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Carlo Ancelotti si esprime cosi' alla vigilia del match del San Paolo contro il Napoli: "Stiamo finendo la stagione nelle stesse condizioni in cui abbiamo finito quella passata: siamo piu' sereni, tranquilli, godiamo della condizione giusta - ha detto oggi in conferenza stampa l'allenatore rossonero -. Contro il Napoli sara' una partita molto difficile. Per loro una partita del genere rappresenta la migliore occasione per fare bene, sara' una grande opportunita'. Troveremo il solito stadio, il solito ambiente e il solito pubblico, oltre a una squadra molto motivata". Roberto Mancini ha giudicato il Barcellona la migliore squadra in Europa ma il tecnico rossonero non è d'accordo: "Negli ultimi anni il Milan è stata la squadra più forte in Europa. Ora si sta avvicinando il Liverpool che potrebbe fare la sua terza finale in cinque anni come abbiamo fatto noi e di sicuro a livello europeo ha fatto più del Manchester United. Rino Gattuso si è detto disponibile a ridursi l'ingaggio in tempi di crisi, e Carlo Ancelotti è pronto a condividere l'iniziativa. "Non c'entra la scelta di Beckham che ha rinunciato praticamente a tutto il suo ingaggio. Ma - chiarisce il tecnico - è un discorso legato al grande senso di appartenenza a questa squadra che Gattuso avverte molto". È una scelta che può essere condivisa anche da me ma non lo farei per avere un giocatore, ma solo per scelta personale". Il tecnico rossonero sfiora anche l'argomento mercato e torna a chiedere un attaccante, forse quello che non è mai arrivato lo scorso mercato. Uno come Eto'o o Drogba. "Galliani ha parlato di un difensore e su questo siamo in sintonia, non ci saranno difficoltà a reperirne uno bravo e giovane come Thiago Silva, e Kjaer è uno molto bravo. Invece - ha concluso - su un attaccante dovremo discutere".

Mercato esangue? Scambi di giocatori e pochi soldi che girano? L'estate dirà se i moniti di Adriano Galliani si trasformeranno in realtà o sono un semplice richiamo, fatto ai presidenti di serie A, a non sperperare denaro. Intanto comunque l'a.d. del Milan, resta fedele a tali principi nell'ambito della trattativa per arrivare al 26enne portiere del Cagliari, Federico Marchetti. Giocatore che, detto per inciso, stando al Galliani-pensiero ufficiale, neanche dovrebbe arrivare ("Abbiati è infortunato? Con Dida e Kalac abbiamo conquistato il mondo", ricorda il dirigente di via Turati). Però le cose si muovono, il procuratore fa un salto in sede a parlare e l'operazione si può fare.

Tanto più pensando agli ottimi rapporti che il Milan ha da tempo con il patron del Cagliari Massimo Cellino. Occorre trovare le giuste contropartite. Idee? Il Diavolo, oltre a 3-4 milioni di cash, può offrire il portiere Storari (di rientro dal prestito a Firenze) e il 22enne difensore Davide Astori (attualmente in comproprietà proprio col Cagliari). Nomi interessanti. Però la dirigenza sarda, su suggerimento di mister Allegri, sogna di ottenere il prestito o addirittura la comproprietà di Alberto Paloschi. Sarebbe un gran colpo per un club che a fine stagione dovrà probabilmente privarsi di Robert Acquafresca (ritorno all'Inter): con l'erede di Pippo Inzaghi (già sette gol a Parma in serie B) si può imbastire un attacco interessante anche l'anno prossimo...

Ritorno di fiamma tra Amauri e il Milan. I rossoneri sono alla disperata ricerca di un centravanti di peso. Ancelotti lo aveva chiesto a gran voce la passata stagione, ma alla fine il candidato numero uno, Adebayor, non è arrivato. In tempi non sospetti, i rossoneri fecero anche la corte ad Amauri Carvalho de Oliveira che però preferì avviare il discorso con la Juventus. Amauri è solo al primo campionato in maglia bianconera, a fronte di un contratto quadriennale. Eppure, qualcosa si muove. Sì, il Milan è tornato di nuovo di moda. Perchè l’amore per l’attaccante che fa reparto da solo non è passato. Il protagonista, dal canto suo, è lusingato dalle attenzioni. Milano è sempre più la città delle sue sortite fuori Torino, anche familiari (la moglie Cynthia frequenta il gruppo di Kaká, agli Atleti di Cristo). E galeotti sono stati quegli incontri con Leonardo, direttore operazioni area tecnica del club rossonero (nonché candidato al dopo Ancelotti). Un bombardamento del tipo: quanto è bello l’ambiente del Milan, quanto si troverebbe bene con tanti brasiliani, come sarebbe protetto dal club, quanto sarebbe indispensabile il suo ruolo in un reparto avanzato. Massì, anche che bella coppia farebbe con Pato. Infine, ma non secondario in ordine di importanza, Amauri starebbe per affidare la sua procura a Davide Lippi. Dal mese di novembre, infatti, è scaduto il mandato dei Grimaldi e il giocatore si è autogestito, con il supporto della moglie-manager. Ma a questi livelli gli serve una figura che gli stia a fianco, che lo consigli, che lo indirizzi. La Juve, però considera l'attaccante un punto fermo per il futuro e per bocca dell'ad Jean Claude Blanc esprime un no secco al trasferimento: «Amauri è incedibile. Resterà con noi al cento per cento, anche perchè ha un contratto che scade nel 2012».

"Agganciare la Juve è possibile" - dice Ancelotti - "perché la distanza non è enorme e abbiamo lo scontro diretto in casa". Quello che preme però di più al tecnico rossonero che, insieme all’Amministratore Delegato Adriano Galliani, ha partecipato questa sera alla presentazione di un torneo di calcio a sette al quale prenderanno parte 64 oratori milanesi è: "Giocare bene e finire al meglio la stagione". Carlo Ancelotti si è, inoltre, soffermato sugli infortuni occorsi a Siena ad Abbiati e Kakà: "E’ un anno sfortunato per il Milan. Lo dimostra purtroppo anche l’infortunio di Abbiati. Nessuno poteva farci nulla: talvolta il destino punisce in maniera eccessiva. Kakà ha preso un pestone ma fortunatamente non è una ricaduta. Deve solo smaltire l'ematoma speriamo di recuperarlo domenica".
Adriano Galliani difende però a spada tratta lo staff medico: "E’ un anno terribile ma non ritengo siano stati fatti errori. Continueremo con le stesse persone". L’A.D. del Milan si congeda smentendo le voci di mercato riguardanti un possibile approdo in rossonero di Maxwell: "Mino Raiola è un procuratore bravissimo. Ci ha appena portato un terzino come Mattioni e non possiamo mica fare una collezione".