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Miranda e Hernanes: «Grande difensore il primo. Potente e rapido. Non soffre nell'uno contro uno. Una qualità che fa la differenza. Ho un debole per il secondo. Ha la grinta di Gattuso e i piedi di Pirlo. Da prendere subito». Parola di Carlos Dunga che, in un'intervista a la Gazzetta dello Sport,  ha delineato con parole esaustive il profilo di due degli obiettivi del calciomercato rossonero.

Le difficoltà che il Diavolo sta incontrando nella trattativa per Mexes potrebbero infatti farlo virare decisamente sul centrale del San Paolo. Hernanes invece è un obiettivo dichiarato, seguito nelle scorse settimane anche dall'Inter: il suo acquisto si renderebbe ancora più necessario nel caso Pirlo cedesse alle sirene inglesi. In un colpo solo il Milan riuscirebbe a trovare un sostituto del centrocampista bresciano nel cuore della manovra aggiungendo anche corsa e grinta alla fascia mediana.

Il Milan torna all'assalto per assicurarsi William Gallas. L'Arsenal, titolare del cartellino del francese fino al 2011, sta cercando di prendere Thomas Vermaelen (classe 1985), difensore belga dell'Ajax. Gallas, di conseguenza, avrebbe meno spazio in futuro. I rossoneri credono che sia questo il momento opportuno per presentarsi da Wenger con un'offerta convincente per aumentare i difensori a disposizione di Leonardo.

Gallas, dopo una sfogo nello spogliatoio qualche mese fa al termine di una partita persa, ha perso la fascia da capitano dell'Arsenal. Il francese, nato nel 1977, ha comunque mantenuto il suo posto in squadra. Ma l'arrivo di Vermaelen - la trattativa dovrebbe chiudersi entro la fine del mese - allontana il transalpino da Londra.

La sua era ai Gunners, iniziata nel 2006 (arrivò dal Chelsea), sembra già essere al capolinea.

Un intoccabile e un giocatore in bilico, ovvero Pirlo. E' questo il riassunto del Galliani pensiero intervistato ai margini della riunione di Lega: "Tutti i big resteranno al Milan al 99,9%. Uno solo al 100% ed è Pato, che è l'attaccante di 19 anni più forte del mondo". In avanti, bocciato Cassano ("Vogliamo una prima punta"), si tornarà alla carica per Dzeko: "Sì, ci piace e ritenteremo". In difesa il nome giusto è Mexes: "Non posso dire tutto...".

Prima di tutto, però, serve un giocatore capace di non far rimpiangere Kakà: "Dzeko ci piace. Il Wolfsburg non ci ha fatto una richiesta perché ha dichiarato incedibile il giocatore - ha detto Galliani -. Una cosa legittima visto che ha altri due anni di contratto. Ma noi ritenteremo, è il nostro primo obiettivo. Poi ne abbiamo un secondo e un terzo, su cui andremo nel caso in cui non dovessimo arrivare a lui". Tra gli altri, però, non c'è Cassano. "Mai pensato a Cassano perché noi stiamo cercando una prima punta. Ero stato un fautore del suo arrivo al Milan quando lasciò il Real, ma l'idea non passò nella nostra commissione interna e ora cerchiamo un centravanti perché abbiamo già i due esterni, Pato e Ronaldinho". Che resteranno. "Tutti i big resteranno al Milan al 99,9%, uno solo al 100% ed è Pato, che è l'attaccante di 19 anni più forte del mondo".

Tuttavia, Paolo Maldini ha detto che senza Kakà rivincere la Champions League è una utopia. "Non mi permetto di giudicare il parere di Maldini e non lo commento". Nemmeno la sua idea che Leonardo allenatore sia una scommessa... "Lui ha tutto il diritto di esprimere le proprie opinioni, io di dire le mie e va bene così. Se gli offriremo un posto in società? Non lo so, vedremo".

Tornando al mercato, si parla di Mexes: "Vedremo, vedremo. Non è che posso dirvi tutto". Una cosa però l'ha assicurata: il Milan sarà "assolutissimamente competitivo. Per ogni giocatore che parte arriverà un sostituto adeguato. E' partito Maldini, è arrivato Thiago Silva. E' partito Kakà, arrivera' un giocatore importante. Il Milan non sta affatto smobilitando. Fino ad oggi, a parte altri che hanno giocato meno, sono partiti giocatori come Senderos, Shevchenko e Mattioni, che non sono stati riscattati".

Ma la Champions è davvero una utopia? "Non lo è perché il calcio non è uno sport esatto - ha risposto stavolta Galliani -. Ci sono altri sport più esatti come il basket, dove alla Final Four arrivano le quattro squadre con il budget più alto. Fortunatamente invece il calcio non lo è. Non è detto che con gli undici giocatori più forti del mondo arrivi la Champions. Poi al Real e al Barcellona quando sono arrivati undici, dodici, quindici giocatori ci si ferma. Siccome di bravi giocatori al mondo ce ne sono più di trenta, si spera che gli altri siano altrettanto bravi come i primi. Per fortuna nel mondo si generano più giocatori bravi delle capacità di acquisto del Barcellona e del Real Madrid...".

Eto'o al Milan nel 2010. Molto più che un'idea, è un vero e proprio progetto. Nel 2010 l'attaccante campione d'Europa con il Barcellona andrà in scadenza di contratto. A quel punto sarebbe libero di accasarsi presso la sua società preferita. Che a questo punto potrebbe essere appunto quella rossonera. I contatti sono stati allacciati da Ernesto Bronzetti con il procuratore Josè Mesalles, poi è intervenuta pesantemente anche la società.

Ovviamente fino a gennaio non potranno esserci conferme ufficiali, ma Eto'ò è sulla strada di Milano, con la benedizione di Leonardo. Questo spiega le fortissime resistenze del camerunense alle offerte dell'Inter nel possibile scambio con Ibrahimovic.

Ma il Milan deve prendere un attaccante anche per l'immediato. Se il Wolfsburg insiste nel "no" per Dzeko, potrebbe tornare di moda Luca Toni. Il Bayern lo vende per una cifra abbastanza bassa, Toni sarebbe felicissimo di giocare nel Milan.

Quindi tutto potrebbe risolversi così. A meno che qualcuno non convinca Eto'o a prendere un'altra strada, ipotesi al momento poco credibile.

Il sogno si chiama Mexes, la certezza Alex Silva. Aspettando Alessandro Nesta, le cui condizioni fisiche stanno facendo ben sperare ultimamente, il Diavolo cerca sul mercato un difensore centrale da affiancare all'Atteso Thiago Silva, a quanto dicono gli addetti ai lavori un acquisto azzeccatissimo per migliorare la fase difensiva dei rossoneri.

Secondo quanto riporta il Corriere dello Sport il passaggio di Alex Silva dall'Amburgo al Milan è infatti quasi scontato. Il difensore, che bene si disimpegna anche nel ruolo di mediano, è nato nel 1985 ad Amparo, in Brasile. Cresciuto nel Vitoria, è esploso nel San Paolo, squadra dove è stato notato dagli osservatori dell'Amburgo che l'hanno portato in Germania la scorsa estate. Ora il difensore è pronto per il salto in una big europea. Una curiosità, anche suo fratello Luisao è un difensore centrale e attualmente gioca nel Benfica.