Oltre i margini di storia che avvolge nell’incredibile fascino la “Sicilia”rendendola così mistica, è con grande orgoglio, che tutti gli anni esempre di più, vedo un sopraggiungere di viaggiatori da tutto ilmondo, che apprezzano, ammirano estasiati e ritornano, si!Ritornano!Ritornano ogni anno in questo periodo per contemplare le ricchezzedell’arte trapanese.Ben 20 gruppi statuari che sfilano il giorno del venerdì santopreceduti da processioni di uomini, donne, bambini, abbigliati amodo, che sentono l’evento, che lo vivono per un tempo che,a volte, va oltre le 24 ore.
Gruppi statuari arricchiti da gioielli, accessori, fiori, tanti fiori,e candele, candele di devoti, gruppi che sfilano lungo il percorso asuon di musica, quasi a danzare, ma è una danza funebre,una danza di dolore, di sgomento.
Allora è, tra le fiamme tremolanti delle candele, tra il frastuono dellagente che ammira, i visi sofferenti dei bambini, la musica che si fasempre più alta fino ad echeggiarti dentro a sostituire il battito deltuo cuore, che le mie emozioni straripano oltre i confini...di una semplice devozione.Amo la mia terra, per quello che mi ha dato, per come mi ha fattacrescere, e per quello che continua a darmi.