Post n°28 pubblicato il 28 Marzo 2009 da tony_sax
Il Milan starebbe pensando all'ingaggio di Fabio Cannavaro. Ieri Ancelotti ha fatto un po' di luce sulle strategie di mercato del club rossonero: «Penso che con un paio di innesti, diciamo azzeccati, il Milan possa essere molto competitivo. Siamo in sintonia sul fatto che uno dei due acquisti debba essere un difensore, mentre, orientativamente, il secondo dovrebbe essere un attaccante». |
Post n°27 pubblicato il 26 Marzo 2009 da tony_sax
Ricomincia la «caccia grossa» milanista a un attaccante forte e potente, possibilmente di razza pregiata. Carlo Ancelotti l’ha già ammesso, partendo comunque dal presupposto che un acquisto ugualmente importante è già il pieno recupero di Marco Borriello, bomber sfortunato che anche in questa occasione, al suo quarto tentativo, ha dimostrato di patire ritorni di fiamma per il Diavolo. Ma anche il prossimo Milan non potrà più prescindere da un attaccante possente, in grado di rendere ancora più intensi e concreti gli assedi nelle aree di rigore. Una necessità che si manifesta in particolar modo a San Siro e, quindi, non si può più correre il rischio di restare senza. |
Post n°26 pubblicato il 25 Marzo 2009 da tony_sax
Sarà Carlo Ancelotti, ormai vicino alla riconferma, a organizzare la campagna acquisti del Milan per la prossima stagione. Si parte, ovviamente dalla difesa. I nomi in lista sono quelli di Mexes, Alex e Kjaer. Il francese piace alla società, mentre Ancelotti punta sul brasiliano. In mezzo al campo si candida per un ritorno Gourcuff. Clichy e Zuniga sono le due scommesse. Kanoutè, invece, potrebbe arrivare a rimpolpare il reparto offensivo. Cautelatosi con Thiago Silva, il Milan sta da tempo trattando con la Roma per Mexes, anche se sembra più percorribile la pista che porta ad Alex, poco utilizzato dal Chelsea. Il palermitano Kjaer è un'opzione interessante. Per quanto riguarda il centrocampo, sembra vicino il ritorno di Gourcuff, soprattutto perché il Bordeaux può sì far valere il diritto di riscatto per 15 milioni, ma poi non potrebbe rivenderlo a un grande club come prevede una clausola del contratto. Ecco perché sia il giocatore, sia il club transalpino, sono orientati al ritorno in Italia. Si fanno sempre più insistenti, comunque, le voci di un interessamento anche per Gael Clichy: "Il Milan è un grande club, è gratificante sapere di essere seguito da una squadra del genere", ha detto il laterale dell'Arsenal. Non lascerà Milano Marco Borriello, nonostante le lusinghe di Donadoni e del Napoli. L'attaccante dovrà lottare per un posto non solo con Pato e Inzaghi, ma pure con Kanoutè, che da Siviglia ha fatto sapere di sognare la maglia rossonera. E visto che a Eto'o, punta dalle caratteristiche simili, non si può arrivare... Capitolo portiere. Nonostante Galliani abbia già ribadito che Abbiati, Dida e Kalac conserveranno il loro posto, in casa Milan si pensa a ringiovanire pure quel reparto. Così, in pole position c'è il cagliaritano Marchetti, ma per il futuro piace anche il giovane (classe 1990) Fiorillo della Samp. |
Post n°25 pubblicato il 24 Marzo 2009 da tony_sax
Spunta un nome nuovo per l'attacco del Milan della prossima stagione: è quello di Frederic Kanoutè, grande prima punta del Siviglia con l'invidiabile record di aver giocato e vinto cinque finali tra Uefa, Coppa del Re, Supercoppa e supercoppa di Spagna, e di aver segnato anche in ciascuna delle finali. L'attaccante è legato al club andaluso sino al 2010 e le trattative per il rinnovo vanno a rilento perché il giocatore è tentato da un'avventura in un altro club. A trentun'anni Kanouté non nasconde il suo desiderio di misurarsi con il campionato italiano e il suo procuratore avrebbe già alcuni contatti con il club rossonero alla ricerca di una punta per la prossima stagione. Certa infatti la partenza di Shevchenko, oltre a Pato il club può contare su Inzaghi, Borriello e Ronaldinho, ma serve un giocatore che garantisca maggiore continuità. L'affare si può fare per una cifra attorno ai dodici milioni e anche se il maliano non è più giovanissimo potrebbe essere l'elemento giusto per il Milan. |
Post n°24 pubblicato il 23 Marzo 2009 da tony_sax
In avvio è il Milan a fare la partita, ma si tratta soprattutto di possesso palla, utile per spezzare il pressing degli azzurri ben disposti in campo. Il Napoli fa girare molto la palla a centrocampo; il Milan opta per il possesso per spezzare il pressing azzurro. Si vede la mano di Donadoni che obbliga Lavezzi ad arretrare e infastidire Pirlo, Blasi a marcare stretto Seedorf, mentre in difesa è grande l'attenzione su Inzaghi, francobollato da Contini. Sul fronte rossonero Pato fa la differenza; anticipa che è un piacere e cerca spazi nello stretto. Soprattutto si tira dietro due difensori, subito raddoppiati dai centrocampisti. Ma il brasiliano è troppo solo per nuocere. E' un Napoli prudente che bada a non scoprirsi e attendere il momento giusto per affondare. Sembra, anzi, che gli azzurri, siano poco consapevoli della loro potenziale forza, perché quando decidono di spingere in velocità mettono il Milan alle corde. Lavezzi, rispetto alle ultime prestazioni, sembra rinato. L'argentino cerca spazi e arriva al cross e quando può prova a cercare il gol. Al 37' il Napoli segna, ma la rete viene annullata per un inesistente fuorigioco di Hamsik che spinge in rete un colpo di testa di Zalayeta. Il Milan rallenta il ritmo bloccando il gioco sulla liena mediana. Ecco quindi che a fare la differenza sono giocatori di quantità come Flamini che si sacrifica e s'immola su ogni palla. Al pari di Mannini, molto carico al rientro dopo la sospensione della squalifica, strepitoso punto di riferimento in fase difensiva come in quella offensiva. Il Milan capisce che per fare punti deve giocarsela come il Napoli: aumentando il ritmo e pressando ferocemente su palla e uomo. Ma le marcature non permettono a Pato di saltare l'uomo. Ancelotti reclama accelerazioni; Seedorf non gliele garantisce ed ecco Kakà. Constatato poi che Inzaghi non può fare i miracoli ogni domenica, lo sostituisce con Ronaldinho. Il tridente brasiliano potrebbe fare di più, ma i nuovo entrati non hanno ritmo nelle gambe. Semmai è il Napoli a mangiarsi le mani. Al 19' Hamsik mette davanti a Zalayeta la palla da spingere in rete; l'uruguaiano si avvita e mette a lato con la porta spalancata: incredibile. E' il Napoli spregiudicato voluto da Donadoni; che detta i tempi alla gara. Al Milan non resta che frenare, ma gli azzurri salgono di tono e sfiorano ancora con Zalayeta, stoppato due volte da Dida, poco dopo l'ingresso di Senderos per Favalli. Il Napoli ha capito di averne di più e sfrutta il macchinoso andirivieni di un Milan senza idee e forza fisica. Poco convincente anche con il "Ka-Pa-Ro", annullato dall'attenta difesa campana. Resta solo il tempo per assistere a una punizione maligna di Beckham parata da Navarro. La ciliegina per l'inglese, ancora una volta tra i migliori e ancora convocato da Capello. |