Ancelotti ha giocato per Leonardo. All’ultima partita gli ha lasciato quanto segue: la squadra in Champions senza preliminari, Nesta recuperato, o almeno sulla via del recupero, e Gattuso di nuovo se stesso. Poi, un Kakà tirato a lucido. Troppo, forse. Perchè intorno a Ricardino Kakà, portato a Milano 6 anni fa anche dallo stesso Leonardo, è già iniziata la più clamorosa trattativa di questo mercato. In settimana è fissato un incontro fra il Real e il Milan, forse addirittura fra Florentino Perez e Galliani. Il nuovo presidente madridista punta molto sui rapporti con l’ad rossonero. L’offerta è di 65 milioni, la richiesta toccherà gli 80. Nel gennaio scorso, Kakà ha rifiutato il Manchester City, ma stavolta è tutto diverso. Ieri, quando al brasiliano hanno chiesto se il suo futuro era al Real Madrid, ha girato la coda e se n’è andato. Senza rispondere. Se fosse possibile, Kakà gradirebbe assai un addio sereno come quello di Ancelotti. Difficile, ma non impossibile. Sulla partita, questi i suoi commenti: «Il primo tempo è stato un po’ teso, non riuscivo a trovare gli spazi. Nel secondo è andata meglio, ho fatto gol, l’assist per Pato e sono contento di aver aiutato il Milan a raggiungere un obiettivo importante. Il Milan ritorna in Champions League. Siamo tutti molto contenti, è stato un anno molto particolare, non giocare la Champions è stato difficile per noi. La dedica è per Maldini, per la grande carriera che ha fatto. E’ un ciclo che finisce per lui. E anche per Ancelotti che ha dato tanto a questa squadra. E’ l’allenatore che mi ha fatto vincere tutto quello che ho vinto e che mi ha fatto diventare un calciatore importante a livello mondiale. Gli sono molto grato». Dopo Kakà, o insieme a Kakà, ci sarà da discutere anche per Pirlo. Certo che per Leonardo non sarebbe un bell’avvio senza il Pallone d’Oro e il regista di questi anni felici. Ma il Milan ha già chiaro le alternative. Se il Chelsea (con Ancelotti) insiste per Pirlo, la richiesta è Essien. Ma se Essien non si muove, Leonardo punta su Hernanes, altro brasiliano a Milanello. Ha 24 anni, gioca nel San Paolo, la ex squadra di Kakà. Il nome dell’attaccante invece lo ha fatto Berlusconi: Adebayor. Ma anche in questo caso, l’interesse...inglese di Ancelotti è forte: il togolese è da sempre uno dei suoi preferiti. Sono due recuperi fondamentali per il Milan di Leonardo. Nesta ha giocato a Firenze la sua prima partita ufficiale della stagione, meglio, il suo primo pezzetto di partita. Il Milan valuterà a fondo le sue condizioni fisiche nella prima parte della preparazione estiva (raduno il 6 luglio), così da avere tutto il tempo per cercare un eventuale sostituto. Anche in questo caso, si parla di un altro brasiliano: Alex Silva. Su Gattuso, invece, nessun dubbio. Sarà un punto di forza del nuovo Milan. Da capire, invece, quello che accadrà ad Ambrosini che non ha gradito l’annuncio di Berlusconi: «Sarà Gattuso il nostro capitano». La fascia, per anzianità, toccherebbe a lui, che ha il contratto in scadenza nel 2010. Su tutti, Ronaldinho. La sua conferma, con l’addio di Ancelotti, è scontata. Il nuovo tecnico punterà tutto sul suo connazionale, è la missione che gli ha affidato Berlusconi. Ronaldinho al posto di Kakà. Leonardo è pronto a scommettere.
Il Milan di Leonardo riparte da Adebayor ed Essien
Ancelotti ha giocato per Leonardo. All’ultima partita gli ha lasciato quanto segue: la squadra in Champions senza preliminari, Nesta recuperato, o almeno sulla via del recupero, e Gattuso di nuovo se stesso. Poi, un Kakà tirato a lucido. Troppo, forse. Perchè intorno a Ricardino Kakà, portato a Milano 6 anni fa anche dallo stesso Leonardo, è già iniziata la più clamorosa trattativa di questo mercato. In settimana è fissato un incontro fra il Real e il Milan, forse addirittura fra Florentino Perez e Galliani. Il nuovo presidente madridista punta molto sui rapporti con l’ad rossonero. L’offerta è di 65 milioni, la richiesta toccherà gli 80. Nel gennaio scorso, Kakà ha rifiutato il Manchester City, ma stavolta è tutto diverso. Ieri, quando al brasiliano hanno chiesto se il suo futuro era al Real Madrid, ha girato la coda e se n’è andato. Senza rispondere. Se fosse possibile, Kakà gradirebbe assai un addio sereno come quello di Ancelotti. Difficile, ma non impossibile. Sulla partita, questi i suoi commenti: «Il primo tempo è stato un po’ teso, non riuscivo a trovare gli spazi. Nel secondo è andata meglio, ho fatto gol, l’assist per Pato e sono contento di aver aiutato il Milan a raggiungere un obiettivo importante. Il Milan ritorna in Champions League. Siamo tutti molto contenti, è stato un anno molto particolare, non giocare la Champions è stato difficile per noi. La dedica è per Maldini, per la grande carriera che ha fatto. E’ un ciclo che finisce per lui. E anche per Ancelotti che ha dato tanto a questa squadra. E’ l’allenatore che mi ha fatto vincere tutto quello che ho vinto e che mi ha fatto diventare un calciatore importante a livello mondiale. Gli sono molto grato». Dopo Kakà, o insieme a Kakà, ci sarà da discutere anche per Pirlo. Certo che per Leonardo non sarebbe un bell’avvio senza il Pallone d’Oro e il regista di questi anni felici. Ma il Milan ha già chiaro le alternative. Se il Chelsea (con Ancelotti) insiste per Pirlo, la richiesta è Essien. Ma se Essien non si muove, Leonardo punta su Hernanes, altro brasiliano a Milanello. Ha 24 anni, gioca nel San Paolo, la ex squadra di Kakà. Il nome dell’attaccante invece lo ha fatto Berlusconi: Adebayor. Ma anche in questo caso, l’interesse...inglese di Ancelotti è forte: il togolese è da sempre uno dei suoi preferiti. Sono due recuperi fondamentali per il Milan di Leonardo. Nesta ha giocato a Firenze la sua prima partita ufficiale della stagione, meglio, il suo primo pezzetto di partita. Il Milan valuterà a fondo le sue condizioni fisiche nella prima parte della preparazione estiva (raduno il 6 luglio), così da avere tutto il tempo per cercare un eventuale sostituto. Anche in questo caso, si parla di un altro brasiliano: Alex Silva. Su Gattuso, invece, nessun dubbio. Sarà un punto di forza del nuovo Milan. Da capire, invece, quello che accadrà ad Ambrosini che non ha gradito l’annuncio di Berlusconi: «Sarà Gattuso il nostro capitano». La fascia, per anzianità, toccherebbe a lui, che ha il contratto in scadenza nel 2010. Su tutti, Ronaldinho. La sua conferma, con l’addio di Ancelotti, è scontata. Il nuovo tecnico punterà tutto sul suo connazionale, è la missione che gli ha affidato Berlusconi. Ronaldinho al posto di Kakà. Leonardo è pronto a scommettere.