Creato da tony_sax il 18/02/2009

...ACmilan 4ever...

tutto sulla squadra più titolata al mondo

 

 

Il Milan di Leonardo riparte da Adebayor ed Essien

Post n°63 pubblicato il 01 Giugno 2009 da tony_sax
Foto di tony_sax

Ancelotti ha giocato per Leonar­do. All’ultima partita gli ha lasciato quanto segue: la squadra in Champions senza pre­liminari, Nesta recuperato, o almeno sulla via del recupero, e Gattuso di nuovo se stes­so. Poi, un Kakà tirato a lucido. Troppo, for­se. Perchè intorno a Ricardino Kakà, porta­to a Milano 6 anni fa anche dallo stesso Leo­nardo, è già iniziata la più clamorosa tratta­tiva di questo mercato. In settimana è fissato un incon­tro fra il Real e il Milan, for­se addirittura fra Florentino Perez e Galliani. Il nuovo presidente madridista punta molto sui rapporti con l’ad rossonero. L’offerta è di 65 milioni, la richiesta toccherà gli 80. Nel gennaio scorso, Kakà ha rifiutato il Manchester City, ma stavolta è tutto diver­so. Ieri, quando al brasiliano hanno chiesto se il suo futuro era al Real Madrid, ha gira­to la coda e se n’è andato. Senza rispondere. Se fosse possibile, Kakà gradirebbe assai un addio sereno come quello di Ancelotti. Dif­ficile, ma non impossibile. Sulla partita, que­sti i suoi commenti: «Il primo tempo è stato un po’ teso, non riuscivo a trovare gli spazi. Nel secondo è andata meglio, ho fatto gol, l’assist per Pato e sono contento di aver aiu­tato il Milan a raggiungere un obiettivo im­portante. Il Milan ritorna in Champions League. Siamo tutti molto contenti, è stato un anno molto particolare, non giocare la Champions è stato difficile per noi. La dedi­ca è per Maldini, per la grande carriera che ha fatto. E’ un ciclo che finisce per lui. E an­che per Ancelotti che ha dato tanto a questa squadra. E’ l’allenatore che mi ha fatto vin­cere tutto quello che ho vinto e che mi ha fat­to diventare un calciatore importante a li­vello mondiale. Gli sono molto grato». 

Dopo Kakà, o in­sieme a Kakà, ci sarà da discutere anche per Pirlo. Certo che per Leonardo non sa­rebbe un bell’avvio senza il Pallone d’Oro e il regista di questi anni felici. Ma il Milan ha già chiaro le alternative. Se il Chelsea (con Ancelotti) insiste per Pirlo, la richie­sta è Essien. Ma se Essien non si muove, Leonardo punta su Hernanes, altro brasi­liano a Milanello. Ha 24 anni, gioca nel San Paolo, la ex squadra di Ka­kà. Il nome dell’attaccante invece lo ha fatto Berlusco­ni: Adebayor. Ma anche in questo caso, l’interesse...in­glese di Ancelotti è forte: il togolese è da sempre uno dei suoi preferiti.

Sono due recuperi fondamentali per il Milan di Leonardo. Nesta ha giocato a Fi­renze la sua prima partita ufficiale della stagione, meglio, il suo primo pezzetto di partita. Il Milan valuterà a fondo le sue con­dizioni fisiche nella prima parte della pre­parazione estiva (raduno il 6 luglio), così da avere tutto il tempo per cercare un even­tuale sostituto. Anche in questo caso, si par­la di un altro brasiliano: Alex Silva. Su Gat­tuso, invece, nessun dubbio. Sarà un punto di forza del nuovo Milan. Da capire, inve­ce, quello che accadrà ad Ambrosini che non ha gradito l’annuncio di Berlusconi: «Sarà Gattuso il nostro capitano». La fa­scia, per anzianità, toccherebbe a lui, che ha il contratto in scadenza nel 2010. Su tutti, Ronaldinho. La sua conferma, con l’addio di Ancelotti, è scontata. Il nuo­vo tecnico punterà tutto sul suo connazio­nale, è la missione che gli ha affidato Ber­lusconi. Ronaldinho al posto di Kakà. Leo­nardo è pronto a scommettere.

 
 
 

Leonardo: "Sarò un gestore"

Post n°62 pubblicato il 01 Giugno 2009 da tony_sax
Foto di tony_sax

Emozionato, ma pronto per la nuova avventura. Leonardo si è presentato così nella sua prima conferenza stampa da allenatore del Milan. "E' grande l'affetto che mi lega a questa società e a Carlo Ancelotti" ha detto il neo-tecnico rossonero. "Il mio ruolo? Penso a quello di un gestore, all'interno di un'azienda che ha la sua linea". Poi sul futuro di Kakà: "E' normale che sia un uomo mercato, mi auguro che resti con noi".

"Voglio innanzitutto sottolineare il grande affetto che mi lega al Milan" esordisce Leonardo. "E' una grandissima avventura, un giorno speciale, una situazione completamente diversa da quello che sognavo da bambino. Sono in questa società da 12 anni, ripartire dopo Carlo è una cosa ancora più importante. C'era un rapporto speciale fra noi, domenica è stata una giornata straordinaria. C'era grande complicità fra lui e i giocatori, che domenica hanno pianto per il suo addio. Eravamo e siamo tanti uniti: io, lui e la società. E così abbiamo raggiunto l'obiettivo della qualificazione alla Champions. Ora servono umiltà e voglia di fare".

 
 
 

Fiorentina-Milan 0-2...lo spareggio per il terzo posto è vinto dal MILAN

Post n°61 pubblicato il 31 Maggio 2009 da tony_sax
Foto di tony_sax

La partita? Tutto secondo copione: viola in pressing per non permettere al Milan di ragionare. Fiorentina da paura, che attacca sfruttando le fasce e la velocità innata. Feroce, quasi volesse chiudere subito il conto. Rabbiosa nell’uno contro uno. Ma la prima occasione degna di nota è rossonera: all’8’, quando Flamini dopo un recupero penetra in area e conclude con un diagonale fuori di poco, e a seguire, con un bolide di Jankulovski deviato in angolo. La replica è di Semioli al 9’: un colpo di testa sbucciato e impreciso, ma al termine di uno scambio in un metro quadrato tra Vargas e Pasqual. C’è tutta la scuola di Prandelli nel gioco dei viola, un mix di saggezza e imprevedibilità, in cui il sacrificio è una costante. Gilardino, che arretra e dà una mano alla difesa, ne è l’icona. Il Milan contrasta con esperienza e possesso palla, senza alzare il ritmo, rischiando però come al 22’ quando Jovetic invita a nozze Giardino: girata di testa e fuori di poco. Che paura, però, quando al 24’ Flamini da fuori area scheggia l’incrocio dei pali. E anche al 28’: tiro sul primo palo di Zambrotta che Frey non trattiene. Eclatante subito dopo, perché Beckham in scivolata manca la botta a tu per tu con il portiere francese. Segnali intermittenti ma eloquenti che obbligano la Fiorentina a non mollare un metro ai rossoneri. Prandelli insiste: raddoppio costante sul lento Kakà e sui portatori di palla; tutto sommato ininfluente, perché nel primo tempo anche Pirlo e Seedorf galleggiano tra i viola che si adeguano al ritmo e spingono meno. La ripresa che inizia senza cambi, regala subito l’emozione dell’esterno destro di Gilardino che sfiora il palo. Quindi un affondo di Kakà che però sbaglia l’appoggio al libero Inzaghi. E’ evidente che la tattica va a farsi benedire e il Milan ci sguazza. I rossoneri fanno girare bene la palla e arrivano al gol. Bravo Gamberini a chiudere su Inzaghi; sfera che schizza tra i piedi di Kakà che deve solo spingere in rete. E’ il 10’ e ai viola non resta che caricare a muso duro, rischiando però nel contropiede rossonero. Al 17’, infatti, Inzaghi, servito da Kakà, fallisce il raddoppio da due passi. Prandelli effettua così due cambi: fuori Jovetic e Vargas, dentro Jorgensen e Gobbi. Ma è il Milan a comandare, spinto da un Kakà trasformato e sempre pericoloso. C’è spazio anche per Kuzmanovic (fuori Pasqual) e Pato che rileva Inzaghi. Il brasiliano danza, ma cicca la palla gol che Beckham gli mette sul destro al 30’. Ma non può fallire al 31’, allorché Kakà, gli apre una pista davanti a Frey: 2-0. Poi c’è spazio per i sentimenti: Nesta che torna a giocare dopo una vita e Gattuso che prende il posto di Beckham. E prima della fine, la gara si interrompe per qualche istante: Paolo Maldini lascia il calcio e viene salutato da tutto lo stadio. L’ultimo guizzo del capolavoro rossonero. L’ultimo regalo di Carlo Ancelotti. Domani il Milan ufficializzerà Leonardo.

 
 
 

Milan, due brasiliani per Leonardo

Post n°60 pubblicato il 30 Maggio 2009 da tony_sax
Foto di tony_sax

Alex Silva ed  Hernanes, due 24enni brasiliani per il Milan di Leonardo. Il primo può giocare indistintamente in difesa o a centrocampo, il secondo, seguito anche dall'Inter, è un centrocampista dai piedi buoni. Entrambi abbinano alle doti tecniche la forza fisica e servirebbero per dare nerbo ad una squadra che è già ora ricca di piedi dolci. 

Secondo quanto riporta il Corriere dello Sport, Alex Silva potrebbe in breve tempo diventare comunitario, metà del suo cartellino è dell'Amburgo (pagò la sua metà 6,5 milioni al San Paolo la scorsa estate). L`altra metà è di Luis Figer, suo agente, che avrebbe recentemente incontrato i dirigenti rossoneri.  Hernanes è un giocatore dalle sicure qualità, eletto nel 2008 milgior Under 23 del mondo, il San Paolo chiede circa 20 milioni di euro per il suo cartellino.

 
 
 

Milan, contatto Braida-Toni

Post n°59 pubblicato il 27 Maggio 2009 da tony_sax
Foto di tony_sax

Idea Toni. Il Milan, pur concentrato sulla sfida Champions League di Firenze, si sta muovendo. Martedì  lungo colloquio telefonico tra Ariedo Braida e Luca Toni, un sondaggio per capire le intenzioni dell'attaccante del Bayern, soprattutto dopo l'acquisto da parte dei bavaresi di Mario Gomez centravanti dalle stesse caratteristiche sia di Toni, sia di Klose

La Bild è arrivata già a titolare: "Chi andrà in panchina?" , dato che Van Gaal, neo allenatore del Bayern, ha già fatto sapere che nel suo modulo serve una rosa con quattro punte:  Olic, Klose, Gomez e appunto Toni. Tutti nomi troppo grossi da spedire seduti a bordo campo: e per questo motivo il Milan ha effettuato la mossa su Toni, secondo in ordine di tempo perché la prima è stata della Juventus, in lieve vantaggio in una potenziale trattativa che vedrebbe inserito Trezeguet.

E sempre a proposito di Milan e attaccanti, Shevchenko tornerà al Chelsea, dove chiederà la rescissione del contratto per cercare una squadra possibilmente non in Italia. Ma la vera bomba tra i giocatori in partenza potrebbe essere legata a Clarence Seedorf, che potrebbe seguire Ancelotti alla corte di Roman Abramovich. Un quadro che, oltre a riaprire definitivamente le porte di Milanello a Yoann Gourcuff, potrebbe creare qualche spiraglio persino per Marco Van Basten, ancora, sempre e comunque nel cuore di Berlusconi. La panchina si è liberata, il giocatore con cui sarebbe difficile convivere può lasciare, la squadra si rinnova: se Leonardo è il nome di oggi, occhio al nome di domani.

 
 
 

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