We Will Rock You

Non colore di realtà travisate e fatica di vivere


[...]Il mondo altrove. Gente stanca con la disfatta prestampata nel destino.I folli non amano le regole e non hanno alcun rispetto per lo status quo, puoi citarli, glorificarli o deriderli, ma di sicuro non puoi ignorarli. Perché hanno lasciato un segno, da qualche parte, tanto profondo che ancora sanguina.L’arte può farti perdere l’equilibrio proprio quando ti accorgi di avere le ali consumate.E non può difenderti dalle paure.Lui aveva una specie di predilezione per le mutilazioni.Forse le temeva come si teme la vita stessa, così le portava in scena come si trattasse di spettacoli per intelligenze alternative. Poteva entrare nell’arte con il corpo e riuscire a confondere le due storie, farle coincidere, incarnandole sulla sua pelle, dentro la sua angoscia.Autocelebrazione della follia. Morbosità e psicosi.Poi il suicidio. Come una pieces durante un’azione pubblica di autocastrazione e scuoiamento.Oltre i limiti, fuori dal confine, dentro l’oltraggio e ancora più a fondo.Ma anche no.