvio Soldini The Private Life of a Modern Woman di James Toback Brawl in Cell Block 99 di S. Craig Zahler NON FICTION Cuba and the Cameraman di Jon Alpert My Generation di David Batty Piazza Vittorio di Abel Ferrara The Devil and Father Amort di William Friedkin This is Congo di Daniel McCabe Ryuichi Sakamoto: Coda di Stephen Nomura Schible Jim & Andy: The Great Beyond. The Story of Jim Carrey, Andy Kaufman and Tony Clifton di Chris Smith Happy Winter di Giovanni Totaro CINEMA NEL GIARDINO Manuel di Dario Albertini Controfigura di Rä Di Martino, con Valeria Golino, Filippo Timi Woodshock di Kate Mulleavy e Laura Mulleavy, con Kirsten Dunst Nato a Casal di Principe di Bruno Oliviero Suburra – La serie (Le prime due puntate della prima serie italiana prodotta da Netflix) Tueurs di François Troukens e Jean-François Hensgens VENEZIA CLASSICI Anos Luz (Light Years) di Manuel Abramovich Evviva Giuseppe di Stefano Consiglio La lucida follia di Marco Ferrari di Selma Jean Dell’Olio L’utopie des images de la révolution russe di Emmanuel Hamon The Prince and the Dybbuk di Elwira Niewiera La voce di Fantozzi di Mario Sesti This is the War Room! di Boris Hars-Tschachotin PROIEZIONI SPECIALI La lunga strada del ritorno di Alessandro Blasetti (1962) Barbiana ’65 La lezione di Don Milani di Alessandro G.A. D’Alessandro Lievito madre – Le ragazze del secolo scorso di Concita De Gregorio, Esmeralda Calabria © RED||Carpet, 2017 | Tutti i diritti sui contenuti sono riservati |
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