...ACmilan 4ever...

Chievo Milan 0-1


Il Milan riesce a placare per una buona decina di minuti i veronesi, ma senza mai rendersi pericoloso. Micidiale, semmai, è il contropiede del Chievo che al 33' sfiora il vantaggio con una clamorosa traversa colpita da Pinzi. Un segnale forte che obbliga il Milan a spingere alzando il ritmo. Kakà allunga il passo e penetra in area e in un contrasto con Yepes cade a terra. Ancelotti protesta. Ma il tecnico perde la pazienza al 37' quando critica la decisione di Saccani di far battere una punizione al limite per i rossoneri lontano dal punto del fallo. Saccani non ci sta e invita l'allenatore a lasciare il campo. Giocare contro il Chievo non è facile. Il Milan lo sapeva. Così Ancelotti telecomanda i suoi: più velocità e palla a terra; rimandando i cambi. Il primo infatti lo fa Di Carlo: fuori Luciano per Colucci. Chievo quindi più coperto, perché il Milan è avanzato di metri e ha velocizzato il suo gioco. Kakà e Pato fanno più paura e scoprono che il lato debole dei gialloblù è la fascia sinistra. E' da lì che nasce all'8' il gol di Seedorf. Il lancio di Jankulovski finisce a Inzaghi che se non segna si dà all'assist: quello per Seedorf che infila con un violento rasoterra. Inzaghi lascia a Flamini, perché c'è da fare diga sulla reazione del Chievo: immediata e pericolosa. Con tanto di gol su punizione, ma annullato da Saccani. Entra Langella per Marcolini, mentre Ronaldinho rileva lo spento Kakà. L'assedio del Chievo è da Fort Apache. Batti e ribatti e sacrificio totale. Dida compreso che al 34' si ricorda come si fa compiendo un miracolo con i piedi sul tocco ravvicinato di Colucci. Di Carlo aggiunge passione in attacco con Esposito (fuori Mantovani), il Milan cambia Pato con Shevchenko. Il Chievo ci mette il cuore, i rossoneri mettono pezze in difesa e concludono palla al piede.