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Alter Ego

Post n°44 pubblicato il 05 Maggio 2009 da gocciadigocce

Per non fare delle scelte sbagliate dobbiamo ragionare correttamente.
Considerare delle opzioni, e per ognuna di esse, dovremmo valutare la probabilità di varie possibilità, in tal modo, dovremmo poter essere in grado di scegliere l’opzione che ha la più alta probabilità di portarci i maggiori benefici possibili;

Ma siamo realmente in grado di prendere decisioni ottimali?

Dentro ogni individuo si combatte spesso una battaglia tra i pensieri considerati logici e razionali, e i pensieri considerati emotivi e quindi illogici.

Beh, è vero che, alcuni piaceri della vita possono essere ottenuti con il lavoro della mente, ma è altrettanto vero che; valori, sogni, dolori, emozioni, sono tutti elementi che affondano le proprie radici nelle profondità del cuore!

Anche se, questi, hanno bisogno della mente per essere guidati dalla volontà e dalla capacità di realizzare.

Io credo che bisognerebbe dipendere meno dagli stimoli esterni per svagarsi, e fare in modo di stare insieme da soli spesso…

…semplicemente per essere noi stessi, conoscere prima noi che gli altri, capirci…

Se solo guardiamo con occhi sinceri all'arco della nostra vita, possiamo osservare che, la percezione soggettiva ed interiore della nostra felicità è legata ad eventi completamente diversi dal ragionare con la mente...

Io credo che senza cuore, si va poco lontano…

Il rischio reale semmai è che il potere della mente, se distaccato dal cuore, possa disseccarlo completamente.

E penso comunque che, il compito fondamentale di ogni individuo è quindi quello di superare la scissione tra il pessimismo della ragione e l'ottimismo del cuore.

Lasciamoci andare ogni tanto e, ragioniamo con il cuore sopprimendo la ragione....

Chi non ha paura d'amare, ha ancora tanta strada da fare...

 
 
 

Come pioggia, come acqua...

Post n°43 pubblicato il 04 Maggio 2009 da gocciadigocce

Siamo come gocce d'acqua su un finestrino; dobbiamo arrivare per forza primi per soddisfare gli occhi del bambino che da dentro ci guarda.
Finché avrò vita in questa terra vorrò vivere ogni istante della stessa con l'istinto di un leone a caccia della sua preda, con la forza di un gladiatore in continua lotta per la sopravvivenza, sfruttando appieno tutte le doti e i mezzi che, la stessa, vorrà donarmi e con l'intensità e la passione dell'istinto degli istinti; "l'amore" sino alla fine dei miei giorni, quando non rimarrà della mia materia solo che "aria e polvere", affinché non rimanga inerme e abbia la forza "di continuare a volare" con energia nuova.

 
 
 

...

Post n°42 pubblicato il 04 Maggio 2009 da gocciadigocce

...E va a finire che ho pianto,
lontano dove non c'era niente...
nessuno che mi avrebbe visto per dirlo,
nessuno che mi avrebbe detto "Non farlo"...

Siamo condannati alla prigionia, mio Cuore!
Ed è colpa della mia fragilità...
che non sa abbattere
le mura del carcere dei miei pensieri...
...e torna a
commettere i soliti
errori...
quasi si compiacesse,
d'esser schiava...!

 

Nadia Berni

 
 
 

E' tempo di dimenticare il tempo

Post n°41 pubblicato il 30 Aprile 2009 da gocciadigocce

Il mio desiderarti resta come sospeso
tra forza e atarassia.

Oggi non devo più sotterrare i miei sogni:
svaniscono da soli.

Una parte di me ricorda ancora
e vorrebbe, maligna,
tormentarmi;

l'altra, più consapevole,
contrasta come può,
tutto quel che rimane dell'antica follia,
negandomi così
il conforto del pianto.

 
 
 

Il Viaggio

Post n°40 pubblicato il 30 Aprile 2009 da gocciadigocce

Alcune cose, senza le quali è impossibile vivere, le amiamo in vista di qualcosa di diverso da esse: e queste bisogna chiamarle necessarie.
Altre invece le amiamo per se stesse, anche se non ne consegue nulla di diverso, e queste dobbiamo chiamarle propriamente beni.
Sarebbe quindi del tutto ridicolo cercare di ogni cosa un'utilità diversa dalla cosa stessa, e domandarci: "A che cosa ci è giovevole? A che cosa ci è utile?";
Colui che si ponesse queste domande, non assomiglierebbe in nulla a uno che conosce ciò che è bello e buono.

Ci sono cose che vengono, altre che vanno via, e...
Altre ancora, che non sono mai state con noi, anche se abbiamo creduto di si...

Il coraggio è di riuscire a viaggiare, anche da soli, come su di un barca a vela, navigare il più lontano dei mari, il più profondo, il più arrabbiato!
Imbattersi in mille avventure che un così ardito viaggio possa riservare, ma con il segreto, di non approdare mai...
Andare contro corrente, alzare lo Spinnaker con il vento in poppa, e a volte in gran lasco...

Liberarsi via, contro vento, lasciare la tempesta alle spalle e ritornare a navigare sul tavolo dell'oceano;
Sentire il vento che ti sfiora la pella facendola accaponare, una leggera brezza;
Il sole all'orizzonte che si immerge stanco aspettando il tuo arrivo, ma tu, non arrivi mai perchè stai navigando, e se ti fermi, non sentirai più il vento, non sentirai più la brezza che ti attraversa il corpo, e a quel punto, la tua vela, non riuscirà più a rialzarsi;
Il coraggio è, nonostante la stanchezza, nonostante l'insicurezza dell'azzardato viaggio, continuare a...
Navigare.

 
 
 

Poeta Maledetto

Post n°39 pubblicato il 29 Aprile 2009 da gocciadigocce

Voglio essere un poeta e lavoro a rendermi veggente;
Voi non ci capirete niente e io quasi non saprei spiegarvi.
Si tratta di arrivare all’ignoto mediante la sregolatezza di tutti i sensi.
Le sofferenze sono enormi ma bisogna essere forti, essere nati poeti, ed io mi sono riconosciuto poeta.
Non è affatto colpa mia.
E’ falso dire: io penso, si dovrebbe dire: Mi si pensa.
Scusate il gioco di parole.

IO è un altro.

Arthur Rimbaud

 
 
 

Dedicata a me e...a tutte le Donne.

Post n°38 pubblicato il 28 Aprile 2009 da gocciadigocce

Nel tuo esserci l'incanto dell'essere,
La vita, la tua storia,
...segnata dal desiderio d'essere,
Semplicemente Donna!

Nel tuo corpo ti porti,
Come nessun altro,
Il segreto della Vita!

Nella tua storia
la macchia dell'indifferenza,
della discriminazione, dell'oppressione...

In te l'amore più bello,
La bellezza più trasparente,
L'affetto più puro...

Che mi fa Uomo!

Eliomar Ribeiro de Souza

 
 
 

Carpe diem quam minimum credula postero…

Post n°36 pubblicato il 26 Aprile 2009 da gocciadigocce

Ogni giorno, ogni ora, noi compiamo senza accorgercene un’infinita quantità di scelte, e noi lasciamo che queste, vengano fatte dal nostro ego.

Se tu desideri qualche cosa, devi diventare ciò che la ottiene.

Se vuoi affondare nell'acqua, non nuotare. Diventa un sasso. Il sasso affonda nell'acqua perché è un sasso”  (Herman Hesse)

All'uomo non è dato di conoscere il futuro, né tanto meno di determinarlo. Solo sul presente l'uomo può intervenire e solo sul presente, quindi, deve concentrare il suo agire, che, in ogni sua manifestazione, deve sempre cercare di cogliere le occasioni, le opportunità, le gioie che si presentano "OGGI", senza alcun condizionamento derivante da ipotetiche speranze o ansiosi timori per il futuro.

La libertà dell'uomo, sta proprio nel gestire la propria vita, un invito a essere responsabili del proprio tempo, "Dum loquimur, fugerit invida aetas" ("Mentre parliamo, il tempo invidioso sarà già passato").

 
 
 

Percezioni di stati corporei...

Post n°35 pubblicato il 24 Aprile 2009 da gocciadigocce

...che riducono la capacità di autocontrollo,
di ragionare in modo logico e critico,

E il cuore che pulsa...
E le mani sudate...
E il respiro affannato...
E il tremore degli arti...

 
 
 

Di cosa avete paura?

Post n°34 pubblicato il 21 Aprile 2009 da gocciadigocce

Siamo seduti alla nostra scrivania e facciamo di tutto fuorché telefonare alla persona cui sappiamo di dover parlare, quando scriviamo mettiamo tra parentesi ciò che ci sta più a cuore, a volte non chiediamo scusa neanche quando ci accorgiamo di aver sbagliato, non affrontiamo il datore di lavoro quando esce dalle righe, non balliamo una danza perché affermiamo che non ci piace, non osiamo cantare in pubblico, non osiamo parlare la lingua che abbiamo appena studiato, ci tremano le gambe all’esame da dare, ci manca il respiro per rivelare che amiamo.

Eppure abbiamo sogni da quando siamo nati, partoriamo desideri ogni giorno della nostra vita. Sogniamo! Noi stessi, nel migliore dei casi, siamo nati da e per un desiderio, ma neanche questa matrice, che pure è forte, ci viene in aiuto nel vivere il nostro percorso in questa esistenza. Tutta la nostra vita è vissuta a metà, bloccata da una forza non identificata, sottile eppure possente, che si insinua densa nelle trame del nostro agire, nel nostro corpo, fino a paralizzarlo.

E’ la paura! Una forza fisica che ha vita propria e che prende possesso di noi e della nostra anima impedendoci di agire. Non è facilmente riconoscibile, in tanti di anni è riuscita a nascondersi dietro mille scuse e giustificazioni dando al genere umano l’illusione di vivere. Ma chi ha vissuto per tutto questo tempo è lei! figlia immortale di un fallimento primordiale: la paura di vivere...

Quando parla, usa un’unica frase che sa ripetere in più modi: “E’ troppo difficile!” Questo è l’indizio per identificarla, il modo in cui si scopre. Ogni essere umano ha il dovere di non accettare che la sua vita sia bloccata da una vomitevole e melliflua codardia. E se non l’avete ancora riconosciuta, osservatela meglio, va sempre a braccetto con la sua sorella gemella, la pigrizia. Quando vi vedete pigri state all’erta, l’avete trovata, è lì vicino a voi, sta prendendo possesso della vostra volontà.

Ora che l’avete scoperta, riconosciuta, ribellatevi semplicemente al fatto di vedervi vittima di un’entità così miserabile e bassa. E’ quella reazione al disgusto che la fa scappare, quell’alzarsi dalla poltrona e spintonarla di lato, facendo il primo passo verso la realizzazione di un vostro sogno, che la fa ritirare e indebolire.

E allora sollevate quel telefono, ballate quella danza, dipingete quel quadro, urlate a tutti che avete imparato ad amare nel momento in cui avete imparato a rispettare ed amare voi stessi, e vi renderete conto che per la prima volta nella vostra vita sarete veramente vivi. Perché se siete veramente voi, e non lei, a capire, vedere e decidere, chi vi può fermare? Se il nostro Dio sapesse (e lo sa!) che siamo disposti a continuare a vivere come abbiamo vissuto finora, dovremmo allora veramente averne il timore.

 
 
 

Ode al giorno felice

Post n°33 pubblicato il 20 Aprile 2009 da gocciadigocce

Questa volta lasciate che sia felice,
non è successo nulla a nessuno,
non sono da nessuna parte,
succede solo che sono felice
fino all’ultimo profondo angolino del cuore.

Camminando, dormendo o scrivendo,
che posso farci, sono felice.
Sono più sterminato dell’erba nelle praterie,
sento la pelle come un albero raggrinzito,
e l’acqua sotto, gli uccelli in cima,
il mare come un anello intorno alla mia vita,
fatta di pane e pietra la terra
l’aria canta come una chitarra.

Tu al mio fianco sulla sabbia, sei sabbia,
tu canti e sei canto.
Il mondo è oggi la mia anima
canto e sabbia, il mondo oggi è la tua bocca,
lasciatemi sulla tua bocca e sulla sabbia
essere felice,
essere felice perché sì,
perché respiro e perché respiri,
essere felice perché tocco il tuo ginocchio
ed è come se toccassi la pelle azzurra del cielo
e la sua freschezza.
Oggi lasciate che sia felice, io e basta,
con o senza tutti, essere felice con l’erba
e la sabbia essere felice con l’aria e la terra,
essere felice con te, con la tua bocca,
essere felice.

Pablo Neruda

 
 
 

Inspiegabilmente

Post n°32 pubblicato il 19 Aprile 2009 da gocciadigocce

Una delle questioni più interessanti e anche misteriose, per non dire inquietanti, che ha affascinato da sempre e continua ad affascinare la vita degli uomini, sono le cosiddette coincidenze. Avvenimenti e fatti che si verificano in modo sorprendentemente collegato alle nostre aspettative, alle nostre speranze o anche ai nostri timori; si tratta di episodi abbastanza frequenti che si ripetono a intervalli più o meno regolari nella vita di ciascuno di noi; anche per questo aspetto della nostra vita, la stragrande maggioranza delle persone si abitua a non dare importanza a tali manifestazioni; anzi, più sono inspiegabilmente “coincidenti”, più vengono rapidamente scaricate nel dimenticatoio dei ricordi, nel cestino della nostra memoria e della nostra coscienza.

Al riguardo, ritengo le coincidenze niente affatto casuali; penso che esse siano il frutto di volontà espresse o di movimenti in atto, di desideri che si manifestano con grande forza e, anche, di energie in attività; soltanto che esse si manifestano in modo meno chiaro e immediatamente visibile e percepibile, perché non appartengono alla sfera dei nostri comportamenti quotidiani e delle nostre esperienze più frequenti e familiari; quando ci si allontana dal mondo che noi siamo abituati a frequentare, a conoscere, a vivere, molto spesso tendiamo a sostituire quella che dovrebbe essere una doverosa curiosità con comportamenti timorosi e prudentissimi, nella perenne ricerca di situazioni tranquille e stili di vita confortevoli e rilassanti che ci confermino le nostre consolidate opinioni e sensibilità.

Anche quando ci rendiamo conto che una coincidenza sopraggiunta è troppo strana e inspiegabile per essere soltanto una coincidenza ci limitiamo ad un sorriso abbozzato non si sa verso chi e per che cosa, ad una sorpresa silenziosa e subito repressa, ad abbozzare una domanda, una richiesta di spiegazioni che ci lasciamo strozzare in gola e che non rivolgeremo mai né a noi stessi, né ad altri; e così, ci lasciamo sopraffare da atteggiamenti pigri e anche tristemente sottomessi alla nostra debolezza caratteriale; ci facciamo sopraffare dalla non conoscenza, voltiamo le spalle e guardiamo altrove, verso i luoghi delle nostre abitudini;

In cambio, ci sembra di essere più protetti e non vediamo l’ora che un diversivo rassicurante, magari lo squillo di un telefonino o la voce di un canale televisivo, ci faccia nuovamente riannebbiare nella nostra confortevole e deprimente quotidianità.

Noi dovremmo, al contrario, anche in questo caso, cercare di capire che cosa possano significare questi fenomeni inspiegabili all’apparenza, perché è sicuramente vero che ciò a cui non riusciamo a fornire una spiegazione, la possiede al suo interno; soltanto che noi non ci arriviamo perché i nostri occhi, le nostre orecchie e tutti i nostri sensi non ce lo consentono.

L’obiezione più frequente è che, in realtà non abbiamo a che fare con anomalie e coincidenze, perché, in fondo, l’alternarsi di vicende positive e negative è nella logica delle cose e nel corso della natura; ci si riferisce alla circostanza della quasi certa, consapevole “aspettativa” che in particolari situazioni sarebbe avvenuto un fatto che avrebbe invertito una certa tendenza;

E va bene, ma cosa significa questo? Di cosa si tratta? In che modo interferisce con la nostra vita? Gli interrogativi sono giustificati ampiamente. E’ giusto chiedersi a quale filo sia appesa la nostra vita. Più che l’angoscia è la sorpresa e lo smarrimento che ci prende quando riflettiamo su queste cose. A volte è come se vi fosse una assistenza nascosta e superiore che regola la nostra vita; a noi nascosta e incomprensibile che regola il nostro orologio; quando ci rilassiamo e pensiamo con leggerezza a questi interrogativi, in uno stato che sta tra la concentrazione e la meditazione alla ricerca dei nostri impulsi più profondi,

E' un gioco molto interessante, che si ripete...

Nella marcia a ritroso che l’uomo sta compiendo sul sentiero della consapevolezza possono non esserci limiti; quella marcia stupida e priva di senso deve e può essere fermata; è possibile avviare una ricerca semplice e naturale, perché, come sappiamo e come abbiamo già detto, la verità è dentro di noi e aspetta di essere colta; la conoscevamo e ce ne siamo allontanati; ma possiamo ritrovarla, per capire chi e che cosa siamo, se abbiamo uno scopo e quale esso sia.

E soprattutto dobbiamo capire come vivere nei pochi giorni della nostra piccola vita, quella che ci è rimasta e che è senz’altro molto breve. 

 
 
 

Di sospiri sognanti...

Post n°31 pubblicato il 18 Aprile 2009 da gocciadigocce

Solo liberandosi radicalmente di ogni desiderio, solo estirpando da sé la volontà, l’uomo potrebbe superare l’infelicità che fa parte della sua natura.

Attraverso la comprensione del perché desideriamo alcune cose, si afferma che “se conosco il perché, l’obiettivo è già parte di me”.
In realtà tutti i desideri che proviamo sono già parte di una nostra naturale propensione verso la vita e quindi realizzare un desiderio ci porta a “ritrovare” ciò che è già insito nel nostro essere.
Desiderare davvero qualcosa significa conoscere il perché di quel desiderio.
Ogni volere scaturisce da bisogno, ossia da mancanza, ossia da sofferenza.
A questa dà fine l’appagamento; tuttavia per un desiderio, che venga appagato, ne rimangono almeno dieci insoddisfatti;
Inoltre, la brama dura a lungo, le esigenze vanno all’infinito, l’appagamento è breve e misurato con mano avara.
Anzi, la stessa soddisfazione finale è solo apparente!
Il desiderio appagato dà tosto luogo a un desiderio nuovo: quello è un errore riconosciuto, questo un errore non conosciuto ancora.
Nessun oggetto del volere, una volta conseguito, può dare appagamento durevole, che più non muti: bensì rassomiglia soltanto all’elemosina, la quale gettata al mendico prolunga oggi la sua vita per continuare domani il suo tormento.
Quindi finché la nostra coscienza è riempita dalla nostra volontà; finché siamo abbandonati alla spinta dei desideri, col suo perenne sperare e temere; finché siamo soggetti del volere, non ci è concessa durevole felicità né riposo.
Che noi andiamo in caccia o in fuga; che temiamo sventura o ci affatichiamo per la gioia, è in sostanza tutt’uno; la preoccupazione della volontà ognora esigente, sotto qualsivoglia aspetto, empie e agita perennemente la coscienza; e senza pace nessun benessere è mai possibile."

 
 
 

Dove sei...

Post n°30 pubblicato il 17 Aprile 2009 da gocciadigocce

Ogni persona che passa nella nostra vita è unica!
Lascia sempre un po’ di se e prende sempre un po’ di noi…


Ho fame della tua bocca, della tua voce, dei tuoi capelli
e vado per le strade senza nutrirmi, silenzioso,
non mi sostiene il pane, l'alba mi sconvolge,
cerco il suono liquido dei tuoi piedi nel giorno.

 

Pablo Neruda.

 

Non c'è nulla di più fallimentare che riflettere su qualcuno che si ama.
I pensieri di questo genere sono come certe canzoni popolari o militari in
cui si parla di mille cose diverse, ma il ritornello torna ostinatamente anche
dove non c'entra affatto.

Hermann Hesse.

 
 
 

"Dilemma"

Post n°29 pubblicato il 15 Aprile 2009 da gocciadigocce

La vita ci insegna che a volte, amare vuol dire soffrire.
Ma la vita ci insegna anche che "soffrire" per amore,
vuol dire..."AMARE".
Soffriamo sempre quando non possiamo avere ciò che
vogliamo, ci si inizia da piccoli...

Piamgiamo disperati quando vogliamo un giocattolo e nessuno ce lo vuol comprare, ma non per questo ci arrendiamo e non viviamo più, e non per questo vuol dire che non avremo più giocattoli nei giorni a venire!

Da adolescenti, ci arrabbiamo e soffriamo perchè il papà non vuol comprarci il motorino, o soltanto farci uscire con gli amici fino a tarda sera.
Ma non per questo ci arrendiamo e non faremo più niente!!!
Saltiamo ugualmente sui motorini degli amici e...
Magari ci prendiamo una tiratina d'orecchi, ma facciamo lo stesso tardi se vogliamo!!!

...e quando iniziamo a capire i sentimenti, quando ci batte il cuore, quando avvertiamo quel famoso "Vuoto allo stomaco" quando qualcuno è vicino a noi...
Soffriamo perchè non possiamo averlo!!!!

...ma non per questo, ci arrendiamo!
Non per questo non avremo mai più nessuno accanto a noi!!!

...e allora, se amare vuol dire soffrire, per poi comunque continuare e, trovare sempre il modo di sopperire alle mancanze....

IO VOGLIO SOFFRIRE!!!! ...perchè solo così, sono sicura di AMARE!!!!!

 
 
 

La regola dei Terzi

Post n°28 pubblicato il 15 Aprile 2009 da gocciadigocce

Una delle regole fondamentali, davvero indispensabili per ottenere
immagini di vita equilibrate e ordinate è la “regola dei terzi”, in  base
alla quale l’elemento principale, va messo in posizione decentrata.
Applicando questo schema, basterà posizionare il soggetto
principale in corrispondenza di uno dei punti di intersezione delle
linee che scendono verticalmente.
Un’altra norma fondamentale suggerisce poi di non mettere mai la
linea dell’orizzonte a mezza altezza, perché dividerebbe l’immagine
esattamente in due parti separate e in contrasto fra di loro, senza
possibilità, di individuare quella più importante fra le due.
Sarà allora opportuno alzare o abbassare la linea dell’ orizzonte in
modo tale da mettere maggiormente in risalto la parte
dell’immagine in cui sono presenti gli elementi più interessanti.

Ed è proprio così che dovrò fare...

In base alla "Regola dei Terzi", ti metterò in posizione
decentrata, in corrispondenza dei punti di intersezione, ed
alzerò o abbasserò la linea dell'orizzonte, per mettere a
fuoco gli elementi che in "TE" sono più interessanti.

 
 
 

Atmosfera

Post n°27 pubblicato il 14 Aprile 2009 da gocciadigocce

E' come il vento!
che porta su le cartacce lasciate per strada,
la polvere che penetra negli occhi...

E' come acqua!
che scorre lungo un fiume,
muovendo con la sua forza granelli di sabbia...

E' come tempesta!
che con la sua furia inaspettata,
induce a cambiamenti atmosferici...

E' come sole!
che coi suoi raggi caldi e penetranti,
infervora il mio corpo dolcemente...

Ed io sorrido adesso!
nel tuo riflesso mi adagio piano,
e mi consolo...

 
 
 

Mai dire...

Post n°25 pubblicato il 13 Aprile 2009 da gocciadigocce

Che strana la vita! Il mondo… sembra così grande, immenso e poi…
bastano piccole cose per accorgerti che infondo è piccolissimo!
Ci sono posti che non conosciamo, persone, cose…
e a volte ci spaventano, ma poi… senza nemmeno capirne il motivo,
t’accorgi che, è tutto così splendidamente vicino!
Caspita quanto
mi sto meravigliando in questi giorni!
Sono sbalordita di quanto tremendamente simile e vicina...
la sento a me!

E poi trovarla così, per caso, in un momento in cui ne senti il
bisogno, di ascoltare, leggere, e capire alcuni passaggi irrazionali
della tua vita.

E tutte le volte mi chiedo: ma che sarà mai sta cosa?! – io...
che non ho mai creduto al destino, alle coincidenze, mi ritrovo
in perfetta sincronia ricredendomi giorno dopo giorno,
ora dopo ora, ma che sarà mai?!

 Allora... Rialzati, fidati e vai avanti!

 
 
 

Un cuore

Post n°24 pubblicato il 13 Aprile 2009 da gocciadigocce

Per me esiste solo il cammino
lungo sentieri che hanno un cuore,
lungo qualsiasi sentiero che abbia un cuore.

Lungo questo io cammino,
e la sola prova che vale è attraversarlo
in tutta la sua lunghezza.

E qui io cammino guardando,
guardando senza fiato.

Carlos Castaneda

 
 
 

DONNA

Post n°23 pubblicato il 12 Aprile 2009 da gocciadigocce

 

C'è chi parla di "Donna" come una malattia, ho sentito di uomini che dicono che noi donne parliamo tanto, piangiamo e addirittura ostentiamo fantasia illimitata perchè...ci annoiamo parecchio e quindi dobbiam pur passarci questo tempo!
Non voglio essere di parte solo o principalmente perchè sono una donna, ma io credo che la realtà è diversa.
Diversa perchè ognuno di noi è diverso, fuori e dentro pure!
Forse noi donne siam più brave a tirar fuori i sentimenti, ma è pur vero che non tutte ci riescono...
O semplicemente abbiamo uno spiccato senso dell'istinto, intuito e...riusciamo a legger dentro l'altro con più facilità.
O sarà che madre natura ci ha dato un grande dono che purtroppo oggi, solo poche ne possono beneficiare....DARE LA VITA....
Probabilmente ne gioca anche il fatto che come riusciamo noi donne a capire, consolare, prendersene cura e far crescere bene i propri figli, pochi uomini riescono a farlo.
Potrebbe essere anche che noi donne, quando ce la mettiamo tutta, e realmente vogliamo una cosa...non proviamo vergogna a tirar fuori quel che c'è dentro...fino a volte a varcar quella soglia che ci ricopre di orgoglio...e per amore di una cosa, lottiamo, lottiamo, lottiamo fino a farci del male...ad umiliarci anche, ma non ce ne importa niente, perchè tanto, riusciamo comunque ad uscirne a testa alta e pronte a spiccare ancora il volo.
Può darsi che tutto ciò sia vero, per un uomo, o può darsi di no!
Ciò che da secoli, comunque è provato e riprovato è che, donna=malattia, donna=rompiscatole, donna=paranoie....l'UOMO, con tutto l'orgoglio che si ritrova, e di cui si vanta anche, non va molto lontano senza di noi...

 
 
 
 
 

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Un blog di: gocciadigocce
Data di creazione: 24/03/2009
 

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